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Tuesday, 7 February 2023

Chiacchere da Bar(i) #20 Spal-Bari

 

Foto: Pagina Facebook SSC Bari

Dopo due sconfitte contro Palermo e Perugia, il Bari ritrova la via del goal e della vittoria in una partita molto particolare sul campo della Spal di Daniele De Rossi; il 4-3 finale ha fatto soffrire nei minuti finali i tifosi biancorossi dopo una partita in cui ha controllato il contesto tattico a proprio piacimento per circa 80 minuti, salvo abbassare la guardia in quei tre minuti che hanno rimesso la squadra ferrarese in partita. Assieme a Giovanni Fasano proviamo ad analizzare al meglio la partita dello stadio "Paolo Mazza".

Wednesday, 7 September 2022

Chiacchere da Bar(i) #2: Bari-Spal


In questo secondo episodio di Chiacchere da Bar(i) io e Giovanni Fasano vi parliamo di Bari-Spal, un 2-2 che ci lascia molti spunti e che ci ha dato delle conferme su questo Bari in attesa di capire come i nuovi arrivi giunti dal mercato si integreranno nello scacchiere tattico di Mignani.

Contro la Spal il Bari ha ottenuto il terzo pareggio su quattro partite disputate. Cosa ci ha detto l’incrocio con la squadra di Venturato?

Giovanni Fasano - A differenza di quanto si legge in giro, Bari-Spal non è stata una partita a due facce. Entrambe le squadre nell’arco dei 90 minuti hanno costantemente dato la sensazione di poter essere efficaci offensivamente e fragili difensivamente, alternando le fasi di predominio, ma dando vita ad una gara nel complesso equilibrata. 

I biancorossi hanno approcciato bene il match eseguendo alla perfezione il piano di gioco studiato da Mignani, ossia la ricerca immediata della verticalizzazione verso le due punte. Cheddira e Antenucci hanno fiaccato la resistenza della linea difensiva della Spal con ripetuti attacchi alla profondità, mettendo in continua difficoltà rispettivamente Dalle Mura e Meccariello. 

L’idea, coraggiosa ma quasi suicida, di Venturato di tenere la linea alta quasi a ridosso della linea di centrocampo non ha fatto altro che favorire i rapidi ribaltamenti di fronte dei biancorossi. Di contro Il Bari ha confermato le grandi difficoltà palesate nelle scorse gare in fase difensiva. Quando i centrocampisti azzardano un pressing più aggressivo, le linee si sfilacciano perché la difesa non è mai puntuale nell’accorciare; mentre quando la squadra adotta una tattica più conservativa soffre i cross provenienti dalle fasce e, specialmente in questa gara, i movimenti delle mezzeali avversarie alle spalle dei pari ruolo. 

La Mantia, seppur ingabbiato tra Mazzotta e Terranova, ha confermato le sue grandi doti da colpitore di testa vincendo 7 degli 8 duelli aerei ingaggiati, molti dei quali all’interno dell’area biancorossa. Proia, la mezzala destra, e Tunjov, il trequartista scelto da Venturato, hanno ricevuto spesso smarcati, mancando l’ultimo passaggio soprattutto per imprecisioni tecniche. 

Il trio di centrocampo della Spal è molto interessante: Salvatore Esposito si conferma un regista che presto vedremo al piano superiore, Zanellato ha una sensibilità tecnica di livello elite per la categoria, mentre Proia muovendosi molto bene senza palla rende completo ed eterogeneo il reparto. Tornando al Bari, nel complesso la squadra di Mignani ha nuovamente mostrato di avere le idee chiare con il pallone tra i piedi, ma di essere ancora in fase di rodaggio per quanto concerne la difesa. 

Nicola Lozupone - Concordo sul fatto che la partita sia stata continuamente in bilico e che la sequenza dei goal può ingannare chi non ha visto la partita. Entrambe le squadre hanno giocato con le proprie armi mostrando chiaramente le rispettive identità di gioco. Da una parte il Bari che cercava la zona di rifinitura per le solite combinazioni strette, dall'altra la Spal che occupava la stessa zona di campo ma con lo scopo di liberare spazio per i cross insidiosi di Dickmann e Tripaldelli.

