venerdì 27 settembre 2019

Cosa vedere nel weekend #5

E' un weekend che arriva molto in fretta quest'ultimo di settembre, la settimana appena trascorsa ha visto le squadre all'opera nei turni infrasettimanali di campionato (in Spagna, Francia ed Italia) e nelle competizioni nazionali (EFL Cup in Inghilterra), per cui il weekend in arrivo dovrà principalmente dirci come sarà la condizione delle squadre dopo questo primo tour de force della stagione, come ogni venerdì abbiamo scelto i temi principali per seguire questo weekend calcistico.

COSA SUCCEDE AL TOTTENHAM?

E' stata una settimana tremenda per la squadra di Pochettino: prima la sconfitta subita a Leicester sabato scorso, poi la clamorosa eliminazione per mano del Colchester nella EFL Cup martedì sera; sabato pomeriggio al White Hart Lane arriva il Southampton di Hasenhuttl, per Kane e compagni è già una partita da non sbagliare per non aprire una crisi partita già dal deludente pareggio nell'esordio di Champions League ad Atene e che sta mettendo in discussione la gestione Pochettino come se qualcosa si sia rotto dopo la sconfitta in finale di Champions lo scorso anno. Gli Spurs continuano a mostrare debolezze nella fase difensiva, specie sulle ripartenze avversarie; il Southampton è una squadra che ama particolarmente giocare in verticale come da insegnamenti dell'ex allenatore del Lipsia, tuttavia finora i Saints hanno mostrato poca dimestichezza con il goal e sono reduci dalla sconfitta interna nella sentitissima sfida contro il Bornemouth, riscattata dalla vittoria in EFL Cup sul campo dell'altra storica rivale, il Portsmouth.


WOLVES-WATFORD, CACCIA ALLA PRIMA VITTORIA

Non era affatto previsto ad inizio stagione che queste due squadre si sarebbero presentate allo scontro diretto con l'obiettivo di decidere chi sarà il fanalino di coda: entrambe le squadre sono ancora senza vittorie ma con problematiche differenti. Il Wolverhampton sta trovando parecchie difficoltà nel corso di questa Premier League in quanto l'approccio reattivo voluto da Nuno non sembra possedere un piano B quando lo sviluppo della partita lo richiede (Esclusa la gara d'esordio con l'Everton terminata 0-0, nei successivi match i Wolves sono sempre passati in svantaggio), questo si riflette nella qualità delle occasioni create in situazioni di gioco in movimento (vedi il grafico creato, fonte Statsbomb).






















Dall'altra parte c'è il Watford che ha cambiato guida tecnica nel corso della pausa per le nazionali con il ritorno di Quique Sanchez Flores, subentrato a Javi Gracia, fautore lo scorso anno della stagione più gloriosa della storia degli Hornets, culminata con l'accesso alla finale di FA Cup. Il nuovo tecnico è partito bene con il pareggio in rimonta contro l'Arsenal, a Manchester invece gli Hornets hanno dovuto subire la furia del City reduce dalla sconfitta di Norwich; nel primo impegno abbordabile, in EFL Cup, è arrivata la vittoria sullo Swansea capolista della Championship. Come abbiamo avuto modo di sottolineare in commento all'esonero di Javi Gracia, gli indici di rendimento del Watford sono da squadra di metà-classifica, il che rende del tutto ingiustificata l'attuale posizione di classifica.



CHI SARA' LA QUARTA FORZA DELLA BUNDESLIGA?

Gli osservatori della Bundesliga si affacciano alla quinta giornata chiedendosi se i primi tre posti possano già essere considerati come un affare a tre tra Lipsia, Bayern e Borussia Dortmund e chi, tra le squadre viste sinora, può essere la favorita per la quarta posizione utile all'accesso in Champions League e/o inserirsi nella gerarchia delle tre grandi. La prossima giornata di campionato misurerà la velleità delle ambizioni di due squadre dalle caratteristiche diverse ma reduci da un buon momento in campionato.

Il Borussia Moenchengladbach

La squadra di Rose è nel gruppo di squadre appaiate al quarto posto ma con indicatori statistici che la includono tra le squadre che meglio si stanno disimpegnando in questa stagione; in particolare i biancoverdi sono al terzo posto come xG realizzati su azione (quarto posto se includiamo i calci piazzati), tuttavia le realizzazioni effettive sono inferiori rispetto a quanto prodotto (7 goal realizzati a fronte di poco meno di 11 xG), ragion per la quale si può guardare con fiducia all'obiettivo del quarto posto. Marco Rose è l'ex allenatore del Salisburgo, per cui ha portato a Moenchengladbach la mentalità iper-verticale ed iper-aggreessiva del sistema Red Bull (7 passaggi in media concessi all'avversario prima della riconquista del pallone, il cosiddetto indice PPDA, seconda solo al Bayer Leverkusen). Sabato la squadra di Rose va a far visita all'Hoffenheim, reduce dal pareggio di Wolfsburg, sicuramente un impegno probante contro una squadra che sa gestire molto bene la palla grazie ad un centrocampo di ottima qualità.

Lo Schalke 04


Dopo la disgraziata stagione dello scorso anno, la squadra di Gelsenkirchen ha deciso di ripartire in panchina dall'ex allenatore dell'Huddesrsfield David Wagner, profilo non propriamente in discontinuità con il suo predecessore Domenico Tedesco, mantenendo un atteggiamento attendista in fase di non possesso ed un piano di risalita del campo ben codificato, con i terzini molto alti che portano palla sulla trequarti avversaria, oppure utilizzando i lanci per la sponda di Burgstaller, poi il possesso viene consolidato nella trequarti avversaria grazie al lavoro di Serdar e Harit.

Particolarmente esemplificativa dell'approccio voluto da Wagner è la mappa dei passaggi nell'ultima partita vinta contro il Mainz che ha decretato la terza vittoria consecutiva e la risalita in classifica fino a raggiungere il gruppetto a 10 punti.
Tuttavia i 10 goal realizzati sinora dalla squadra di Wagner, stando agli xG, sono da considerare un'over performance rispetto a quanto costruito realmente in fase offensiva, per questo motivo la trasferta sul campo del Lipsia di Nagelsmann ci dirà se davvero questa serie positiva sia solo un bluff o l'inizio di un progetto che possa portare al ritorno dei minatori in Europa.






