Thursday, 29 September 2022

L'Union Berlino sta rompendo la Bundesliga?



Dopo la prima pausa stagionale (la seconda coinciderà con l'inizio dei Mondiali in Qatar) la Bundesliga ha una capolista abbastanza inaspettata: l'Union Berlino di Urs Fischer. Per quanto sia sorprendente vedere la squadra del quartiere Kopenick di Berlino lì in vetta, non vi è da sorprendersi nell'osservare l'ascesa di questa squadra al quarto anno nella massima serie tedesca, tutte stagioni in cui la squadra berlinese ha migliorato i propri risultati.

Le prestazioni dell'Union in Bundesliga, tuttavia, aprono un discorso non tanto sul livello medio del campionato tedesco, quanto sulla varianza tattica all'interno della competizione, stracolma di formazioni che propongono un calcio basato sulla verticalità e sull'aggressività in fase di non possesso. Non è un caso che la squadra di Fischer, con una proposta tattica decisamente diversa rispetto al resto delle contendenti, veleggi da tre stagioni in zone di alta classifica fino a giungere alla situazione attuale di vetta solitaria.

Ed è proprio l'identità tattica dell'Union Berlino l'oggetto di questa analisi.

COME SI SCHIERA L'UNION BERLINO


Il 3-5-2 è lo schieramento di base dell'attuale capolista della Bundesliga, uno schieramento che si è mantenuto sempre costante nel corso di questa prima fase di stagione e, ancora di più, in queste stagioni disputate in Bundesliga sotto la guida di Fischer.

Fonte: WhoScored.

Come si può evincere dalle valutazioni statistiche fornite da WhoScored, il fulcro della strategia sottostante al 3-5-2 dell'Union Berlino sta nei due esterni Trimmel e Ryerson e nelle due punte Becker e Siebatcheu. I tre centrali difensivi non sono soliti avere un gioco particolarmente complesso, usano i movimenti senza palla delle due mezzali per avere a disposizione linee di passaggio da utilizzare come rifornimento diretto verso le due punte, i cui dialoghi e connessioni con gli esterni e le suddette mezzali permettono di creare le situazioni di pericolo di cui vive la squadra berlinese.

In termini di uomini, anche l'undici di partenza è sostanzialmente sempre lo stesso, con Gieselmann valida alternativa sulla fascia così come Thorsby ed il giapponese Haraguchi in mezzo al campo. Anche in questo l'Union Berlino è un caso molto particolare, con Fischer che punta molto su un gruppo di giocatori ristretto per costruire una squadra che giochi con meccanismi quasi automatici.


LA PARTICOLARITA' DELL'UNION ALL'INTERNO DELLA BUNDESLIGA


Come indicato in premessa il campionato tedesco fa ormai un tratto distintivo quello di permettere un calcio molto offensivo e, spesso, molto sbilanciato in avanti, dove la difesa si fa molto lontani dalla propria porta e dove l'aggressività e le transizioni fanno da padrona.

L'Union Berlino si distacca da questa tendenza preferendo giocare un calcio più attendista in fase di non possesso, accettando lunghe fasi di difesa posizionale ma senza farsi necessariamente schiacciare in area di rigore. Urs Fischer preferisce fare in modo che la squadra sappia gestire le varie fasi di gioco senza assecondare la ricerca di ritmi alti come accade nella quasi interezza del resto del campionato.



Come si evince da questo grafico, la squadra berlinese ha il dato di PPDA più alto dell'intero campionato, questo sta a significare che viene lasciato all'avversario il controllo del pallone senza contestarlo in maniera continua. Allo stesso tempo si può notare, invece, come il field tilt metta l'Union in una posizione migliore di molte altre squadre del campionato.

