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Thursday, 24 October 2019

I gironi di Champions al giro di boa


Con le partite disputate tra martedì e mercoledì abbiamo raggiunto il giro di boa per i gironi di Champions League, sufficienti a darci qualche indicazione su come sta progredendo il lavoro di alcune protagoniste di questa stagione, ben consapevoli che poi, a febbraio, con le gare ad eliminazione diretta, si vedrà un'altra competizione che, come Alessandro Borghese in 4 ristoranti, può confermare o ribaltare i giudizi che ci permettiamo di esprimere in questa fase.

Delle partite disputate in questi due giorni ho scelto i quattro temi che hanno maggiormente destato la mia attenzione.

PSG A GONFIE VELE

Sembra un deja-vu, con la squadra parigina che domina il girone per poi sfaldarsi a febbraio per varie ragioni. Quello che sembra diverso quest'anno è che, quelli che sono i guai in cui il Paris Saint-Germain si andava a cacciare da gennaio in poi, sembrano essere stati già tutti messi insieme in un burrascoso agosto (addio/non addio di Neymar, infortunio di Cavani e Mbappè, la sconfitta alla seconda di campionato a Rennes) che, dopo un assestamento cercato da Tuchel nel mese di settembre, ora sembra essere alle spalle, anche grazie alle reti di Mauro Icardi ed una squadra che appare più equilibrata rispetto agli altri anni grazie agli innesti di Gueye ed Herrera a centrocampo. Dopo 3 giornate i parigini sono a punteggio pieno con 9 goal fatti e 0 subiti, e, ancora meglio, un solo tiro in porta subito.



LA CHAMPIONS E' TROPPO PER L'ATALANTA?

La sconfitta per 5-1 dell'Atalanta in casa del City rappresenta per la squadra di Gasperini la terza sconfitta in tre partite, con 11 goal subiti ed appena 2 realizzati. I numeri ci sembrano suggerire che il gioco aggressivo di Gasperini basato su un orientamento all'uomo funziona in Italia, dove, evidentemente la qualità tecnica dei giocatori non rende possibile agli avversari aggirare le marcature predisposte dall'allenatore nerazzurro; il dato cambia in Champions League, dove anche squadre come Dinamo Zagabria (ricordate i 10 dribbling riusciti di Dani Olmo?) e Shakhtar Donetsk mostrano un livello tecnico sufficiente a sterilizzare le strategie difensive orobiche.


TER STEGEN E' IL PORTIERE MIGLIORE AL MONDO? 

Il Barcellona nelle ultime settimane si sta lentamente ritrovando, con il centrocampo formato da Busquets affiancato da De Jong ed Arthur a dare geometria ed equilibrio, e con l'attacco rigenerato dal ritorno a tempo pieno di un certo Leo Messi. Ma in Champions, il Barcellona deve ringraziare principalmente il suo portiere: Marc-Andre Ter Stegen è stato decisivo in tutte e tre le partite finora disputate dalla formazioni blaugrana: le sue prestazioni sono confermate dai numeri impressionanti quanto le sue parate.

LAMPARD SA COME FERMARE L'AJAX

L'approdo di Lampard a Stamford Bridge ha rappresentato un forte cambio di strategia da parte della dirigenza russa a capo dei Blues che ha dato il via ad un massiccio ringiovanimento della rosa di cui l'ex centrocampista del Chelsea si è fatto garante, forte della sua posizione di leggenda della società londinese. Dopo un avvio complicato derivante dalla ricerca di un certo equilibrio tra fase offensiva e difensiva e derivante da qualche difficoltà di troppo a capitalizzare quanto espresso in termini di qualità del gioco, adesso il Chelsea di Lampard ha una sua identità, che prescinde dal modulo (si passa, a seconda degli uomini, dal 4-3-3 al 3-4-2-1). 
La vittoria ieri all'Amsterdam Arena sul campo di un lanciatissimo Ajax è il capolavoro di questa prima fase di stagione per Lampard, capace di rendere inoffensiva la manovra di una delle squadre più brillanti di Europa, grazie ad una strategia  di pressing atta ad isolare la batteria di trequartisti della formazione allenata da Ten Hag dal resto della squadra. Il successo della strategia è tutta dimostrata dalla passmap dell'Ajax elaborata dal sito betweentheposts.


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