Dopo otto stagioni corredate da 317 partite ufficiali, il ciclo di Kalidou Koulibaly a Napoli è volto al termine: giocatore e società hanno considerato l'offerta del Chelsea la migliore per tutte le parti in causa considerati i 31 anni del calciatore senegalese e la scadenza di contratto al termine della prossima stagione.
Di certo il Napoli doveva già mettere in conto, almeno per ragioni anagrafiche, la fine della storia con Koulibaly e ritengo che alla fine lo abbia fatto. Ora si tratta di capire come la società partenopea cercherà di sostituirlo, un compito molto complicato, soprattutto considerando che, sostanzialmente, il difensore ex Genk è un profilo del tutto insostituibile.
E qui entra in campo un discorso di tipo strategico: il Napoli cercherà di investire su un giocatore immediatamente in grado di prendersi la leadership difensiva oppure si deve puntare su un difensore di prospettiva demandando al lavoro di Spalletti nell'educare la linea difensiva.
IL PROFILO NECESSARIO
Trovare un giocatore che possa sostituire Koulibaly significa cercare un giocatore che possa essere in grado di garantire un'uscita del pallone pulita ed anche in grado di superare brillantemente la prima pressione ed allo stesso tempo essere in grado di garantire le giuste coperture in difesa, che sia mediante copertura della profondità o mediante la capacità di affrontare l'avversario diretto in uno contro uno.
Per questo motivo ho cercato, mediante l'uso delle statistiche, quale giocatore può essere in grado di svolgere i compiti finora svolti dal centrale senegalese, basandomi proprio su quegli aspetti. Da questa shortlist sono stati già esclusi giocatori che non possono essere accostati al Napoli o perché il prezzo del cartellino è fuori portata o perché sono stati già oggetto di operazioni di mercato in questa sessione (in principale mi riferisco a Nico Schlotterbeck, profilo ideale ma già acquistato dal Borussia Dortmund).
Gli elementi principali da seguire a livello statistico sono sicuramente la capacità di vincere i duelli inclusi quelli aerei, mentre con riguardo alla fase di possesso, un elemento molto importante da verificare è la frequenza e l'accuratezza dei passaggi nella trequarti avversaria, un fondamentale in cui negli anni Koulibaly si è rivelato particolarmente abile.
Chi ha già indicato una strada da seguire in tal senso è Soccerment, sito altamente specializzato in questo tipo di analisi nonché creatore, assieme all'ex match-analyst dell'Italia Antonio Gagliardi di un progetto di clusterizzazione dei calciatori definito, appunto The Clustering Project, oggetto di una recente interessantissima pubblicazione.
Usando, per l'appunto, questo tipo di analisi, abbiamo già un'idea di base sui profili ai quali il Napoli deve rivolgersi per trovare un sostituto all'altezza.
Kalidou #Koulibaly is set to leave #Napoli for #Chelsea. Using our clustering model, we can look for players who can fulfill a similar function on the pitch.
— Soccerment (@Soccerment_Blog) July 14, 2022
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UN ESPERIMENTO PER LA RICERCA DI UN PROFILO ADATTO
Ho preso in considerazione i difensori centrali in base a questi aspetti:
- Età tra i 20 ed i 26 anni
- Altezza non inferiore a 185 cm.
- Numero Presenze, almeno 10 da titolare nell'ultimo anno con almeno 1500 minuti in campo
- Almeno il 10% dei passaggi rispetto al totale dei passaggi dovevano essere destinati nella trequarti avversaria
- Almeno il 14% dei passaggi effettuati rispetto al totale dei passaggi effettuati dovevano essere passaggi progressivi
Ne è emerso il grafico che segue:
Il grafico prova a mettere insieme una serie di dati indispensabili ad ottenere un profilo in grado di svolgere le stesse funzioni di Koulibaly nell'economia del gioco del Napoli. Per questo motivo una prima scelta poteva essere fatta prendendo esclusivamente i giocatori situati nel quadrante più alto a destra del grafico, tuttavia va considerata sia la tendenza che la capacità nel far avanzare il gioco in fase di possesso.
Per questo motivo all'interno del grafico ho selezionato i giocatori appartenenti al lato destro del grafico (quindi i migliori per percentuale di duelli vinti) ma con valori migliori sia in termini di esecuzione dei passaggi progressivi (ossia i passaggi che fanno avanzare sensibilmente il gioco della squadra) che in termini di passaggi verso la trequarti.