Il field tilt non è altro che il rapporto di palloni giocati nell'una o nell'altra metà campo: maggiore è il filed tilt maggiore è la supremazia territoriale della squadra. Di fronte ad un PPDA alto l'Union ha un dato territoriale medio per la Bundesliga, il che vuol dire che con il suo atteggiamento riesce a tenere l'avversario lontano dalla propria area di rigore ed, anzi, a tenere il gioco nella porzione di campo avversaria, un atteggiamento, questo, volutamente cercato e visibile sia dall'atteggiamento in fase di non possesso che dalle scelte in fase di possesso.


LA FASE DI NON POSSESSO


Il maggiore punto di forza dell'Union sta sicuramente nella fase difensiva, ossia la fase di gioco che sembra essere curata meglio da Urs Fischer e che risulta essere un enorme rompicapo per le avversarie, anche quelle più valide tecnicamente.

Ad ogni avversario l'Union riesce sempre a contrapporre una serie di contromisure in grado di togliere pericolosità ad ogni possesso, questo grazie ad una serie di princìpi difensivi ben riconoscibili indipendentemente da come la squadra si schiera in fase di non possesso.


La bontà della fase difensiva della squadra del quartiere Kopenick è ben documentata da questo grafico che considera la quantità di tiri subiti a partita e gli expected goals concessi per ogni tiro: l'Union è in alto a destra in questo grafico, ossia è una squadra che concede pochi tiri e quelli che concede sono a bassa probabilità di realizzazione, un dato in cui è secondo solo al Borussia Dortmund di Edin Terzic.

Ora andiamo ad analizzare come si sviluppa la fase di non possesso dell'Union.

LA PRIMA PRESSIONE


Come si evince dal dato relativo al PPDA esposto poco sopra, l'Union Berlino è una squadra attendista in fase di non possesso e cerca di non perdere la propria compattezza nel tentativo di recuperare il pallone in maniera aggressiva, cosa che, invece, capita molto più di frequente alle altre squadre di Bundesliga.

L'obiettivo principale della prima pressione dell'Union è quello di chiudere tutti i canali centrali di avanzamento del gioco, questo indipendentemente dallo schieramento in campo. La strategia è sempre riconoscibile: forzare l'avversario a giocare il pallone per vie laterali per poi far partire la pressione in quella zona con l'ausilio dello spazio ristretto dalla linea laterale. Qui l'avversario è il Colonia che costruisce con i due difensori centrali ed il mediano, sui centrali sono pronte a dare pressione le due punte mantenendo la copertura dello spazio alle loro spalle mentre uno dei centrocampisti si occupa del mediano.

Non appena l'avversario gioca il pallone sull'esterno ecco che scatta la trappola con i giocatori dell'Union che cercano di creare una situazione di superiorità numerica nei confronti dell'avversario. In questa situazione sono tre gli uomini dell'Union pronti ad aggredire sul portatore e sulla soluzione di passaggio più comoda, lo stesso portatore viene indotto ad affrettare la giocata limitandone la corretta esecuzione; queste situazioni terminano con una riconquista del pallone immediata o da parte della difesa se il pallone viene lanciato lungo.

Ma esistono anche altre situazioni in cui l'atteggiamento attendista in fase di prima pressione si trasforma diventando maggiormente aggressivo: a seconda dell'avversario è possibile riscontrare la presenza di uno o più cosiddetti pressing triggers, ossia situazioni che inducono la squadra a far salire la pressione per cercare di riconquistare rapidamente il pallone e/o indurre l'avversario ad affrettare la giocata. In questo esempio tratto dalla partita contro il Bayern Monaco, l'Union sceglie di andare ad attaccare sul retropassaggio di De Ligt verso Neuer; il fatto che non si tratti di un pressing isolato ma ben organizzato lo si desume dalle scalate immediate della mezzala sinistra sul secondo centrale del Bayern mentre lascia in consegna Kimmich a Khedira, il mediano della linea di centrocampo a tre che si muove anche su suggerimento della seconda punta Becker (il capocannoniere della Bundesliga al momento) che nell'occasione della partita contro la squadra bavarese fungeva da esterno di centrocampo in fase di non possesso. Sono tante le situazioni in cui si nota la facilità di comunicazione tra i giocatori nella varie situazioni di gioco, un altro grosso pregio del lavoro svolto da Fischer.

