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Tuesday, 10 August 2021

Il Marsiglia è già una creatura di Sampaoli

 



Dopo la prima giornata di Ligue 1 di certo è complicato giungere a conclusioni o avere delle idee precise su quale sarà l'andamento del campionato, le squadre sono al lavoro da poche settimane e non tutte le idee degli allenatori possono essere implementate al meglio in così poco tempo, eppure dopo Montpellier-Marsiglia l'idea che la squadra provenzale abbia già assorbito le idee del tecnico argentino è molto solida.


LA FLESSIBILITA' DELLO SCHIERAMENTO


La prima particolarità del sistema di gioco di Sampaoli è lo schieramento in campo della squadra nelle due fasi: sulla carta la formazione viene indicata come un 3-2-4-1 ma che invece è, in fase di possesso molto simile al 3-2-5 tipico di un sistema di gioco posizionale, mentre si trasforma in un 4-1-4-1 in fase di non possesso.

Da questo fermo immagine si nota il 3+2 in fase di costruzione con Saliba, Balerdi e Luan a formare la prima linea e Kamara e Gueye a formare la seconda linea, mentre Under, Guendouzi, Payet, Gerson e De La Fuente si dispongono sui corridoi in zona di rifinitura per fornire la miglior copertura in ampiezza del campo nel tentativo di aprire la linea difensiva avversaria: il Montpellier si limita a non concedere soluzioni centrali alla squadra marsigliese.

Molto particolare il sistema delle scalata in fase di non possesso, dove Kamara scala da centrale di centrocampo a terzino destro, formando una linea difensiva a 4 con Gueye che resta a dare protezione alla linea, Gerson e Guendouzi che si occupano dei centrocampisti avversari e i due esterni offensivi che coprono l'ampiezza, trasformando lo schieramento in un 4-1-4-1 che effettivamente ha concesso poco agli avversari, specie nel primo tempo, quando però sono arrivate le due reti del Montpellier, il primo su un cross da sinistra deviato nella propria porta da Balerdi, il secondo su una conclusione di bellissima fattura di Laborde.

L'UTILIZZO DELL'AMPIEZZA PER VERTICALIZZARE


Con il Montpellier che chiudeva le zone centrali, il Marsiglia si è appoggiato sugli esterni per produrre gioco: diverse volte Under e De La Fuente sono stati serviti allo scopo di affrontare gli avversari in uno contro uno e portare il pallone in area di rigore. Non a caso le statistiche ci dicono che Cengiz Under da quella posizione ha generato 7 passaggi-chiave, così come il turco e l'americano sono i giocatori con il maggior numero di tocchi in area di rigore.

L'utilizzo di Under è stato necessario per evitare di mantenere un possesso palla sterile: il dettato di Sampaoli non prevede un ristagnamento del possesso o circolazione di palla ad U, per cui si deve sempre cercare l'avanzamento del campo, così mantenendo l'ex romanista a contatto con la linea laterale poteva essere imbeccato anche da un cambio di gioco quando le soluzioni di penetramento centrale non erano disponibili. In questo caso è Gueye con un lancio a trovare Under allo scopo di imbastire un'azione pericolosa.

I dati statistici mostrano come il lato preferito per attaccare fosse quello del giocatore prestato al Leicester nella scorsa stagione, questa strategia è quella che ha permesso al Marsiglia di mantenere il controllo territoriale della partita, costringendo il Montpellier a restare chiuso nella propria metà campo per gran parte dell'incontro.

Fonte grafico WhoScored.


LA POSIZIONE DI PAYET


Una soluzione che possiamo definire a sorpresa è stata quella di vedere Dimitri Payet da falso nove a livello nominale: il fantasista francese aveva il compito di muovere la difesa avversaria con il suo movimento senza palla, con un set di movimenti molto simile a quello che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi mesi con giocatori come Morata e Kane negli ultimi Europei.

In questo esempio Payet si muove tra le linee per generare spazio per gli inserimenti: in questo caso è Gerson a cercare l'inserimento. Questa soluzione ha garantito molta libertà di movimento al giocatore con la maglia numero 10 del Marsiglia ma non sempre la profondità a livello centrale è stata trovata, creando diverse difficoltà alla fase di finalizzazione della squadra che riusciva a superare la linea difensiva avversaria solo grazie alle giocate sugli esterni sopra menzionate. Con l'ingresso di Benedetto al posto del brasiliano nel corso del secondo tempo, Payet ha trovato anche un partner migliore con cui dialogare permettendo all'Olympique di trovare delle soluzioni centrali che sono state utili per portare a termine la rimonta.

GUENDOUZI INVASORE

Un giocatore che abbiamo visto trasformato dalla gestione Sampaoli è Matteo Guendouzi: l'ex centrocampista di Arsenal ed Hertha Berlino è sempre stato utilizzato dai precedenti allenatori come costruttore e cucitore di gioco, sostanzialmente facendogli giocare tanti palloni a partita. Nella partita di Montpellier, invece, abbiamo visto un giocatore con funzioni diverse, e chissà che non possa essere la svolta per il ventunenne centrocampista francese.

Una volta che l'azione del Marsiglia veniva sviluppata sull'esterno, il numero 8 andava ad attaccare l'area di rigore avversaria fornendo una prima opzione ad Under in area di rigore; in questa azione si inseriranno in area anche Payet e Gerson che, a differenza di quanto avrebbero potuto fare, non hanno coperto bene l'area di rigore, a dimostrazione di non essere giocatori ideali per questo tipo di compiti. Nell'azione si nota anche come Konrad De La Fuente fosse un ulteriore opzione disponibile sul lato debole, soluzione diverse volte cercata dal turco nelle innumerevoli volte in cui ha sfondato sulla destra.

Fonte grafica SofaScore
I due passaggi-chiave e le due conclusioni a rete rappresentano un unicum comparato con i numeri della carriera del giocatore francese. Con le difficoltà del primo tempo del Marsiglia a trovare lo spazio alle spalle della linea difensiva avversaria, si è infatti mostrato in grado anche di procurarsi lo spazio per andare al tiro da fuori area, conclusioni che sono terminate lontano dalla porta ma che hanno mostrato un cambio di attitudine del giocatore su richiesta del proprio allenatore. Per cui chissà che con Sampaoli la carriera di Guendouzi non esploda e poter, quindi, iniziare a raccontare, a 22 anni di un nuovo inizio per il giocatore frutto del settore giovanile del PSG.










CONCLUSIONI


Come indicato in premessa, siamo solo alla prima giornata e non è certo possibile trarre delle conclusioni dopo 90 minuti di campionato, tuttavia è stata una piacevole sorpresa vedere l'Olympique al 7 di agosto imporsi su un campo complicato come quello di Montpellier mostrando subito un gioco molto veloce e verticale e con anche sprazzi di intensità in fase di contro-pressing. Restano dei margini di miglioramento per questa squadra, con qualche errore individuale a livello difensivo che va ancora registrato, così come la questione relativa a chi deve fornire la profondità centrale, elemento di non poco conto per una squadra costruita con una tensione così verticale dal proprio allenatore.

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