VILLARREAL-BETIS, PER CHI AMA LE PARTITE FOLLI

La Liga, dopo il turno infrasettimanale, ritorna immediatamente in campo questa sera con il match dell'Estadio della Ceramica tra il Villarreal ed il Betis, due squadre in un ottimo momento di forma appaiate a metà classifica con 8 punti. La squadra di Calleja prima di uscire sconfitta martedì sera dal Camp Nou proveniva da due vittorie consecutive che hanno dato concretizzazione ad un inizio di stagione in cui hanno prodotto un grandissimo quantitativo di volume offensivo che, però, nelle prime tre giornate aveva portato pochi risultati (inclusi i pareggi interni a dir poco rocamboleschi contro Granada e Real Madrid), poi le due vittorie contro Leganes e Valladolid hanno trasformato in numeri reali i dati sugli xG che vedono il sottomarino giallo secondi solo al Real Madrid. 
Dall'altra parte il Betis è reduce da quattro risultati utili consecutivi dopo le due sconfitte nelle prime due gare, poi la squadra di Rubi (che ha ereditato la panchina dopo i due anni di calcio visionario di Quique Setien) ha trovato una quadratura con elemento chiave Sergio Canales, che Rubi sposta al fianco di Carvalho quando serve impostare da dietro, oppure sposta sotto punta quando la partita richiede l'utilizzo del lancio lungo verso la punta Borja Iglesias; questa mossa ha migliorato la qualità della manovra ed ha messo a proprio agio il grande acquisto di questa estate, ossia Nabil Fekir, libero di muoversi su tutta la trequarti. Insomma se volete godervi uno spettacolo interessante non perdetevi questo match, intanto godetevi l'azione che ha portato al terzo goal del Betis contro il Levante martedì sera e il super goal di Cazorla contro il Barcellona.




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NAPOLI, SARA' RISCATTO?

Il turno infrasettimanale ha fatto salire sul banco degli imputati il Napoli ed Ancelotti a causa della sconfitta interna contro il Cagliari; domenica nell'anticipo delle 12.30 al San Paolo arriva il Brescia di Corini, capace di tenere testa alla Juventus martedì sera. Oltre a capire come il Napoli reagirà alla sconfitta di mercoledì sarà molto interessante vedere in campo tutto il talento di cui le due squadre dispongono, specie in mezzo al campo, dove, qualora Ancelotti decida di schierare Elmas, potremo godere del duello con Tonali tra centrocampisti moderni destinati a dominare il terzo decennio di questo secolo. Tuttavia il pronostico resta abbastanza chiuso a favore dei partenopei, contando sul fatto che la squadra di Ancelotti ha prodotto la più alta quantità di xG su azione dopo Bologna e Roma, mentre il Brescia è la squadra che ne ha subiti di più in queste prime giornate di campionato; inoltre il rombo di centrocampo del Brescia lascia molti spazi sugli esterni dove gente come Callejon e Ghoulam potrebbero trovare spazi per creare tante opportunità da rete, resta da vedere se il 3-5-2  sperimentato nel secondo tempo contro la Juventus verrà riutilizzato da Corini per arginare la forza offensiva della squadra di Ancelotti.

BORDEAUX-PSG, LA GRANDE VERIFICA PER PAULO SOUSA

Uno dei primi post di questo blog aveva analizzato la difficile situazione di Paulo Sousa sulla panchina del Bordeaux, alle prese con una società con scarsa progettualità, in cui l'allenatore portoghese faticava a trovare un equilibrio; la sconfitta di Angers alla prima giornata dava l'idea di una squadra allo sbando, ed invece passo dopo passo i girondini sono riusciti a risalire la china ripartendo dalla difesa a 3 (e l'innesto di Koscielny) che ha anche permesso il consolidamento del possesso palla (quarto posto in classifica come media possesso); certo la qualità offensiva della squadra è ben lontana dall'essere ottimale (la azioni più pericolose arrivano da calcio piazzato) ma almeno l'emorragia di risultati che aveva caratterizzato la prima parte della gestione Paulo Sousa sembra essere stata decisamente tamponata. Ora al Mahmut Atlantique arriva il PSG, reduce dalla clamorosa sconfitta interna contro il Reims di mercoledì sera, una sconfitta clamorosa se pensiamo che la squadra di Tuchel sembrava aver trovato una quadratura nelle ultime partite (con culmine nel trionfo in Champions contro il Real Madrid) che lasciavano presagire finalmente ad una stagione da squadra vera.




mercoledì 25 settembre 2019

Brescia-Juventus, le pagelle


Era la serata del ritorno di Mario Balotelli, la serata della Juventus senza CR7, la serata di Sarri che vara il rombo con Ramsey alle spalle di Higuain e Dybala. Alla fine è la serata in cui la Juve dopo tre giorni si ritrova a dover ribaltare una partita contro una neopromossa, e ci riesce ancora grazie agli sviluppi di due calci piazzati: da un angolo nasce l'autogoal di Chancellor che pareggia il vantaggio lampo di Donnarumma, da una punizione di Dybala respinta dalla barriera nasce il destro a volo di Pjanic che decide il match.

Le formazioni

Il Brescia si presenta con il solito rombo di centrocampo con cui Corini ha portato il Brescia in serie A e che le ha consegnate 2 vittorie nelle prime 4 partite di campionato.



Come detto sopra la Juventus deve rinunciare a Cristiano Ronaldo; Sarri decide allora di cambiare la squadra da metà campo in su, con Rabiot al posto di Matuidi, Dybala al fianco di Higuain e Ramsey alle loro spalle.


Le Pagelle


BRESCIA


JORONEN 6 Poteva fare meglio sull'autogoal di Chancellor, molto sicuro tra i pali il portiere finlandese, da migliorare nelle uscite.

SABELLI 7 Una grande sorpresa per chi lo ha visto a Bari negli ultimi anni; prestazione difensivamente eccezionale, con 5 anticipi e 4 tackle vincenti, inoltre i compagni si fidano molto di lui anche per fare progredire l'azione (82 tocchi, di gran lunga il più coinvolto dei suoi, Tonali, il secondo ha effettuato 47 tocchi); nel secondo tempo stringe per formare difesa a 3 con Chancellor e Cistana per chiudere le giocate strette di Ramsey e Rabiot e lo fa con successo.