Un'altra situazione in cui la squadra alza la pressione arriva quando il passaggio in orizzontale tra un centrale difensivo e l'altro della squadra avversaria avviene in maniera molto lenta: questa è un'altra situazione che le due punte identificano come pressing trigger e quindi vanno a mettere pressione in maniera frontale verso il portatore di palla, il tutto partendo sempre da una situazione posizionale molto compatta con le linee sempre vicine tra di loro, cosa che rende molto più semplice scegliere di volta in volta l'atteggiamento più adatto da avere in questa fase. Per questo motivo è molto complicato per gli avversari capire come l'Union si comporti non solo in ogni partita ma all'interno di essa.

LA FASE DI DIFESA POSIZIONALE


Come abbiamo già avuto modo di notare, lo schieramento dell'Union è sempre basato sul mantenimento di una compattezza centrale che le permette di chiudere ogni opzione di progressione all'avversario e, allo stesso tempo, di scegliere il momento giusto per andare ad aggredire per la riconquista della palla.

Fonte dati grafico: Markstats


Facendo ancora ricorso ai dati statistici, possiamo notare, usando come riferimento il dato dell'altezza media della linea difensiva con la percentuale di passaggi concessi all'avversario in fase di costruzione, come si conferma l'approccio conservativo dell'Union in fase di prima pressione (con le eccezioni ben viste sopra) a fronte di un altezza della linea difensiva meno alta rispetto a molte squadre ma comunque più alta rispetto ad almeno 4 squadre. Una differenza, questa, che mostra come l'atteggiamento attendista sia dato da un baricentro mai troppo basso ma volutamente tenuto ad altezza media sul terreno di gioco.

Da questo esempio si intende chiaramente il senso della strategia voluta da Urs Fischer in fase di difesa posizionale: le linee sono sempre molto compatte e pronte a muoversi in maniera altrettanto compatta in base a quale sarà la scelta dell'avversario su come giocare il pallone. Qui il baricentro, come si vede, è portato a cavallo sulla linea di metà campo, il punto in cui l'Union inizia a contestare il possesso avversario. E' inoltre ben evidenziata la grande attenzione a coprire la zona centrale del campo con una prima linea composta dalle due punte e la seconda dai tre centrocampisti, formando quindi un 5-3-2 come schieramento standard.

Da questo esempio, tratto dalla partita contro il Bayern, si nota come il principio difensivo non cambia, ossia prime due linee corte e focus sulla chiusura dei canali centrali; a cambiare è la composizione numerica, con il 5-3-2 trasformato in 5-4-1 in modo da avere maggiore densità nella fascia centrale del campo e costringere i giocatori del Bayern e non occupare con più uomini la zona di rifinitura. Qui inoltre si può anche ammirare come sia compito dei difensori della linea a 5 occuparsi dei movimenti in quella zona anche spezzando la linea.

Una volta che l'avversario giunge nella zona antistante la linea mediana ecco che l'Union Berlino inizia a contestare il possesso all'avversario negando in ogni modo la progressione centrale. Il principio che viene utilizzato è quello di seguire l'uomo nella zona di competenza: in questo esempio si vede una delle mezzali che si alza per andare a contrastare il passaggio di Upamecano (costretto e rifugiarsi per vie laterali), mentre lo spazio alle spalle viene coperto dal centrale difensivo che si alza per seguire il movimento di Musiala. Come si vede l'uscita del difensore crea un buco nella linea difensiva ma è una zona non presidiata da giocatori avversari che, in caso decidano di andare a riempire quella zona hanno già un uomo accanto pronto a seguirli.