I profili migliori in tal senso sono tanti, tuttavia ho deciso di sceglierne quattro che hanno i numeri migliori in termini di avanzamento del gioco; ora l'analisi passa all'osservazione delle caratteristiche di questi giocatori e, soprattutto, sul contesto tattico determinato dalle squadre in cui giocano.
MARCOS SENESI
Il centrale argentino del Feyenoord è reduce da due stagioni importanti in Eredivisie, dove ha mostrato di essere un difensore centrale in grado di svolgere diverse funzioni. Le statistiche ci dicono che siamo di fronte ad un giocatore in grado di vincere oltre il 70% dei duelli ed il 59% di quelli aerei, la sua percentuale di precisione dei passaggi progressivi supera abbondantemente l'80%, mentre la percentuale di accuratezza dei passaggi verso la trequarti avversaria è di poco inferiore al 74%.
Il modo di giocare del Feyenoord sollecita molto sia le sue qualità in possesso che quelle in non possesso.
Se l'assenza di Koulibaly toglierà molto al Napoli in fase di impostazione, Senesi potrebbe essere molto utile a colmare quell'assenza, a livello difensivo mostra ottima competenza sia nella letture che nelle uscite dalla linea difensiva. Al Feyenoord tendeva a difendere molti metri fuori dall'area di rigore, con Spalletti non sempre sarà così, per cui dovrà anche mostrare un livello di attenzione in cui Koulibaly ha raggiunto livelli di eccellenza, ma solo dopo una stagione e mezzo di apprendistato (ricordate le difficoltà del senegalese nell'anno di Benitez e nelle prime settimane della gestione Sarri?).
PERR SCHUURS
Il difensore dell'Ajax rappresenta un altro elemento che è cresciuto nelle giovanili del club di Amsterdam con un forte imprinting verso la difesa in spazi larghi e per una forte responsabilità in fase di impostazione dell'azione.
Anche i numeri di Schuurs lo rendono adatto ad essere un profilo in grado di ricoprire i compiti che Koulibaly era in grado di svolgere. Ha una percentuale di duelli vinti di poco inferiore al 74%, mentre è sotto al 50% quando parliamo di duelli aerei (sicuramente il punto meno forte nel perorare la sua causa), mentre dove sicuramente eccelle è la sua qualità in fase di impostazione con l'85% di accuratezza dei passaggi progressivi e quasi l'81% dei passaggi verso la trequarti avversaria.
Fonte heatmap: Sofascore. |
Come può Schuurs inserirsi nel contesto del Napoli di Spalletti e come può non far rimpiangere Koulibaly? Abbiamo avuto modo di vedere le ottime capacità e la predisposizione a prendersi responsabilità in fase di impostazione così come la sua capacità sui duelli individuali e nella copertura della profondità. Rispetto a Senesi, oltre alle difficoltà che possono emergere nella difesa delle palle alte, dove mostra qualche difetto da limare, preferisce indubbiamente occupare il centro-destra nella difesa a quattro, ragion per la quale non potrebbe essere almeno come posizione il perfetto sostituto del senegalese.
Ma, dato che si parla anche di un possibile arrivo di Acerbi al San Paolo, l'olandese potrebbe essere una ottima soluzione per mantenere il livello di aggressività e fisicità di Koulibaly ma sul centro-destra, con Acerbi lasciato a svolgere compiti di copertura più nelle sue corde. Non sarebbe, inoltre, una soluzione peregrina quella di spostare Rrahmani sul centro-sinistra per far posto a Schuurs.
OUMAR SOLET
Il difensore centrale del Salisburgo è stata una delle maggiori sorprese di questa stagione assieme alla propria squadra, capace di raggiungere gli ottavi di finale di Champions League con la squadra austriaca mettendo in mostra tutte le proprie qualità, esaltate a sua volta dal calcio aggressivo ed iper-verticale di Jaissle.
Solet ha mostrato di saper giocare sia sul centro-destra che nel centro-sinistra difensivo, per cui da questo punto di vista non ci dovrebbero essere problematiche sulla sua posizione nella linea a 4 ne tantomeno sulla compatibilità con qualsiasi altro centrale sarà a disposizione di Spalletti nella prossima stagione.