CHANCELLOR 5,5 Poco reattivo nell'occasione del suo autogoal, si riscatta nella ripresa con i due salvataggi a porta vuota, sintomo di un difensore con ottimo senso della posizione e della lettura dell'azione

CISTANA 6,5 Grande personalità nella marcatura su Higuain, grande personalità nel far partire l'azione palla al piede, anche utilizzando i cambi di gioco, nel secondo tempo prende in consegna la zona di centro-sinistra dove si destreggia tenendo testa sia a Dybala che chiudendo gli inserimenti di Khedira.

MATEJU 6,5 Molto attento a stringere in aiuto a Chancellor e Cistana e limitare Dybala, in fase di possesso si spinge in avanti con più frequenza, nel secondo tempo Corini lo alza in chiusura su Cuadrado

DAL 69' MARTELLA 6,5 Entra bene in partita, controlla Cuadrado e lo costringe anche ad abbassarsi, in più ha sul sinistro il pallone del 2-2 che gli viene respinto da Szczesny.

TONALI 7 Parte da una sua progressione l'azione che porta al vantaggio del Brescia, la serie A sta facendo brillare un grandissimo talento del nostro calcio: un'altra partita da centrocampista completo, con 3 dribbling riusciti, 3 intercetti, 3 passaggi chiave. Anche la gara di oggi deve scansare gli equivoci sulla sua somiglianza a Pirlo, che rimane solo a livello fisico.

BISOLI 7 Partita e stagione eccezionale per lui, una spina nel fianco in posizione di mezzala destra, grandi capacità negli inserimenti senza palla; un suo movimento libera lo spazio per il tiro con cui Donnarumma sblocca la partita; in fase difensiva annulla Rabiot nel primo tempo. Nel secondo tempo Corini lo sposta largo a destra dove, quando chiamato in causa, ha messo in difficoltà la difesa juventina con i suoi cross ben indirizzati ma non adeguatamente sfruttati da Matri e Balotelli.

DESSENA 6 Da equilibrio al centrocampo, ingaggia un bel duello con Khedira, vince diversi duelli aerei quando i suoi compagni decidono di alzare la palla per alleggerire la pressione della Juventus; prestazione poco appariscente ma di sostanza, sicuramente riscatta la stupida espulsione presa contro il Bologna.

ROMULO 6,5 Nella formazione iniziale la sua pedina è messa alle spalle delle punte, ma in realtà ha corso in lungo ed in largo sull'intera trequarti della Juve; anche per lui stesso discorso di Dessena, si è visto poco con la palla tra i piedi ma ha creato tanto spazio per le punte e per gli inserimenti di Tonali e Bisoli.

Dall'84 AYE' s.v. Non incide nella partita.

BALOTELLI 6 Ha provato a far valere il suo fisico contro Bonucci (3 falli fatti, 6 falli subiti) e le sue qualità balistiche (8 conclusioni per lui quasi tutte da fuori area, 2 da calcio piazzato); sembra intenzionato a prendere in mano l'attacco della squadra della sua città e magari riprendere in mano la propria carriera, per il momento dimostra che la sua presenza innalza la pericolosità in avanti delle rondinelle.

DONNARUMMA 6,5 Si è diviso l'attacco con Balotelli, partendo sul centro destra si mette tra De Ligt ed Alex Sandro, da quella parte si fa imbeccare da Tonali e trovare il destro che piega le mani di Szczensy

Dal 64' MATRI 5 Non incide in quanto non ancora integrato nei meccanismi di gioco di Corini, quando si abbassa tende a rallentare il flusso dell'azione, quando prende posizione in area, invece, si mostra più utile ma ancora lontano dalla sua forma ottimale.

JUVENTUS


SZCZESNY 5,5 Le responsabilità sul goal di Donnarumma sono evidenti, nel secondo tempo si riscatta con la parata su Martella che salva la vittoria.

DANILO s.v. Esce subito dal campo per infortunio, impossibile giudicarlo.

DAL 19' CUADRADO 6 Sarri pensava di farlo entrare qualora la Juventus non fosse stata in grado di ribaltare la partita prima dell'intervallo, l'infortunio di Danilo lo fa entrare subito nella mischia; fa una buona partita spingendo tanto per aprire la difesa del Brescia, poi utile per congelare il possesso dopo il vantaggio di Pjanic, in fase difensiva fa un uso ancora eccessivo dei tackle, dimostrazione che la tenuta della posizione non è ancora il suo forte.

BONUCCI 6 Molto nervoso nel primo tempo, soffre Balotelli sulle palle alte e viene anche ammonito, nella ripresa quando il Brescia fa fatica ad attaccare centralmente si fa trovare pronto nel liberare l'area di rigore quando chiamato in causa.

DE LIGT 6 Ancora fatica ad assimilare i concetti di Sarri, una mancanza di comunicazione con Alex Sandro crea lo spazio che genera il goal di Donnarumma; anche lui cresce nella ripresa quando c'è da svettare sulle palle alte (4 respinte, migliore in campo in questa voce statistica).

ALEX SANDRO 5,5 Soffre la catena Bisoli-Romulo-Donnarumma da quel lato, spesso costretto a scelte difficili per le difficoltà di affiatamento con Rabiot e De Ligt, perde diversi uno contro uno; in fase di possesso è il più coinvolto ad inizio azione dopo Pjanic, ma non riesce ad essere incisivo.

PJANIC 7,5 Migliore in campo, autore del goal decisivo, chiude la partita con 108 passaggi riusciti, muove sempre la palla a due tocchi permettendo alle idee di Sarri di prendere finalmente luce nella notte bresciana.

KHEDIRA 6 Duella con Dessena, cerca di creare spazi per liberare gli inserimenti di Cuadrado o di togliere uomini in pressione a Bybala; Sarri non rinuncia a lui neanche nel finale di gara dove si rende utile anche in fase difensiva.

RABIOT 6 Male, molto male, nel primo tempo, dove viene sverniciato da Bisoli e soffre l'aggressività del centrocampo delle rondinelle in fase di possesso (4 palloni persi, secondo solo ad Higuain); nel secondo tempo entra più nel vivo dell'azione e va anche vicino al goal, con l'uscita di Ramsey prende posto al centro della scena dove si mostra ancora più a suo agio.