A decidere la partita, tuttavia, sono state le problematiche difensive delle due squadre: da una parte i problemi della linea difensiva biancorossa nel difendere l'area di rigore (brutta cosa prendere un goal, quello di La Mantia, da fallo laterale); dall'altra parte, come sottolineato da Giovanni, la linea alta della Spal è stata terreno di conquista per Cheddira ed i suoi attacchi alla profondità.

La Spal, pur concedendo con la linea difensiva alta, ha anche recuperato tanti palloni in avanti grazie al suo baricentro alto. La differenza tra Bari e Spal a mio parere sta tutta qui: i difetti del Bari nascono da difficoltà endemiche dei propri difensori, quelli della Spal sembrano essere un rischio calcolato.

Friday, 20 September 2019

Cosa vedere nel weekend #4

Un nuovo weekend è alle porte e come ogni settimana cerchiamo di capire quali possono essere i temi di interesse nella vasta gamma di eventi in agenda e, vi assicuro, ce ne sono tantissimi, così tanti che abbiamo deciso di tenere fuori da questo posto il derby della Madonnina di domani sera. Ma è anche il weekend che apre il mondiale di rugby, lo sport villano per uomini nobili.



IL RITORNO DELLA DOMENICA DI SERIE A

Per i nostalgici il regno della serie A è la domenica pomeriggio, quella in cui ci si attaccava alla radiolina o, i più giovani, a Quelli che il Calcio in TV. Con lo spezzatino degli ultimi anni la domenica calcistica ha perso il suo fascino, ma questo weekend arriva la rivincita della domenica con un programma interessantissimo che parte alle 12.30 con Sassuolo-Spal, Bologna-Roma alle 15 ed Atalanta-Fiorentina alle 18

Sassuolo-Spal

Uno dei tanti derby emiliani della serie A darà il via alla domenica di campionato, si tratta di una sfida tra due squadre dall'identità molto marcata e diversa tra loro, un mix che dovrebbe generare un match molto interessante e, si presume, anche molto spettacolare. L'identità comune tra le due squadre è quella di cercare sempre di muovere la palla da dietro, la Spal con il coinvolgimento dei tre centrali difensivi (gli inamovibili Cionek-Vicari-Felipe), il Sassuolo con il gioco posizionale di De Zerbi che parte sempre da dietro principalmente tra i piedi di Marlon. I risultati finora, non sono stati eccezionali per entrambe le squadre, visto che hanno raccolto 1 vittoria a testa sinora ma hanno dovuto affrontare avversarie importanti come Torino e Roma (il Sassuolo) ed Atalanta, Bologna e Lazio (la Spal), principalmente a causa della fatica di entrambe le squadre ad arginare la forza offensiva degli avversari (da una parte il Sassuolo è la squadra che ha recuperato meno palloni in campionato, il portiere della Spal Berisha è quello che ha dovuto effettuare più parate sinora), per cui interessante sarà capire se le due squadre avranno trovato gli aggiustamenti necessari a trasformare in risultati le proprie identità di gioco.

Bologna-Roma

Le statistiche ci dicono che Bologna-Roma sarà la partita spettacolare per eccellenza: cambiando i modelli di analisi degli expected goals il risultato non cambia, le squadre di Mihajlovic e Fonseca sono quelle con i livelli di xG migliori di tutta la serie A, questo grazie ad un approccio ultra offensivo e verticale delle due squadre; il Bologna ha approfittato di un calendario abbordabile che le ha permesso di giocare il calcio preferito da Mihajlovic senza concedersi troppi rischi dietro, la Roma è dunque il primo test di un certo livello per la formazione rossoblu, ma lo sarà anche per la squadra di Fonseca che già nel derby è stato costretto a venire a patti con un atteggiamento più conservativo quando doveva fermare le folate offensive di Luis Alberto e compagni (vedi dati sotto sul baricentro medio).










