giovedì 29 settembre 2022

L'Union Berlino sta rompendo la Bundesliga?



Dopo la prima pausa stagionale (la seconda coinciderà con l'inizio dei Mondiali in Qatar) la Bundesliga ha una capolista abbastanza inaspettata: l'Union Berlino di Urs Fischer. Per quanto sia sorprendente vedere la squadra del quartiere Kopenick di Berlino lì in vetta, non vi è da sorprendersi nell'osservare l'ascesa di questa squadra al quarto anno nella massima serie tedesca, tutte stagioni in cui la squadra berlinese ha migliorato i propri risultati.

Le prestazioni dell'Union in Bundesliga, tuttavia, aprono un discorso non tanto sul livello medio del campionato tedesco, quanto sulla varianza tattica all'interno della competizione, stracolma di formazioni che propongono un calcio basato sulla verticalità e sull'aggressività in fase di non possesso. Non è un caso che la squadra di Fischer, con una proposta tattica decisamente diversa rispetto al resto delle contendenti, veleggi da tre stagioni in zone di alta classifica fino a giungere alla situazione attuale di vetta solitaria.

Ed è proprio l'identità tattica dell'Union Berlino l'oggetto di questa analisi.

martedì 20 settembre 2022

Chiacchiere da Bar(i) #4 - Cagliari-Bari

Foto: Pagina Facebook SSC Bari


Siamo giunti al termine del primo ciclo di partite per la serie B, un ciclo che vede il Bari chiudere imbattuto e con un inaspettato terzo posto in classifica reso possibile da un'insperata vittoria nella trasferta di Cagliari, un'impresa frutto di episodi che hanno girato dalla parte giusta ma anche della forza della squadra biancorossa di togliere alla squadra sarda le proprie certezze.

Per questa quarta puntata di Chiacchere da Bar(i) io e Giovanni Fasano abbiamo invitato Marco Lai, che ci ha fornito il suo punto di vista sulla partita dell'Unipol Domus dicendoci qualcosa in più sulla squadra allenata da Liverani.

Le puntate precedenti di Chiacchere da Bar(i) le trovate, invece, a questo link.

martedì 13 settembre 2022

Chiacchere da Bar(i) #3 - Cosenza-Bari

Foto. SSC Bari

Per il terzo episodio delle nostre chiacchiere da Bar(i) abbiamo analizzato gli spunti principali derivanti dalla vittoria del Bari al San Vito - Gigi Marulla di Cosenza, un successo di misura ma ampiamente meritato dalla squadra di Mignani, che ha mostrato di essere una squadra decisamente superiore rispetto ai propri avversari.

In questo episodio mi avvarrò come da buona abitudine del confronto con le opinioni di Giovanni Fasano e, in vista della trasferta di Cagliari, abbiamo chiesto qualche parola di presentazione anche a Marco Lai, anche lui come me e Giovanni grande appassionato di calcio e ne scrive su Gegenpress e, recentemente, anche su Ultimo Uomo. Ma soprattutto Marco è un grande tifoso del Cagliari, per cui abbiamo chiesto a lui cosa aspettarci dalla trasferta sarda.

I precedenti episodi di Chiacchere da Bar(i), li trovate a questo link.

mercoledì 7 settembre 2022

Chiacchere da Bar(i) #2: Bari-Spal


In questo secondo episodio di Chiacchere da Bar(i) io e Giovanni Fasano vi parliamo di Bari-Spal, un 2-2 che ci lascia molti spunti e che ci ha dato delle conferme su questo Bari in attesa di capire come i nuovi arrivi giunti dal mercato si integreranno nello scacchiere tattico di Mignani.

Contro la Spal il Bari ha ottenuto il terzo pareggio su quattro partite disputate. Cosa ci ha detto l’incrocio con la squadra di Venturato?

Giovanni Fasano - A differenza di quanto si legge in giro, Bari-Spal non è stata una partita a due facce. Entrambe le squadre nell’arco dei 90 minuti hanno costantemente dato la sensazione di poter essere efficaci offensivamente e fragili difensivamente, alternando le fasi di predominio, ma dando vita ad una gara nel complesso equilibrata. 

I biancorossi hanno approcciato bene il match eseguendo alla perfezione il piano di gioco studiato da Mignani, ossia la ricerca immediata della verticalizzazione verso le due punte. Cheddira e Antenucci hanno fiaccato la resistenza della linea difensiva della Spal con ripetuti attacchi alla profondità, mettendo in continua difficoltà rispettivamente Dalle Mura e Meccariello. 

L’idea, coraggiosa ma quasi suicida, di Venturato di tenere la linea alta quasi a ridosso della linea di centrocampo non ha fatto altro che favorire i rapidi ribaltamenti di fronte dei biancorossi. Di contro Il Bari ha confermato le grandi difficoltà palesate nelle scorse gare in fase difensiva. Quando i centrocampisti azzardano un pressing più aggressivo, le linee si sfilacciano perché la difesa non è mai puntuale nell’accorciare; mentre quando la squadra adotta una tattica più conservativa soffre i cross provenienti dalle fasce e, specialmente in questa gara, i movimenti delle mezzeali avversarie alle spalle dei pari ruolo. 

La Mantia, seppur ingabbiato tra Mazzotta e Terranova, ha confermato le sue grandi doti da colpitore di testa vincendo 7 degli 8 duelli aerei ingaggiati, molti dei quali all’interno dell’area biancorossa. Proia, la mezzala destra, e Tunjov, il trequartista scelto da Venturato, hanno ricevuto spesso smarcati, mancando l’ultimo passaggio soprattutto per imprecisioni tecniche. 

Il trio di centrocampo della Spal è molto interessante: Salvatore Esposito si conferma un regista che presto vedremo al piano superiore, Zanellato ha una sensibilità tecnica di livello elite per la categoria, mentre Proia muovendosi molto bene senza palla rende completo ed eterogeneo il reparto. Tornando al Bari, nel complesso la squadra di Mignani ha nuovamente mostrato di avere le idee chiare con il pallone tra i piedi, ma di essere ancora in fase di rodaggio per quanto concerne la difesa. 

Nicola Lozupone - Concordo sul fatto che la partita sia stata continuamente in bilico e che la sequenza dei goal può ingannare chi non ha visto la partita. Entrambe le squadre hanno giocato con le proprie armi mostrando chiaramente le rispettive identità di gioco. Da una parte il Bari che cercava la zona di rifinitura per le solite combinazioni strette, dall'altra la Spal che occupava la stessa zona di campo ma con lo scopo di liberare spazio per i cross insidiosi di Dickmann e Tripaldelli.

A decidere la partita, tuttavia, sono state le problematiche difensive delle due squadre: da una parte i problemi della linea difensiva biancorossa nel difendere l'area di rigore (brutta cosa prendere un goal, quello di La Mantia, da fallo laterale); dall'altra parte, come sottolineato da Giovanni, la linea alta della Spal è stata terreno di conquista per Cheddira ed i suoi attacchi alla profondità.

La Spal, pur concedendo con la linea difensiva alta, ha anche recuperato tanti palloni in avanti grazie al suo baricentro alto. La differenza tra Bari e Spal a mio parere sta tutta qui: i difetti del Bari nascono da difficoltà endemiche dei propri difensori, quelli della Spal sembrano essere un rischio calcolato.

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