In questo modo l'Union Berlino ha reso la vita molto difficile agli avversari, poco abituati in Bundesliga a muoversi in spazi così stretti con una totale difficoltà a creare superiorità numerica e posizionale. Unica soluzione per creare pericolo è quella di sfruttare lo schieramento attendista in fase di costruzione per cercare con palloni alle spalle della linea difensiva gli attaccanti.

Una soluzione che. però, si è rivelata difficile da utilizzare sia per la capacità delle due punte di andare ad aggredire il portatore di palla quando necessario, togliendo quindi agli avversari la possibilità di giocare con palla scoperta. Inoltre la linea difensiva è sempre ben organizzata e sa giocare anche con il fuorigioco, ma soprattutto alle spalle di essa, il portiere è sempre istruito a tenersi una decina di metri più avanti per poter uscire a bloccare situazioni di eventuale pericolo.


LA FASE DI POSSESSO


I numeri offensivi dell'Union Berlino sono parecchio soddisfacenti e, considerando la grande solidità difensiva della squadra, sono finora stati sufficienti ad arrampicarsi in vetta alla classifica grazie al secondo attacco in termini di prolificità con le 15 reti finora realizzate e con Sheraldo Becker attuale capocannoniere del campionato con 6 reti realizzate.

Gli analisti hanno storto il naso nel momento in cui hanno osservato come il divario tra goal segnati e goal attesi sia particolarmente elevato affermando quindi che la fase offensiva dell'Union abbia vissuto finora di overperformance.


Tuttavia, osservando il modo di giocare della squadra di Fischer, i meccanismi sembrano essere efficaci anche nel portare i suoi attaccanti a trovare conclusioni importanti all'interno dell'area di rigore. Per questo motivo ho voluto andare a guardare più a fondo nei dati relativi agli expected goals dell'Union Berlino andando a verificare il dato partita per partita ed ecco che la grande overperformance degli uomini di Fischer trova la sua spiegazione.


Il discostamento tra xG e goal segnati dall'Union trova la sua spiegazione nella partita della quarta giornata disputata sul campo dello Schalke 04, partita vinta per 6-1 a fronte di un basso valore di goal attesi. Sicuramente una partita in cui l'Union ha fatto saltare le statistiche, mentre nelle altre partite i valori sono stati più o meno allineati. Per cui l'overperformance è per lo più ascrivibile a quella partita e per questo chi ritiene logica una regressione verso la media potrebbe trovarsi smentito osservando la tendenza generale e, soprattutto, la capacità dell'Union di dettare il contesto anche quando ha il pallone tra i piedi.



LA FASE DI COSTRUZIONE

L'obiettivo dell'Union Berlino in fase di possesso è quello di arrivare quanto più rapidamente possibile a servire le due punte, ragion per la quale si può definire quello voluto da Fischer uno stile di gioco molto diretto e verticale.

Anche le statistiche sono molto chiare a riguardo: il sito Markstats creando un rapporto tra la distanza totale dei passaggi effettuati e quella dei passaggi progressivi effettuati ha ottenuto un indice di verticalità comodamente chiamato Directness.


Non c'è da sorprendersi, quindi, che l'Union Berlino si trovi al terzo posto in questo particolare indice, il motivo lo andiamo subito a scoprire.

La strategia in fase di costruzione è quella di attirare la pressione avversaria usando anche il portiere per creare superiorità numerica; una volta attratto l'avversario si cerca la giocata immediata alla spalle delle linee di pressione. Alla costruzione partecipano i tre centrali difensivi ed il centrale del centrocampo a tre (quasi sempre Rani Khedira). I due esterni si scaglionano alle spalle della prima linea di pressione avversaria mentre le mezzali si muovo tra centrocampo e difesa avversaria a seconda delle necessità.