Atalanta-Fiorentina

Come reagirà l'Atalanta al traumatico debutto in Champions League contro la Dinamo Zagabria? Questo è il principale interrogativo che ci offre il posticipo di domenica alle 18 dove la formazione di Gasperini dovrà dimostrare di aver appreso la lezione subita in Croazia; la sorte ha voluto che l'avversario sia la Fiorentina, squadra tecnica (14.3 dribbling riusciti in media per partita) ma anche verticale quando c'è da lanciare Federico Chiesa, con numerosi punti in comune, quindi, con le caratteristiche della Dinamo Zagabria, per cui vedremo se anche la Fiorentina riuscirà a mandare in tilt i meccanismi delle marcature di Gasperini; ma anche la Fiorentina, dopo aver raccolto il primo punto del campionato contro la Juventus, ha bisogno di tramutare in risultati le cose belle fatte vedere sinora (striscia aperta di 17 partite senza vittorie in serie A).

IL MANCHESTER CITY POST-LAPORTE

La sconfitta di Norwich, ma soprattutto il modo con cui sono stati subiti i goal, ha aperto degli interrogativi in casa City su come gestire il post-Laporte: l'infortunio subito dal difensore francese ha tolto tantissime certezze alla formazione di Guardiola, sia di tenuta difensiva ma soprattutto nell'impostazione da dietro. Per Guardiola l'impostazione da dietro può essere pulita solo se sul centro-sinistra agisce un giocatore di piede sinistro, l'infortunio di Laporte ha tolto al City giocatori che possono coprire quella zona al meglio e non è un caso che i goal del Norwich siano arrivati tutti da quel lato, proprio perché Otamendi non è in grado di svolgere gli stessi compiti e di avere le stesse posture del difensore ex Bilbao senza essere prevedibile e quindi facilmente pressato.

via GIPHY

Sabato pomeriggio all'Etihad arriva il Watford di Javi Gracia, capace di mettere sotto l'Arsenal domenica scorsa, un test importante per capire se gli accorgimenti visti a Donetsk (vedi passmap sotto, con Fernandinho centrale di sinistra, supportato da Gundogan e Zinchenko per facilitare l'uscita del pallone da quel lato) verranno confermati, tuttavia il testo potrebbe essere poco attendibile visto che il gioco delle Hornets si appoggia principalmente sulle giocate di Deulofeu che ama partire dal lato opposto del campo, per cui vedremo come Javi Gracia avrà intenzione di sfruttare le incertezze del City post-Laporte.


SIVIGLIA-REAL MADRID, LA RIVINCITA DI LOPETEGUI?

E' passato un anno da quando il Siviglia di Machin ha distrutto per 3-0 il Real Madrid di Lopetegui, decretando l'inizio della fine del regno dell'ex ct della nazionale spagnola al Real come successore di Zidane; un anno dopo Lopetegui siede sulla panchina del Siviglia, Zidane è tornato sulla panchina del Real, ma adesso a rischiare tantissimo è proprio l'allenatore francese, reduce dalla sonora sconfitta di Parigi in Champions League senza aver effettuato neanche un tiro in porta (evento più unico che raro). 
Il Siviglia si presenta alla sfida del Sanchez Pijuan da capolista della Liga e reduce dalla vittoria in Europa League sul campo del Qarabag; Lopetegui ha dato una quadratura ed un assetto interessante alla squadra andalusa, rivoluzionata sul mercato dopo la scorsa deludente stagione, consegnando le chiavi della squadra al trio di centrocampo formato da Fernando (ex Sampdoria, messo a fare la legna davanti alla difesa), Joe Jordan ed Ever Banega, sempre abili a mantenere la connessione e permettere alla squadra un giro palla rapido e fluido per poi mettere in moto le giocate di Ocampos, Nolito o Oliver Torres; piccoli accorgimenti orientati al principio di mantenere il possesso palla (56,4% di media sinora, quarta in classifica nella Liga) ma anche mantenere un baricentro che tenga lontani gli avversari dalla porta di Vaclik (7 tiri di media subiti a partita sinora, seconda solo al Getafe, ma soprattutto appena 1,80 xG subiti, migliore dato del campionato), unica pecca è la mancanza di qualità delle occasioni create (6,39 xG a fronte di 15 tiri di media a partita, il che significa che un tiro medio del Siviglia ha un indice di pericolosità intorno al 7%, troppo poco). Il Real Madrid sarà il vero banco di prova, un mantenimento degli standard difensivi e di possesso palla uniti ad una vittoria possono lanciare molto in alto il Siviglia considerando le difficoltà di approccio alla stagione del Barcellona e il nuovo progetto Atletico Madrid ancora lungi dall'essere finalizzato.