RAMSEY 6 E' l'uomo deputato da Sarri a verticalizzare il possesso consolidato da Pjanic, Rabiot ed i due esterni, lo fa con raffinata tecnica e grande visione degli spazi, chiude la partita con 15 passaggi in avanti nella trequarti offensiva (meglio anche di Dybala, 14) ma solo un passaggio chiave; l'intesa con i compagni deve migliorare, ma le premesse sembrano interessanti.

dal 69' BERNARDESCHI 6 Cerca la giocata che chiuda la partita, propositivo ma poco efficace e, conoscendo Sarri, un po troppo alla ricerca della giocata personale.

HIGUAIN 6 Si muove e si da molto da fare, ma fatica a trovare la giocata in area di rigore, merito anche di Joronen che gli dice di no in almeno un paio d'occasioni, molto utile, se non indispensabile il suo lavoro di sponda in fase di costruzione del gioco, chiude la partita con 5 conclusioni e 2 passaggi chiave.

DYBALA 6 Gioca tanti palloni ma non riesce a trovare la conclusione in area, ci prova da fuori (4 tentativi alla fine) ma senza successo, il 4-3-1-2 potrebbe essere la soluzione che gli permette di ritrovare centralità nel gioco bianconero, ma cosa succederà quando tornerà CR7?

Dall' 80' MATUIDI s.v. Da il suo contributo al controllo della partita nei minuti finali.

martedì 24 settembre 2019

Cosa abbiamo visto ai Mondiali di Rugby

E' iniziata lo scorso venerdì la nona edizione del Mondiale di Rugby, la prima disputata in un Paese non appartenente alle superpotenze della palla ovale a livello mondiale; difatti è il Giappone, nazione emergente nel rugby mondiale, ad ospitare questa edizione della massima competizione rugbystica con le sue strutture super tecnologiche e la grande atmosfera ed accoglienza che contraddistingue la terra nipponica.

Favoriti alla vittoria finale sono i bi-campioni in carica della Nuova Zelanda, ma la distanza dalle concorrenti si è assottigliata negli ultimi mesi, per cui, a differenza di quattro anni fa, vige un minimo di incertezza sull'esito finale della competizione; adesso andiamo ad analizzare i quattro gironi e le indicazione ricevute dopo la prima giornata.

Gruppo A

Irlanda, Giappone, Scozia, Samoa, Russia

Classifiche fornite da Sofascore Risultati

Il gruppo A è il girone dei padroni di casa che quattro anni fa furono capaci di battere il Sudafrica in un upset che è già parte della storia del rugby mondiale; quattro anni dopo i nipponici si presentano con maggiori consapevolezze di crescita del movimento e con il vantaggio del fattore campo che sarà necessario per riuscire a far saltare il banco contro Irlanda (meno probabile) e Scozia (molto difficile, ma non impossibile).
Nella prima giornata il Giappone, nella gara inaugurale, ha battuto agevolmente la Russia, la squadra più debole del girone, tuttavia i nipponici hanno dovuto soffrire per tutto il primo tempo prima di prendere il largo nella seconda frazione; l'emozione dell'esordio casalingo può aver influito sulla prestazione di Matsushima (sue tre delle quatto mete) e compagni. Intanto per far familiarizzare il pubblico giapponese con i ruoli del rugby, la federazione ha pensato bene di rappresentare i ruoli dei 15 in campo associandolo con un animale, l'esercizio non poteva essere più fedele alla realtà.


















Il big-match era quello disputato a Yokohama (sede della finale) tra Irlanda e Scozia: i progressi fatti vedere dagli scozzesi nell'ultimo 6 nazioni lasciava presagire un match molto equilibrato, ma così non è stato, gli irlandesi hanno dominato in lungo ed in largo ipotecando il match già prima dell'intervallo, nel secondo tempo gli irlandesi hanno controllato il match trovando la quarta meta che le ha regalato anche il punto di bonus. Alla Scozia per ora restano i 90 secondi di brividi che regala Flower of Scotland.



Gruppo B

Nuova Zelanda, SudAfrica, Italia, Canada, Namibia


Classifiche fornite da Sofascore Risultati

Fa un certo effetto vedere l'Italia in testa ad un girone di cui fanno parte gli All Blacks ed il Sudafrica, ovviamente il complice principale di questa situazione è il calendario che ha visto gli azzurri affrontare la Namibia e Nuova Zelanda-Sudafrica che si sono affrontate in un tiratissimo scontro diretto.

Gli azzurri hanno avuto vita facile come da pronostico contro la formazione africana, ancora a secco di vittorie nella sua storia nella Rugby World Cup, bene gli azzurri che hanno trovato anche il punto di bonus realizzando 6 mete. Positiva la prestazione della coppia di mediani Tebaldi-Allan, puliti nelle giocate al piede il primo, sui piazzati il secondo; molto meno bene la gestione delle touche, con gli azzurri che hanno perso il possesso per tre volte sulla propria rimessa, di cui una è costata la meta iniziale della Namibia.


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Nel big-match di sabato mattina, invece, la Nuova Zelanda ha mostrato subito i muscoli contro la squadra maggiormente accreditata tra quelle che intendono sottrarle il titolo, ossia il Sudafrica, che, seppur mettendo in difficoltà gli All Blacks specie nelle fase iniziali del match, non è riuscita a ribaltare l'inerzia del match che i neozelandesi hanno portato dalla loro parte con le due mete realizzate nel giro di 3' nella parte centrale del primo tempo; nel secondo tempo il Sudafrica ha provato a rimettersi in corsa con la meta di Du Toit, ma la difesa neozelandese ha tenuto, complice qualche errore nella gestione dell' ovale da parte degli Springboks (sei giocatori con due errori di ball handling secondo le statistiche) vanificando l'occupazione dei 22 metri neozelandesi nella fase finale della partita.



Gruppo C

Inghilterra, Francia, Argentina, USA, Tonga


Classifiche fornite da Sofascore Risultati


Il gruppo C è indubbiamente il girone più incerto dell'intera fase eliminatoria, con tre squadre che puntano, a ragione, al raggiungimento dei quarti di finale (per blasone e per valore delle squadre) più una squadra come Tonga che richiede sugli 80' la stessa attenzione e lo stesso sforzo. Chi, sulla carta, ha le carte in regola per finire davanti nel girone è l'Inghilterra, squadra che negli ultimi mesi ha costruito il percorso alla World Cup ponendo particolare attenzione alla fase difensiva (nel test-match contro l'Italia, gli azzurri sono rimasti a secco pur proponendo delle interessanti trame offensive); l'approccio si è rivelato vincente nell'esordio contro Tonga, resa totalmente inoffensiva dalla seconda e terza linea inglese (le statistiche dicono che, di fatto, la squadra polinesiana non è mai riuscita ad avanzare se non con l'utilizzo dei calci).