Il lancio da dietro non è mai una giocata casuale atta a liberarsi del pallone, bensì serve proprio a creare una situazione che vada ad esplorare degli spazi alle spalle della pressione avversaria. In questo caso, sul rilancio del portiere reso possibile dalla struttura di cui sopra, lo spazio scelto da attaccare è alle spalle del terzino destro del Colonia, uscito sull'esterno sinistro Ryerson. Quello spazio viene attaccato dalle due punte che andranno a combinare mentre la mezzala andrà ad attaccare lo spazio tra centrale difensivo e terzino sinistro. Da questa situazione nascerà l'autogoal di Hubers che deciderà la partita. Essendo un autogoal questa azione non verrà registrata al fine degli xG, eppure il presupposto per un'occasione pericolosa era stato creato.

A dimostrazione del fatto che il gioco verticale dell'Union non nasce con l'obiettivo di speculare sul mero duello aereo ma sulla ricerca di qualcosa di ben definito e studiato a tavolino lo mostra questo esempio in cui si nota come la costruzione preveda la ricerca di situazioni che generino il giusto presupposto per le ricerca della verticalizzazione, per cui non di rado capita di vedere un'uscita da dietro che preveda l'utilizzo del concetto del terzo uomo. Qui l'Union non vuole rilanciare in avanti con il portiere ma vuole fare progredire l'azione sul lato destro, tuttavia la linea di passaggio verso il difensore di destra Jaeckel è coperta dall'attaccante avversario; il movimento a venire incontro di Rani Khedira permette al portiere di utilizzarlo come terzo uomo per far arrivare il pallone al destinatario scelto senza forzare, quindi, una giocata lunga.

Questa di usare Khedira come terzo uomo per muovere il pallone sul centrale difensivo laterale (il famoso o grammaticalmente famigerato braccetto) è una costante utilizzata in costruzione dall'Union per poter sviluppare l'azione lateralmente per aprire spazi da utilizzare come linee di passaggio immediate verso le punte. Non è un caso che i tre difensori centrali titolari dell'Union - Jaeckel, Knoche, Diogo Leite - siano i giocatori della squadra con il maggior numero di passaggi effettuati verso la trequarti avversaria.




SVILUPPO E RIFINITURA LATERALE DEL GIOCO

Le fasi successive a quella di costruzione sono molto intrecciate tra di loro, raramente la progressione dell'azione dell'Union passa da una fase di sviluppo elaborata; come già indicato precedentemente la prassi prevede il servizio diretto verso le punte da parte dei centrali difensivi oppure passando dagli esterni (in particolare da Trimmel, capitano e giocatore dal piede destro parecchio educato).

Fonte: BetweenThePosts


La passmap relativa all'ultima partita di campionato vinta contro il Wolfsburg non lascia adito ad equivoci sul modo di giocare il pallone da parte dell'Union, con Sheraldo Becker principale target dei passaggi progressivi.

A seconda della partita una delle due punte può essere maggiormente servita rispetto all'altra, in ogni caso la verticalizzazione è atta a cercare entrambi. La particolarità sta nel fatto che i due attaccanti giochino sempre molto vicini, quasi come uniti da una corda immaginaria e sono i rispettivi movimenti a dettare la fase di rifinitura della squadra. In questo esempio, il pallone giocato in avanti trova le due punte molto vicine e schierate sul lato di campo da dove il pallone sta arrivando; come si evince dall'immagine, i due attaccanti possono sia scambiarsi il pallone mediante una sponda seguita da un attacco in profondità, oppure mettere giù il pallone e giocarlo sul primo sostegno disponibile in prossimità che, in questo caso, è l'esterno destro Trimmel.

Una volta che il pallone viene portato per vie esterne è ancora il movimento dei due attaccanti a dettare il contesto: il pallone scaricato per Trimmel porta le due punte ad aprirsi, così Becker fornisce immediatamente la soluzione lungo-linea a Trimmel per poi giocare il pallone immediatamente dentro l'area verso Behrens che è andato ad attaccare l'area di rigore. Tutto ciò avviene in maniera molto rapida togliendo all'avversario il vantaggio della evidente superiorità numerica difensiva. Anche lo sviluppo e la rifinitura dell'azione ha come obiettivo quello di andare quanto più velocemente possibile verso la porta.