I numeri difensivi del Siviglia, fonte Statsbomb
I dati offensivi del Siviglia, fonte StatsBomb

BUNDESLIGA, TRASFERTE INSIDIOSE PER LIPSIA E DORTMUND

Il quinto turno di Bundesliga ci regala il big-match sabato alle 18.30, con la capolista Lipsia che va a far visita al Werder Brema di Florian Kohfeldt; sono quattro i punti che dividono le due squadre, con il Werder reduce da due vittorie consecutive dopo aver inopinatamente perso le prime due partite. Per la squadra di Nagelsmann il test è molto probante per testare le proprie ambizioni, visto che di fronte avrà una squadra molto aggressiva e una delle squadre più propositive della Bundesliga, identità a cui il tecnico Kohfeldt non rinuncia mai anche quando la sua rosa è falcidiata dalle assenze (praticamente tutta la difesa è ai box per infortunio); la sua squadra ama controllare il gioco nella trequarti avversaria e cercare spesso il tiro (è la squadra con più tiri all'attivo in campionato) e sarà interessante il confronto con Nagelsmann che ha costruito una squadra abile a saper alternare fasi di pressing alto e fasi di difesa posizionale nella propria trequarti, la chiave della partita sarà come il Werder Brema sarà in grado di tenere il controllo della partita senza esporsi alle verticalizzazioni alle spalle della linea difensiva per lo scatenato Timo Werner di questo inizio stagione, insomma ci aspetta una grande battaglia tattica come ormai da consolidata tradizione della Bundesliga da alcuni anni a questa parte.

Per il resto la quinta giornata di Bundesliga ci dirà come il nuovo assetto voluto da Kovac per il Bayern (Kimmich e Thiago centrali di centrocampo con Pavard e Lucas Hernandez esterni) visto in Champions contro la Stella Rossa verrà confermato nel match interno contro il Colonia; il Dortmund, invece, sarà impegnato domenica pomeriggio nella complicata trasferta di Francoforte con l'Eintracht, dove le chiavi tattiche sono molto simili a quelle raccontate per la trasferta del Lipsia a Brema, infatti la squadra di Favre ha mostrato il proprio meglio nelle partite interna contro il Leverkusen ed il Barcellona dell'ultima settimana, dove non ha avuto l'onere di tenere il controllo del pallone ed ha potuto sfruttare le ripartenze di Reus e Jadon Sancho.



PARIS SAINT GERMAIN, FU VERA GLORIA?

La vittoria del PSG sul Real Madrid in Champions League ha aperto quello che è un dibattito annuale sulla formazione parigina, ossia è questo l'anno buono per essere competitivi anche in Europa? Il mese di agosto non ci aveva fornito sufficienti informazioni visto che Tuchel è stato costretto a fare tanti esperimenti viste le tante assenze per infortunio o per vicende di mercato, poi il 2 settembre il mercato gli ha portato in dote Mauro Icardi in attacco assieme alla conferma di Neymar, da quel momento il tecnico tedesco ha potuto iniziare a ragionare su come mettere in piedi un vestito decente con la stoffa di pregio di cui dispone, finora quel ragionamento ha portato ad una logica conclusione; Verratti e Gueye più altri 9; le prestazioni dei due centrocampisti contro Strasburgo e Real Madrid hanno denotato come questa coppia sia perfettamente sincronizzata, per cui è attorno a loro che può essere costruito il piano gara a seconda della forza dell'avversario: contro lo Strasburgo hanno agito ai loro lati Sarabia e Di Maria, mentre contro il Real Madrid si è coperto inserendo in mezzo ai due Marquinhos, avanzando invece Sarabia e Di Maria in appoggio ad Icardi.
La partita di Lione ci dirà se quello trovato è il giusto equilibrio per la sua squadra, visto che di fronte ci sarà una squadra dalla grande onda d'urto a livello offensivo, con gente del calibro di Depay e Dembele in attacco, Aouar e Reine-Adelaide a centrocampo, sempre capaci di spezzare gli schieramenti difensivi avversari con le loro giocate ed i loro strappi; dal canto suo la squadra di Silvinho dovrà anche convivere con le proprie debolezze difensive dimostrare finora (pessimo inizio di stagione per l'ex Samp Andersen), per cui vedremo se la forza dell'avversario costringerà l'allenatore brasiliano ad avere un approccio più conservativo alla partita.

