Dopo l'esperienza di Roma e dopo le difficili settimane trascorse all'inizio dello scorso anno in concomitanza con l'inizio della guerra iniziata dalla Russia in Ucraina, Paulo Fonseca ha scelto di ripartire da Lille, una piazza che due stagioni fa fu in grado di festeggiare un clamoroso titolo in Ligue 1 ma che, a causa di problemi societari, ha dovuto ricostruirsi e, dopo una stagione interlocutoria (eufemismo), si è affidata al tecnico portoghese per dare il via ad un nuovo progetto tecnico.
Fonseca ha scelto questo progetto per poter tornare a proporre il calcio che preferisce, basato sul possesso palla e riempire la squadra di giocatori tecnici per moltiplicare le soluzioni offensive. Il biennio romano lo ha costretto a venire a patti con necessità tecniche diverse che lo hanno messo molto a disagio, un disagio che non è mai stato nascosto.
Per spiegare il percorso che Fonseca sta cercando di seguire nel nord della Francia, lo facciamo analizzando una sconfitta, quella subita ieri nel lunch match contro il PSG, in cui solo un goal di Messi su punizione a tempo scaduto ha regalato ai parigini tre punti che, in realtà, avrebbero meritato gli uomini di Fonseca.
Il commento più immediato lo ha fornito proprio il tecnico portoghese al termine della partita.