Le principali occasioni da rete generate dall'Union Berlino nascono da questo sviluppo laterale dell'azione: il movimento ad aprirsi di una delle due punte crea una superiorità numerica appunto nella zona laterale che mette in difficoltà difese poco preparate (qui Siebatcheu attacca lo spazio alle spalle del terzino destro uscito su Ryerson, il laterale sinistro). Il movimento dell'ex attaccante dello Young Boys viene premiato da un passaggio in verticale alle spalle della linea difensiva dell'Hertha Berlino. Da questa combinazione nascerà il goal che sbloccherà il derby della capitale tedesca.

La rifinitura laterale viene poi completata dal solito movimento coordinato dei due attaccanti: così come Siebatcheu si porta via il centrale difensivo avversario di parte, Becker - l'altro attaccante - va a posizionarsi nello spazio alle sue spalle mentre l'inserimento delle mezzali è strumentale al riempimento dell'area di rigore. La giocata è poi già consolidata, con il cross di prima intenzione al centro dell'area che viene girato di testa da Sheraldo Becker alle spalle del portiere avversario. Anche questo tipo di giocata con rifinitura laterale è una costante del playbook di Urs Fischer, vi basterà fare un viaggio negli highlights delle partite di Bundesliga dell'Union per ritrovare questa trama ripetuta in diverse occasioni.


LE TRANSIZIONI 

Il campionato tedesco è reso particolarmente frizzante a livello di spettacolo grazie alle continue fasi di transizione che si creano nel corso della partita: sono situazioni che possono essere volute strategicamente dagli allenatori che praticano il gegenpressing, oppure possono nascere semplicemente da una situazione di palla persa. 

L'Union Berlino tende a non mettere l'uso della transizione come parte del proprio gioco, ma sa bene come comportarsi quando queste situazioni vengono a crearsi.


TRANSIZIONE DIFENSIVA


Il termine transizione difensiva serve a dare una definizione a quel momento in cui la squadra perde palla e deve scegliere come comportarsi. In realtà questo tipo di situazione non necessariamente può essere considerata come meramente difensiva in quanto può essere utilizzata per completare la fase di possesso (vedi la famosa definizione di Klopp che definiva il gegenpressing come il miglior playmaker).

Nel caso dell'Union Berlino l'assunto di cui sopra può considerarsi altrettanto valido, soprattutto perché le situazioni in cui la squadra berlinese perde palla avvengono prevalentemente sulla trequarti avversaria, conseguenza del calcio molto verticale che esprime sin dalla fase di costruzione.

Con l'utilizzo del gioco lungo verso le due punte, le possibilità di vincere il duello aereo non sono sicuramente tantissime, per cui non di rado capita che, laddove non sia possibile mantenere il possesso, si generi una situazione che permetta alla squadra di sapersi muovere in direzione della zona dove si giocherà la seconda palla. In questo esempio si vede chiaramente il posizionamento delle due punte che cercano di andare a contendere il duello aereo, ma in seconda battuta vediamo già le due mezzali (schierate alte sin dalla fase di costruzione) pronte ad andare a giocare la seconda palla identificando la zona evidenziata come quella ideale da attaccare per riconquistare immediatamente il possesso del pallone.

Anche in questo esempio vediamo lo schieramento già intento a recuperare il pallone in caso di palla persa, con le due mezzali pronte a giocare la seconda palla nel caso in qui l'attaccante non sia in grado di controllare il lancio lungo o perda il duello aereo. A prescindere da questa attenzione sulle seconde palle, si può anche notare l'attenzione in marcatura preventiva del mediano Rani Khedira sul trequartista avversario. C'è massima attenzione a mantenere lo schieramento sempre compatto: se non si è in grado di riconquistare immediatamente il pallone si cerca di tenere sempre la maggior densità possibile in zona palla per ritardare la transizione avversaria e, se necessario, troncarla con un fallo (curiosità, l'Union è la squadra più fallosa del campionato - 121 falli - ma con meno ammonizioni - 6 -).