Molto più aperta ed entusiasmante la sfida tra Francia ed Argentina, sfida che dopo il primo tempo sembrava già archiviata a favore dei francesi grazie alla grande qualità dei suoi estremi Penaud, Fickou e Medard che hanno messo a ferro e fuoco la tenuta difensiva delle linee argentine (risultato 20-3); nel secondo tempo i pumas ribaltano la partita grazie agli ingressi di Montoya, Urdapilleta e Carreras che ridanno vigore alla seconda linea e che permettono agli argentini di contestare ogni pallone ai francesi (8 turnovers per i francesi nella propria metà campo e 2 touche perse), al 68' gli argentini sono in vantaggio 20-21, ma subito dopo il drop di Lopez riporta avanti i francesi che resistono fino alla fine e si portano a casa un pezzo di qualificazione ai quarti.



Gruppo D

Galles, Australia, Fiji, Uruguay, Georgia

Classifiche fornite da Sofascore Risultati

Anche il gruppo D parte con due grandi favorite sulla carta, ossia Australia e Galles, riconosciute da tutti come una spanna al di sopra delle altre tre contendenti che comunque sono da considerarsi in crescita rispetto agli anni precedenti. A capire da subito quali insidie nascondeva questo girone è stata l'Australia: i wallabies a 20' dalla fine della partita con le Fiji si trovavano sotto nel punteggio (addirittura al 45' era a -9), prima di esondare con tre mete nel giro di dieci minuti che le hanno permesso di ottenere anche il punto di bonus. Per l'Australia la rimonta da -9 è la più grande ottenuta nella sua storia ai Mondiali, migliorando quanto fatto quattro anni fa nei quarti di finale contro la Scozia, dove rimontarono 8 punti. 



Memori dello spavento che si sono presi gli australiani, i gallesi, in campo dopo 48 ore, hanno pensato bene di chiudere la pratica georgiana in meno di 20 minuti portandosi avanti di 22 punti con tre mete realizzate, giusto a ricordare che sono loro i detentori dell'ultimo 6 nazioni e che in tanti farebbero male a sottovalutarli da qui alla fine della competizione, e per rimarcarlo chiudono la partita con 6 mete (con sei marcatori diversi: Jonathan Davies, Tipuric, Adams, Liam Williams, Tomos Williams e North) e con una dimostrazione di superiorità contro un avversario che non venderà facilmente la pelle nelle prossime partite.

venerdì 20 settembre 2019

Cosa vedere nel weekend #4

Un nuovo weekend è alle porte e come ogni settimana cerchiamo di capire quali possono essere i temi di interesse nella vasta gamma di eventi in agenda e, vi assicuro, ce ne sono tantissimi, così tanti che abbiamo deciso di tenere fuori da questo posto il derby della Madonnina di domani sera. Ma è anche il weekend che apre il mondiale di rugby, lo sport villano per uomini nobili.



IL RITORNO DELLA DOMENICA DI SERIE A

Per i nostalgici il regno della serie A è la domenica pomeriggio, quella in cui ci si attaccava alla radiolina o, i più giovani, a Quelli che il Calcio in TV. Con lo spezzatino degli ultimi anni la domenica calcistica ha perso il suo fascino, ma questo weekend arriva la rivincita della domenica con un programma interessantissimo che parte alle 12.30 con Sassuolo-Spal, Bologna-Roma alle 15 ed Atalanta-Fiorentina alle 18

Sassuolo-Spal

Uno dei tanti derby emiliani della serie A darà il via alla domenica di campionato, si tratta di una sfida tra due squadre dall'identità molto marcata e diversa tra loro, un mix che dovrebbe generare un match molto interessante e, si presume, anche molto spettacolare. L'identità comune tra le due squadre è quella di cercare sempre di muovere la palla da dietro, la Spal con il coinvolgimento dei tre centrali difensivi (gli inamovibili Cionek-Vicari-Felipe), il Sassuolo con il gioco posizionale di De Zerbi che parte sempre da dietro principalmente tra i piedi di Marlon. I risultati finora, non sono stati eccezionali per entrambe le squadre, visto che hanno raccolto 1 vittoria a testa sinora ma hanno dovuto affrontare avversarie importanti come Torino e Roma (il Sassuolo) ed Atalanta, Bologna e Lazio (la Spal), principalmente a causa della fatica di entrambe le squadre ad arginare la forza offensiva degli avversari (da una parte il Sassuolo è la squadra che ha recuperato meno palloni in campionato, il portiere della Spal Berisha è quello che ha dovuto effettuare più parate sinora), per cui interessante sarà capire se le due squadre avranno trovato gli aggiustamenti necessari a trasformare in risultati le proprie identità di gioco.

Bologna-Roma

Le statistiche ci dicono che Bologna-Roma sarà la partita spettacolare per eccellenza: cambiando i modelli di analisi degli expected goals il risultato non cambia, le squadre di Mihajlovic e Fonseca sono quelle con i livelli di xG migliori di tutta la serie A, questo grazie ad un approccio ultra offensivo e verticale delle due squadre; il Bologna ha approfittato di un calendario abbordabile che le ha permesso di giocare il calcio preferito da Mihajlovic senza concedersi troppi rischi dietro, la Roma è dunque il primo test di un certo livello per la formazione rossoblu, ma lo sarà anche per la squadra di Fonseca che già nel derby è stato costretto a venire a patti con un atteggiamento più conservativo quando doveva fermare le folate offensive di Luis Alberto e compagni (vedi dati sotto sul baricentro medio).










Atalanta-Fiorentina

Come reagirà l'Atalanta al traumatico debutto in Champions League contro la Dinamo Zagabria? Questo è il principale interrogativo che ci offre il posticipo di domenica alle 18 dove la formazione di Gasperini dovrà dimostrare di aver appreso la lezione subita in Croazia; la sorte ha voluto che l'avversario sia la Fiorentina, squadra tecnica (14.3 dribbling riusciti in media per partita) ma anche verticale quando c'è da lanciare Federico Chiesa, con numerosi punti in comune, quindi, con le caratteristiche della Dinamo Zagabria, per cui vedremo se anche la Fiorentina riuscirà a mandare in tilt i meccanismi delle marcature di Gasperini; ma anche la Fiorentina, dopo aver raccolto il primo punto del campionato contro la Juventus, ha bisogno di tramutare in risultati le cose belle fatte vedere sinora (striscia aperta di 17 partite senza vittorie in serie A).