ALTRI CAMPIONATI

PSV-AJAX

Il super classico olandese tra PSV ed Ajax merita senz'altro una citazione in questa preview del weekend; entrambe le squadre sono appaiate in testa alla classifica e sono partite con il piede giusto in Europa. I padroni di casa si stanno ricostruendo dopo la partenza di Lozano, con Malen che sta ereditando il ruolo di prossima stella della squadra di Van Bommel, dall'Ajax ne abbiamo già parlato nel post sulla prima giornata di Champions.

LEEDS-DERBY COUNTY

Se invece siete interessati a seguire il Leeds di Marcelo Bielsa, l'appuntamento è sabato all'ora di pranzo, dove la squadra del tecnico rosarino affronterà ad Elland Road il Derby County di Philippe Cocu, una sfida che dimostra quanto possa essere competitiva la seconda serie inglese e soprattutto laboratorio di idee tecniche e tattiche che potranno andare ad arricchire la Premier League nei prossimi anni (vi dicono nulla gli esempi di Farke e Wilder con Norwich e Sheffield United quest'anno?)

SERIE B

Dopo tre giornate la serie cadetta si ritrova con una capolista sola in vetta, è la Virtus Entella di Boscaglia, a punteggio pieno con tre vittorie per 1-0; i liguri saranno impegnati a Pescara contro la squadra di Luciano Zauri che con una vittoria aggancerebbe proprio i liguri. Tuttavia le attenzioni sono riservate su Frosinone e Cremonese, al momento le squadre più deludenti in questo inizio di stagione date le aspettative, entrambe le squadre hanno all'attivo una sola vittoria in tre partite ed entrambe hanno già al passivo due ripassate clamorose come il 3-0 subito dal Pordenone (il Frosinone) ed il 4-1 subito dal Pisa (la Cremonese); per questo motivo Frosinone-Venezia e Cremonese-Crotone si presentano come due sfide cariche di tensione per Nesta e Rastelli che, in caso di passo falso, rischiano di vedere la propria posizione molto indebolita. 

I MONDIALI DI RUGBY

Con la vittoria di questa mattina dei padroni di casa giapponesi sulla Russia, si è aperta la nona edizione del mondiali di rugby, terza manifestazione per importanza e seguito dopo le Olimpiadi ed i mondiali di calcio. I favori del pronostico restano nelle mani della Nuova Zelanda (due volte campione in carica, a caccia del terzo mondiale consecutive), tuttavia rispetto alle scorse edizioni sembrano esserci dei margini per un possibile ribaltamento del pronostico.
Secondo gli esperti la maggiore accreditata a riuscire nell'impresa potrebbe essere il Sudafrica, entrambe le squadre sono inserite nel girone dell'Italia e si affronteranno proprio domani mattina ora italiana in una partita che ci darà più di una indicazione sulle ambizioni degli Springbocks e degli All Blacks.
Con riguardo al nostro emisfero, Inghilterra, Galles e Irlanda partono con grandi ambizioni, tuttavia resterà da vedere se riusciranno a non sciogliersi quando arriveranno i quarti di finale.
L'Italia ha come obbiettivo quello di battere Namibia e Canada nelle prime due partite, gli impegni contro Sudafrica e Nuova Zelanda sono evidentemente proibitivi, per cui il terzo posto nel girone con accesso automatico al prossimo mondiale francese deve essere il vero obbiettivo degli azzurri.

Monday, 19 August 2019

Lo stato dell'arte delle "piccole" della serie A

Ieri sera la Coppa Italia ha vissuto il suo terzo turno preliminare, quello in cui sono entrate in campo le squadre di serie A classificate nella scorsa stagione dal nono posto in poi; sicuramente le più attese erano la Fiorentina, all'esordio ufficiale dell'era Commisso, e le due genovesi, con la Sampdoria che ha messo al battesimo la gestione Di Francesco ed il Genoa carico di aspettative con Andreazzoli in panchina e il grande acquisto Schone a dirigere il centrocampo.