L'incognita resta sullo stile di gioco che il tecnico di Certaldo vorrà applicare alla squadra nella prossima stagione: potendo contare di un attacco con giocatori molto veloci e con il ringiovanimento in atto della rosa, sarebbe affascinante vedere un Napoli cercare un gioco più verticale e meno basato sui fraseggi, in questo contesto Solet sarebbe perfetto, in un contesto più "ragionato" potrebbe trovarsi un po' più a disagio, ma sarebbe in ogni caso una sfida stimolante sia per la squadra che per il giocatore.
JHON LUCUMI'
L'ultimo nome che ho deciso di presentare ha valori leggermente inferiori rispetto ai tre profili finora proposti, ma potrebbe rappresentare una scelta "di continuità" rispetto alle caratteristiche di Kalidou Koulibaly. John Lucumì, infatti, è stato il giocatore che il Genk ha scelto per sostituire Omar Colley, il quale a sua volta aveva sostituito lo stesso centrale senegalese quando il Napoli lo ha prelevato dalla squadra belga.
Insomma, la tradizione ci dice che la squadra fiamminga ha una vasta conoscenza di profili in grado di ricoprire quei compiti, per cui in ultima istanza il Napoli potrebbe tornare nelle Fiandre e bussare alla porta per avere un giocatore in grado di fornire parte di quell'apporto che Koulibaly ha dato in questi anni. Tra l'altro il nome di Lucumì non dovrebbe tornare come nuovo per i tifosi del Napoli che lo hanno visto all'opera nella sfida di Champions pareggiata in casa del Genk ad ottobre del 2019.
Osservando i numeri del centrale colombiano, emerge un interessante 71% di duelli vinti (meglio di Senesi) ed un meno rassicurante 48% di duelli aerei vinti. Molto particolare, invece, è il rapporto con la fase di possesso: il 75% dei suoi passaggi progressivi sono accurati (inferiore solo a Senesi), mentre è addirittura migliore il dato relativo ai passaggi verso la trequarti, pari al 76%, unico dei giocatori analizzare ad avere questo valore in misura superiore rispetto a quello dei passaggi progressivi.
La vera perplessità su Lucumì sta nell'andamento dell'ultima stagione, dove ha mostrato di essere meno brillante rispetto alla stagione precedente. Ma determinate movenze e l'irruenza con cui tenta la giocata difensiva e si lancia in avanti con la palla tra i piedi ricordano veramente tanto Koulibaly, anche e soprattutto per la posizione in campo: il centrale colombiano occupa la posizione sul centro-sinistra della linea difensiva e, per di più, è anche di piede mancino, il che lo rende ancora più adatto non solo a coprire i compiti del senegalese ma anche di coprirne al meglio la posizione.
ALTRI POSSIBILI PROFILI?
La ricerca sopra esposta ha prodotto una lunga serie di profili, personalmente ne ho scelti quattro ognuna per delle ragioni specifiche e. soprattutto, perché ci sono delle situazioni di mercato che possono rendere possibili queste prese.
Leggendo il grafico all'inizio di questo articolo si possono trovare altri elementi degnissimi di menzione, uno su tutti è il camerunense Onguené, compagno di squadra di Solet al Salisburgo che, però, ha avuto diversi problemi fisici nella scorsa stagione che ne rendono poco consigliabile l'acquisto, oltre al fatto che il club proprietario del cartellino, ossia l'Eintracht Francoforte, deciderà di tenerlo nelle rotazioni visti gli impegni tra Bundesliga e Champions League.
L'altro elemento molto interessante è sicuramente il centrale del Braga Vitor Tormena, centrale di sinistra nella difesa a tre della formazione lusitana, fisicamente della struttura ideale per colmare il vuoto lasciato da Koulibaly. Tuttavia, il Braga gioca con una difesa a tre e con meccanismi diversi rispetto a quelli del Napoli, per cui non è garantito il fit a livello tattico. Oltre a questo, il Braga ha anche ceduto il suo compagno di reparto David Carmo al Porto, rendendo molto complicato uno scenario in cui possa cedere anche il brasiliano.
Chiosa finale la meriterebbero due giovani italiani in rampa di lancio come Caleb Okoli o Lorenzo Pirola, ma qui servirebbe un investimento non solo monetario ma anche di tempo per permettere a questi giocatori di crescere in un contesto più competitivo rispetto a quello in cui si sono misurati ad ora.
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