IL MANCHESTER CITY POST-LAPORTE

La sconfitta di Norwich, ma soprattutto il modo con cui sono stati subiti i goal, ha aperto degli interrogativi in casa City su come gestire il post-Laporte: l'infortunio subito dal difensore francese ha tolto tantissime certezze alla formazione di Guardiola, sia di tenuta difensiva ma soprattutto nell'impostazione da dietro. Per Guardiola l'impostazione da dietro può essere pulita solo se sul centro-sinistra agisce un giocatore di piede sinistro, l'infortunio di Laporte ha tolto al City giocatori che possono coprire quella zona al meglio e non è un caso che i goal del Norwich siano arrivati tutti da quel lato, proprio perché Otamendi non è in grado di svolgere gli stessi compiti e di avere le stesse posture del difensore ex Bilbao senza essere prevedibile e quindi facilmente pressato.

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Sabato pomeriggio all'Etihad arriva il Watford di Javi Gracia, capace di mettere sotto l'Arsenal domenica scorsa, un test importante per capire se gli accorgimenti visti a Donetsk (vedi passmap sotto, con Fernandinho centrale di sinistra, supportato da Gundogan e Zinchenko per facilitare l'uscita del pallone da quel lato) verranno confermati, tuttavia il testo potrebbe essere poco attendibile visto che il gioco delle Hornets si appoggia principalmente sulle giocate di Deulofeu che ama partire dal lato opposto del campo, per cui vedremo come Javi Gracia avrà intenzione di sfruttare le incertezze del City post-Laporte.


SIVIGLIA-REAL MADRID, LA RIVINCITA DI LOPETEGUI?

E' passato un anno da quando il Siviglia di Machin ha distrutto per 3-0 il Real Madrid di Lopetegui, decretando l'inizio della fine del regno dell'ex ct della nazionale spagnola al Real come successore di Zidane; un anno dopo Lopetegui siede sulla panchina del Siviglia, Zidane è tornato sulla panchina del Real, ma adesso a rischiare tantissimo è proprio l'allenatore francese, reduce dalla sonora sconfitta di Parigi in Champions League senza aver effettuato neanche un tiro in porta (evento più unico che raro). 
Il Siviglia si presenta alla sfida del Sanchez Pijuan da capolista della Liga e reduce dalla vittoria in Europa League sul campo del Qarabag; Lopetegui ha dato una quadratura ed un assetto interessante alla squadra andalusa, rivoluzionata sul mercato dopo la scorsa deludente stagione, consegnando le chiavi della squadra al trio di centrocampo formato da Fernando (ex Sampdoria, messo a fare la legna davanti alla difesa), Joe Jordan ed Ever Banega, sempre abili a mantenere la connessione e permettere alla squadra un giro palla rapido e fluido per poi mettere in moto le giocate di Ocampos, Nolito o Oliver Torres; piccoli accorgimenti orientati al principio di mantenere il possesso palla (56,4% di media sinora, quarta in classifica nella Liga) ma anche mantenere un baricentro che tenga lontani gli avversari dalla porta di Vaclik (7 tiri di media subiti a partita sinora, seconda solo al Getafe, ma soprattutto appena 1,80 xG subiti, migliore dato del campionato), unica pecca è la mancanza di qualità delle occasioni create (6,39 xG a fronte di 15 tiri di media a partita, il che significa che un tiro medio del Siviglia ha un indice di pericolosità intorno al 7%, troppo poco). Il Real Madrid sarà il vero banco di prova, un mantenimento degli standard difensivi e di possesso palla uniti ad una vittoria possono lanciare molto in alto il Siviglia considerando le difficoltà di approccio alla stagione del Barcellona e il nuovo progetto Atletico Madrid ancora lungi dall'essere finalizzato.

I numeri difensivi del Siviglia, fonte Statsbomb
I dati offensivi del Siviglia, fonte StatsBomb

BUNDESLIGA, TRASFERTE INSIDIOSE PER LIPSIA E DORTMUND

Il quinto turno di Bundesliga ci regala il big-match sabato alle 18.30, con la capolista Lipsia che va a far visita al Werder Brema di Florian Kohfeldt; sono quattro i punti che dividono le due squadre, con il Werder reduce da due vittorie consecutive dopo aver inopinatamente perso le prime due partite. Per la squadra di Nagelsmann il test è molto probante per testare le proprie ambizioni, visto che di fronte avrà una squadra molto aggressiva e una delle squadre più propositive della Bundesliga, identità a cui il tecnico Kohfeldt non rinuncia mai anche quando la sua rosa è falcidiata dalle assenze (praticamente tutta la difesa è ai box per infortunio); la sua squadra ama controllare il gioco nella trequarti avversaria e cercare spesso il tiro (è la squadra con più tiri all'attivo in campionato) e sarà interessante il confronto con Nagelsmann che ha costruito una squadra abile a saper alternare fasi di pressing alto e fasi di difesa posizionale nella propria trequarti, la chiave della partita sarà come il Werder Brema sarà in grado di tenere il controllo della partita senza esporsi alle verticalizzazioni alle spalle della linea difensiva per lo scatenato Timo Werner di questo inizio stagione, insomma ci aspetta una grande battaglia tattica come ormai da consolidata tradizione della Bundesliga da alcuni anni a questa parte.

Per il resto la quinta giornata di Bundesliga ci dirà come il nuovo assetto voluto da Kovac per il Bayern (Kimmich e Thiago centrali di centrocampo con Pavard e Lucas Hernandez esterni) visto in Champions contro la Stella Rossa verrà confermato nel match interno contro il Colonia; il Dortmund, invece, sarà impegnato domenica pomeriggio nella complicata trasferta di Francoforte con l'Eintracht, dove le chiavi tattiche sono molto simili a quelle raccontate per la trasferta del Lipsia a Brema, infatti la squadra di Favre ha mostrato il proprio meglio nelle partite interna contro il Leverkusen ed il Barcellona dell'ultima settimana, dove non ha avuto l'onere di tenere il controllo del pallone ed ha potuto sfruttare le ripartenze di Reus e Jadon Sancho.