Andiamo una per una a capire quali spunti ci ha dato il turno di Coppa Italia per ciascuna delle squadre:

Fiorentina-Monza 3-1

Esordio a dir poco col brivido per la formazione viola; il Monza super-ambizioso di Berlusconi e Galliani, con Brocchi in panchina, era in vantaggio per 1-0 al Franchi fino a 10' dalla fine, questo prima dell'ingresso in campo della coppia Montiel-Vlahovic che hanno completamente ribaltato la partita.

La formazione della Fiorentina proposta da Montella è stato un 4-3-3 con a centrocampo Badelj e Pulgar a dividersi il compito di regista e Benassi con il compito di incursore; in attacco lo strano tridente formato da Chiesa-Boateng-Sottil. Difficile pensare che questo possa essere lo schieramento per la prima di campionato, dove sicuramente, però, Montella dovrà prendere in considerazione l'utilizzo di Montiel e Vlahovic, visto l'impatto che i due hanno avuto sulla partita.

Crotone-Sampdoria 1-3

Come per la Fiorentina, anche la Sampdoria parte ad handicap in quel di Crotone, una verticalizzazione di Barberis per Molina porta in vantaggio la squadra di Stroppa; la Samp non si disunisce e con le reti di Caprari, Quagliarella e Maroni porta a casa la vittoria dallo "Scida".

Per la partita di esordio alla guida della Samp, Di Francesco schiera Ramirez nel tridente con Caprari e Quagliarella (l'esclusione di Gabbiadini suona già di sentenza), a centrocampo le chiavi sono consegnate a Vieira, ben visto dal neo-allenatore blucerchiato. I quattro di difesa sembrano, invece, essere già quelli scelti per la prima di campionato contro la Lazio di domenica sera.

Nota negativa per i blucerchiati l'infortunio di Maroni, a segno dopo 30 secondi dall'ingresso in campo, ma uscito in barella poco dopo a causa di un duro contrasto subito, le ultime notizie tendono ad essere ottimistiche sulle condizioni dell'argentino.















Genoa-Imolese 4-1

Sul neutro di Chiavari il Genoa passeggia contro l'Imolese (4-1 il risultato finale) e permette ad Andreazzoli di mostrare subito l'argenteria a propria disposizione, pronta a far dimenticare le sofferenze della scorsa stagione.

Andreazzoli ha schierato il Genoa con il 3-5-2 con un trio di centrocampo che genera grandi aspettative, formato da Schone-Lerager-Saponara; desta particolare curiosità la posizione dell'ex Sampdoria come mezzala, vedremo se Andreazzoli insisterà su questa opzione anche a stagione in corso.































Cagliari-Chievo 2-1

L'altra squadra attesissima all'esordio ufficiale era il Cagliari di Maran, protagonista quest'estate di un mercato da prima pagina con gli arrivi di Rog. Nainggolan e Nandez. Alla fine è arrivata la vittoria per 2-1 contro il Chievo di Marcolini, chiamato alla ricostruzione dopo la rovinosa retrocessione dello scorso anno.

I nuovi arrivi non hanno smosso il credo tattico di Maran che ha schierato il centrocampo a rombo con Nainggolan messo come vertice basso del triangolo di centrocampo, resta da capire come si inserirà Nandez non appena sarà disponibile al 100%.




















Parma-Venezia 3-1

Passa il turno anche il Parma del confermato D'Aversa che ha alla meglio del Venezia ripescato in B ed allenato da Dionisi. Doppietta per Gervinho già tirato a lucido e, chissà, pronto a mettere a ferro e fuoco i meccanismi difensivi non ancora collaudati della Juve di Sarri nella gara inaugurale di sabato pomeriggio al Tardini.

Per il resto D'Aversa ha confermato il 4-3-3 dello scorso anno, resta aperta la questione terzino sinistro (Gagliolo titolare, Dermaku è un backup all'altezza?); a centrocampo sembra già inamovibile Hernani. Manca anche un centrale difensivo, Iacoponi adattato al centro potrebbe non essere la soluzione ideale nel lungo periodo, entro il 2 settembre sicuramente il Parma si muoverà in tale direzione.

Perugia-Brescia 2-1

La prima testa a cadere della massima serie è il neopromosso Brescia di Corini, sconfitto dall'attrezzatissimo Perugia di Massimo Oddo dopo i tempi supplementari e dopo essersi fatti raggiungere allo scadere dei tempi regolamentari.