TRANSIZIONE OFFENSIVA


Vedere con occhio distratto le partite dell'Union Berlino porta a pensare che non esista differenza tra fase di costruzione dell'azione e fase di transizione offensiva. Il motivo sta nel fatto che il centro di gravità di questa fase sta ancora nel lavoro e nella ricerca delle due punte in avanti.

Una volta riconquistata la palla, il principio resta lo stesso di tutte le fasi di possesso della formazione di Fischer: cercare subito la verticalizzazione e raggiungere rapidamente l'area di rigore avversaria. In questo esempio si vede come le due punte si propongano immediatamente per ricevere il pallone uno venendo incontro e l'altro puntando verso la profondità; ai centrocampisti, al solito, il compito di scaricare la palla e salire a loro volta a supporto dell'azione per mantenere compattezza tra i reparti e densità in zona palla. Sostanzialmente si cerca la porta ed allo stesso tempo si cerca di creare le condizioni per non farsi trovare impreparati in caso l'accesso all'area di rigore venga negato dall'avversario.

Indipendentemente dallo schieramento in campo della squadra ed il compito richiesto nelle varie fasi ai due attaccanti, la fase di transizione prevede l'immediata attivazione di essi per cercare di raggiungere rapidamente la porta avversaria. Anche in una situazione come questa contro il Bayern, in cui la squadra si schierava con un 5-4-1 in fase di difesa posizionale, la transizione vedeva Sheraldo Becker staccarsi immediatamente dai blocchi per andare a supportare l'altra punta sollecitata dal disimpegno difensivo. Per cui questo dimostra che, a differenza da quanto possa apparire ad un occhio distratto, l'Union non cerca mai di liberarsi del pallone ma di cercare sempre la soluzione per raggiungere la porta avversaria. Questo, nelle idee di gioco di Fischer, può avvenire solo se le due punte si mantengono sempre vicine e mai abbandonate a se stesse.


DOVE PUO' ARRIVARE L'UNION BERLINO?


Sicuramente il primo posto in classifica della formazione berlinese risulta alquanto sorprendente considerando le gerarchie del calcio tedesco, tuttavia chi ritiene che questa squadra stia andando oltre le proprie possibilità rischia di fare un grosso errore, in quanto l'Union ha una strategia di gioco molto riconoscibile e difficile da affrontare, specie in un contesto tattico poco vario come quello della Bundesliga.

Anche se la forza di Bayern e Borussia Dortmund alla lunga porteranno l'Union a dover cedere il primo posto, le condizioni per mantenere i numeri offensivi e difensivi finora espressi ci sono tutti, per cui bene fanno nel quartiere Kopenick a sognare in grande, tanto più se consideriamo che la forza dello schieramento tattico proposto da Fischer ha permesso in questi anni di sopperire alle partenze di Nico Schlotterbeck - oggi al Dortmund -, di Robert Andrich - oggi al Leverkusen - e di Taiwo Awoniyi - ceduto in Premier al Nottingham Forest -.

Resta, al momento, deficitario il rapporto con l'Europa: dopo la precoce eliminazione dal girone di Conference League nella scorsa stagione, l''inizio di Europa League quest'anno non sembra promettere meglio visti i 0 punti in 2 partite nel girone che comprende Saint-Gilloise, Braga e Malmoe. Il doppio confronto con gli svedesi al ritorno dalla pausa ci dirà qualcosa in più sull'Union Berlino in formato europeo.

Un'altra uscita nella fase a gironi mostrerebbe la teoria di partenza di questa analisi: l'Union Berlino è una squadra che sta rompendo le gerarchie di una Bundesliga abituata a squadre che amano giocare in spazi larghi e che faticano a trovare soluzioni in caso di squadre che spazi non ne concedono.

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