PARIS SAINT GERMAIN, FU VERA GLORIA?

La vittoria del PSG sul Real Madrid in Champions League ha aperto quello che è un dibattito annuale sulla formazione parigina, ossia è questo l'anno buono per essere competitivi anche in Europa? Il mese di agosto non ci aveva fornito sufficienti informazioni visto che Tuchel è stato costretto a fare tanti esperimenti viste le tante assenze per infortunio o per vicende di mercato, poi il 2 settembre il mercato gli ha portato in dote Mauro Icardi in attacco assieme alla conferma di Neymar, da quel momento il tecnico tedesco ha potuto iniziare a ragionare su come mettere in piedi un vestito decente con la stoffa di pregio di cui dispone, finora quel ragionamento ha portato ad una logica conclusione; Verratti e Gueye più altri 9; le prestazioni dei due centrocampisti contro Strasburgo e Real Madrid hanno denotato come questa coppia sia perfettamente sincronizzata, per cui è attorno a loro che può essere costruito il piano gara a seconda della forza dell'avversario: contro lo Strasburgo hanno agito ai loro lati Sarabia e Di Maria, mentre contro il Real Madrid si è coperto inserendo in mezzo ai due Marquinhos, avanzando invece Sarabia e Di Maria in appoggio ad Icardi.
La partita di Lione ci dirà se quello trovato è il giusto equilibrio per la sua squadra, visto che di fronte ci sarà una squadra dalla grande onda d'urto a livello offensivo, con gente del calibro di Depay e Dembele in attacco, Aouar e Reine-Adelaide a centrocampo, sempre capaci di spezzare gli schieramenti difensivi avversari con le loro giocate ed i loro strappi; dal canto suo la squadra di Silvinho dovrà anche convivere con le proprie debolezze difensive dimostrare finora (pessimo inizio di stagione per l'ex Samp Andersen), per cui vedremo se la forza dell'avversario costringerà l'allenatore brasiliano ad avere un approccio più conservativo alla partita.

ALTRI CAMPIONATI

PSV-AJAX

Il super classico olandese tra PSV ed Ajax merita senz'altro una citazione in questa preview del weekend; entrambe le squadre sono appaiate in testa alla classifica e sono partite con il piede giusto in Europa. I padroni di casa si stanno ricostruendo dopo la partenza di Lozano, con Malen che sta ereditando il ruolo di prossima stella della squadra di Van Bommel, dall'Ajax ne abbiamo già parlato nel post sulla prima giornata di Champions.

LEEDS-DERBY COUNTY

Se invece siete interessati a seguire il Leeds di Marcelo Bielsa, l'appuntamento è sabato all'ora di pranzo, dove la squadra del tecnico rosarino affronterà ad Elland Road il Derby County di Philippe Cocu, una sfida che dimostra quanto possa essere competitiva la seconda serie inglese e soprattutto laboratorio di idee tecniche e tattiche che potranno andare ad arricchire la Premier League nei prossimi anni (vi dicono nulla gli esempi di Farke e Wilder con Norwich e Sheffield United quest'anno?)

SERIE B

Dopo tre giornate la serie cadetta si ritrova con una capolista sola in vetta, è la Virtus Entella di Boscaglia, a punteggio pieno con tre vittorie per 1-0; i liguri saranno impegnati a Pescara contro la squadra di Luciano Zauri che con una vittoria aggancerebbe proprio i liguri. Tuttavia le attenzioni sono riservate su Frosinone e Cremonese, al momento le squadre più deludenti in questo inizio di stagione date le aspettative, entrambe le squadre hanno all'attivo una sola vittoria in tre partite ed entrambe hanno già al passivo due ripassate clamorose come il 3-0 subito dal Pordenone (il Frosinone) ed il 4-1 subito dal Pisa (la Cremonese); per questo motivo Frosinone-Venezia e Cremonese-Crotone si presentano come due sfide cariche di tensione per Nesta e Rastelli che, in caso di passo falso, rischiano di vedere la propria posizione molto indebolita. 

I MONDIALI DI RUGBY

Con la vittoria di questa mattina dei padroni di casa giapponesi sulla Russia, si è aperta la nona edizione del mondiali di rugby, terza manifestazione per importanza e seguito dopo le Olimpiadi ed i mondiali di calcio. I favori del pronostico restano nelle mani della Nuova Zelanda (due volte campione in carica, a caccia del terzo mondiale consecutive), tuttavia rispetto alle scorse edizioni sembrano esserci dei margini per un possibile ribaltamento del pronostico.
Secondo gli esperti la maggiore accreditata a riuscire nell'impresa potrebbe essere il Sudafrica, entrambe le squadre sono inserite nel girone dell'Italia e si affronteranno proprio domani mattina ora italiana in una partita che ci darà più di una indicazione sulle ambizioni degli Springbocks e degli All Blacks.
Con riguardo al nostro emisfero, Inghilterra, Galles e Irlanda partono con grandi ambizioni, tuttavia resterà da vedere se riusciranno a non sciogliersi quando arriveranno i quarti di finale.
L'Italia ha come obbiettivo quello di battere Namibia e Canada nelle prime due partite, gli impegni contro Sudafrica e Nuova Zelanda sono evidentemente proibitivi, per cui il terzo posto nel girone con accesso automatico al prossimo mondiale francese deve essere il vero obbiettivo degli azzurri.

giovedì 19 settembre 2019

Cosa ci ha detto la prima giornata di Champions

Abbiamo appena messo alle spalle la prima due giorni di Champions League della stagione 2019/2020, è giusto fare un primo bilancio per capire quanto e se le aspettative sono state confermate alla luce non solo di quanto visto in questa prima tornata, ma anche accostandole a quanto visto in questa primissima parte di stagione.


