Rubriche
Thursday, 29 September 2022
L'Union Berlino sta rompendo la Bundesliga?
Tuesday, 20 September 2022
Chiacchiere da Bar(i) #4 - Cagliari-Bari
Tuesday, 13 September 2022
Chiacchere da Bar(i) #3 - Cosenza-Bari
Foto. SSC Bari |
Per il terzo episodio delle nostre chiacchiere da Bar(i) abbiamo analizzato gli spunti principali derivanti dalla vittoria del Bari al San Vito - Gigi Marulla di Cosenza, un successo di misura ma ampiamente meritato dalla squadra di Mignani, che ha mostrato di essere una squadra decisamente superiore rispetto ai propri avversari.
In questo episodio mi avvarrò come da buona abitudine del confronto con le opinioni di Giovanni Fasano e, in vista della trasferta di Cagliari, abbiamo chiesto qualche parola di presentazione anche a Marco Lai, anche lui come me e Giovanni grande appassionato di calcio e ne scrive su Gegenpress e, recentemente, anche su Ultimo Uomo. Ma soprattutto Marco è un grande tifoso del Cagliari, per cui abbiamo chiesto a lui cosa aspettarci dalla trasferta sarda.
I precedenti episodi di Chiacchere da Bar(i), li trovate a questo link.
Wednesday, 7 September 2022
Chiacchere da Bar(i) #2: Bari-Spal
Contro la Spal il Bari ha ottenuto il terzo pareggio su quattro partite disputate. Cosa ci ha detto l’incrocio con la squadra di Venturato?
Giovanni Fasano - A differenza di quanto si legge in giro, Bari-Spal non è stata una partita a due facce. Entrambe le squadre nell’arco dei 90 minuti hanno costantemente dato la sensazione di poter essere efficaci offensivamente e fragili difensivamente, alternando le fasi di predominio, ma dando vita ad una gara nel complesso equilibrata.
I biancorossi hanno approcciato bene il match eseguendo alla perfezione il piano di gioco studiato da Mignani, ossia la ricerca immediata della verticalizzazione verso le due punte. Cheddira e Antenucci hanno fiaccato la resistenza della linea difensiva della Spal con ripetuti attacchi alla profondità, mettendo in continua difficoltà rispettivamente Dalle Mura e Meccariello.
L’idea, coraggiosa ma quasi suicida, di Venturato di tenere la linea alta quasi a ridosso della linea di centrocampo non ha fatto altro che favorire i rapidi ribaltamenti di fronte dei biancorossi. Di contro Il Bari ha confermato le grandi difficoltà palesate nelle scorse gare in fase difensiva. Quando i centrocampisti azzardano un pressing più aggressivo, le linee si sfilacciano perché la difesa non è mai puntuale nell’accorciare; mentre quando la squadra adotta una tattica più conservativa soffre i cross provenienti dalle fasce e, specialmente in questa gara, i movimenti delle mezzeali avversarie alle spalle dei pari ruolo.
La Mantia, seppur ingabbiato tra Mazzotta e Terranova, ha confermato le sue grandi doti da colpitore di testa vincendo 7 degli 8 duelli aerei ingaggiati, molti dei quali all’interno dell’area biancorossa. Proia, la mezzala destra, e Tunjov, il trequartista scelto da Venturato, hanno ricevuto spesso smarcati, mancando l’ultimo passaggio soprattutto per imprecisioni tecniche.
Il trio di centrocampo della Spal è molto interessante: Salvatore Esposito si conferma un regista che presto vedremo al piano superiore, Zanellato ha una sensibilità tecnica di livello elite per la categoria, mentre Proia muovendosi molto bene senza palla rende completo ed eterogeneo il reparto. Tornando al Bari, nel complesso la squadra di Mignani ha nuovamente mostrato di avere le idee chiare con il pallone tra i piedi, ma di essere ancora in fase di rodaggio per quanto concerne la difesa.
Nicola Lozupone - Concordo sul fatto che la partita sia stata continuamente in bilico e che la sequenza dei goal può ingannare chi non ha visto la partita. Entrambe le squadre hanno giocato con le proprie armi mostrando chiaramente le rispettive identità di gioco. Da una parte il Bari che cercava la zona di rifinitura per le solite combinazioni strette, dall'altra la Spal che occupava la stessa zona di campo ma con lo scopo di liberare spazio per i cross insidiosi di Dickmann e Tripaldelli.
A decidere la partita, tuttavia, sono state le problematiche difensive delle due squadre: da una parte i problemi della linea difensiva biancorossa nel difendere l'area di rigore (brutta cosa prendere un goal, quello di La Mantia, da fallo laterale); dall'altra parte, come sottolineato da Giovanni, la linea alta della Spal è stata terreno di conquista per Cheddira ed i suoi attacchi alla profondità.
La Spal, pur concedendo con la linea difensiva alta, ha anche recuperato tanti palloni in avanti grazie al suo baricentro alto. La differenza tra Bari e Spal a mio parere sta tutta qui: i difetti del Bari nascono da difficoltà endemiche dei propri difensori, quelli della Spal sembrano essere un rischio calcolato.