Corini ha disposto la squadra con lo stesso schieramento che lo scorso anno ha permesso alle rondinelle di tornare in serie A, ossia un 4-3-1-2 con le conferme di Tonali davanti alla difesa e della coppia Donnarumma-Torregrossa in attacco (in attesa di Balotelli), per il resto esordio per la coppia centrale difensiva composta da Magnani e Chancellor. Dalla formazione emerge come dalla metà campo in su la squadra è identica rispetto allo scorso anno, mentre dietro Corini e la società hanno deciso di cambiare uomini.





















Hellas Verona - Cremonese 1-2

L'altra squadra di serie A a cadere è l'altra neopromossa, ossia il Verona di Juric. La Cremonese passa al Bentegodi dopo i tempi supplementari. Ancora difficile da decifrare lo schieramento della squadra scaligera. Juric sembra aver messo in soffitta il suo tipico 3-4-3/3-5-2 per schierare il Verona con un 3-4-1-2 asimmetrico con Faraoni alto a destra ed Empereur a sinistra che resta vicino ai centrali di difesa in fase di possesso per poi allargarsi facendo posizionare la difesa a 4 in non possesso con Faraoni che si abbassa da destra; attacco con Tupta-Tutino supportati da Verre è sembrato troppo leggero e poco concreto, vedremo se la società correrà ai ripari sul mercato; a centrocampo Veloso ha già ricevuto le chiavi da Juric.

Pisa-Bologna 0-3

Non ostante l'assenza sul campo di Mihajlovic, il Bologna parte col piede giusto in questa stagione, tuttavia lo schieramento iniziale predisposto da Di Leo lascia ancora qualche punto interrogativo su quale sarà la fisionomia definitiva dei rossoblu in questa stagione. In particolare Kingsley per caratteristiche non sembra essere un sostituto ideale per Pulgar, inoltre anche numericamente i felsinei sembrano avere necessità di rinforzi a centrocampo. In attacco il trio Orsolini-Destro-Palacio con Soriano a supporto sembra già pronto per iniziare la stagione.

Spal-Feralpi Salò 3-1

Vittoria anche per la Spal, alla terza stagione consecutiva in serie A; per la gara d'esordio in questa stagione, Semplici sperimenta uno schieramento con due esterni dalle caratteristiche diverse rispetto a quelle usate negli ultimi anni, ossia D'Alessandro a destra e Di Francesco a sinistra. D'altronde con la partenza di Lazzari e l'infortunio di Fares, Semplici non aveva molte scelte; da segnalare Moncini dal primo minuto accanto a Petagna in attacco, insomma la Spal sembra essere una delle squadre ad avere le idee più chiare per questo inizio di stagione.

Sassuolo-Spezia 1-0

Atto secondo per De Zerbi al Sassuolo, ed anche quest'anno le attese per la squadra emiliana non sono poche, specie per la campagna acquisti che ha visto arrivare alla corte della formazione neroverde giocatori del calibro di Traorè, Obiang, Toljian e Ciccio Caputo. De Zerbi si è presentato con il 4-3-3 marchio di fabbrica della scorsa stagione che da già l'idea di quella che può essere la formazione tipo che il tecnico bresciano vorrà utilizzare nel corso della stagione. Come per la Spal, idee chiare già in partenza.

Lecce-Salernitana 4-0

La stagione del ritorno in serie A dei salentini parte sotto i migliori auspici, con la Salernitana di Ventura annientata dalla formazione di Liverani, unica delle tre neopromosse a superare il turno. Liverani, in attesa di qualche colpo sul mercato, decide di dare continuità al progetto tattico degli ultimi due anni, con il 4-3-1-2 con Falco alle spalle di Lapadula (doppietta per lui all'esordio in maglia giallorossa) e La Mantia.

Udinese-Sud Tirol 3-1

Confermato Tudor dopo il buon finale dello scorso anno, l'allenatore croato si ripresenta alla nuova stagione con il 3-5-2 proposto nel finale della scorsa stagione con Mandragora al comando delle operazioni a centrocampo supportato da Jajalo, conferma per Pussetto a tutta fascia sulla sinistra; in attacco la coppia Lasagna-De Paul, ma cosa ne sarà dell'argentino dopo il 2 settembre?

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