GLI UOMINI COPERTINA


Erling Braut Håland

Le sue capacità realizzative erano già state messe in evidenza nell'ultimo Mondiale Under 20 (9 goal in una partita al malcapitato Honduras), tuttavia il 19enne norvegese ha pensato bene di farsi notare anche all'esordio in Champions League con la maglia del Salisburgo (all'esordio a sua volta nella massima competizione europea da quando è parte del progetto Red Bull) realizzando una tripletta nei primi 45' sfruttando al meglio gli unici tre tiri effettuati nel corso della partita; ci troviamo forse di fronte ad uno degli attaccanti più clinici della generazione dei nati dopo il 2000, i numeri per lui in questa stagione parlano a sufficienza: quella di martedì sera è già la quarta tripletta su nove partite disputate in questa stagione in cui ha realizzato già 17 reti. E' giusto tarare i numeri del centravanti norvegese sulle debolezze difensive degli avversari affrontati sinora sia in campionato (nel campionato austriaco il Salisburgo viaggia sulla media di 5 goal a partita nelle prime sette giornate) che in Champions (la difesa del Genk è stata a dir poco inguardabile) ma il suo allenatore Marsch (primo allenatore statunitense della Champions League) garantisce sul suo futuro rendimento.


Marc-Andre ter Stegen

Se il Barcellona è uscito imbattuto dalla trasferta di Dortmund il merito è tutto del proprio portiere, capace di parare un rigore (e non solo) a Marco Reus. Il tabellino della partita parla di 6 chiare occasioni da goal per il Dortmund, di cui 4 si sono concluse con tiri parati prodigiosamente dal portiere tedesco, che ha perorato anche sul campo la propria causa per prendersi la titolarità della porta della nazionale tedesca, come dichiarato nella conferenza stampa pre-match.



Dani Olmo

I tifosi atalantini ricorderanno per molto, molto tempo questo nome a quello di Mislav Orsic; lo spagnolo ha letteralmente mandando in tilt i meccanismi dell'Atalanta con i suoi 10 dribbling riusciti ed i 5 falli subiti, scommettiamo che neanche la finisce la stagione a Zagabria e che a gennaio si scatenerà un'asta per averlo alle proprie dipendenze da parte dei top club europei? Eppure qualche indizio durante l'Europeo Under 21 lo aveva lasciato.

LE CONFERME POSITIVE


Il Lipsia di Nagelsmann

In testa alla classifica in Bundesliga, la squadra di punta del sistema Red Bull si prende il ruolo di squadra da battere del girone G, quello che alla vigilia non sembrava avere un chiaro favorito (vedi la nostra preview dei gironi). Sugli scudi il solito Timo Werner, autore di un'altra doppietta, finalizzatore di un sistema che Nagelsmann sta plasmando con le sue conoscenze tattiche unite allo stile aggressivo voluto dalla proprietà, ed i segni si vedono nella strategia di gara posta in essere in quel di Lisbona, con il baricentro del gioco tenuto nella trequarti avversaria. La fase difensiva è quella che vede la mano di Nagelsmann più marcata, in un contesto dove la difesa a quattro è sempre stato un marchio di fabbrica, il tecnico ex Hoffenheim è venuto a patti schierando un difensore centrale di ruolo come Mukiele in posizione di terzino destro rinunciando a Klostermann.

Fonte WhoScored - Il Lipsia ha tenuto il gioco nella trequarti avversaria per il 33% del tempo.












L'Ajax di Ten Hag

Le cessioni di De Jong, De Ligt e Schone non sembrano aver indebolito la squadra di Ten Hag, I meccanismi di gioco in fase di possesso sembrano prescindere dagli uomini messi in campo; in questo meccanismo sembrano già perfettamente a proprio agio Lisandro Martinez ed Edson Alvarez che sembrano non sentire il peso di dover sostituire De Jong e Schone; molto bene anche Quincy Promes nel ruolo che in genere è demandato a Van De Beeek, assente per un infortunio alla coscia. Insomma la sensazione è che il girone H abbia un papabile padrone, complice la sconfitta interna del Chelsea contro il Valencia, frutto della imprevedibilità (nel bene e nel male) della squadra di Lampard.


Atletico Madrid-Juventus

La trasformazione identitaria di due squadre tra le più speculative d'Europa a squadre propositive ci ha regalato una serata di grande calcio al Wanda Metropolitano, con quattro goal, tante occasioni e tanti capovolgimenti di fronte. I puristi del calcio perfetto storceranno il naso per gli spazi che l'Atletico ha lasciato in contropiede alla Juventus, così come per i meccanismi difensivi della squadra bianconera sui calci piazzati (4 goal subiti tra Napoli ed Atletico in questo fondamentale), ma entrambe lo società hanno capito che la strada maestra per arrivare in fondo alla Champions è un calcio propositivo con maggiori rischi in fase difensiva, e da questa strada non si torna più indietro.


LE DELUSIONI


Inter e Atalanta

Non è esagerato affermare che dopo questa giornata Inter ed Atalanta abbiano messo a serio repentaglio, se non compromesso, le possibilità di passare il girone. Le squadre di Gasperini e Conte fanno dell'intensità e dell'aggressività il proprio cavallo di battaglia, tuttavia queste qualità devono essere supportate da un giusto atteggiamento mentale che ad entrambe è mancato. L'Inter ha evidentemente sottovalutato il valore dello Slavia Praga e si è trovata per tutto il tempo a rincorrere gli avversari lungo il campo; l'Atalanta ha probabilmente pagato l'esordio in Champions, visto che la squadra è totalmente mancata nelle esecuzioni ancor prima che dell'interpretazione della partita, il tutto evidenziato dalla prestazione mostruosa di Dani Olmo (vedi sopra).


I mali del Real Madrid e del Barcellona

Anziché delusioni le prestazioni di Real Madrid e Barcellona possono essere classificati nella categoria "conferme negative".
La squadra di Zidane sembra essere un grande cantiere la cui esecuzione differisce del tutto dal progetto iniziale; l'unico elemento positivo del Real in questa fase iniziale di stagione è Gareth Bale, uno di quelli finiti nella lista nera di Zidane e rimasto su forzatura di Florentino Perez; il gallese è stato l'unico a cercare di creare pericoli nella trasferta di Parigi, ma le sue conclusioni non hanno centrato la porta, ragion per la quale il Real ha chiuso la partita senza far registrare neanche un tiro in porta.

Il Barcellona, a differenza del Real, riesce ad uscire indenne dalla trasferta di Dortmund ma deve dire grazie alle prodezze di Ter Stegen (vedi sopra); la squadra di Valverde continua a soffrire maledettamente le trasferte europee e le squadre aggressive e verticali, ad aggravare la situazione si è aggiunto l'infortunio di Jordi Alba, la secondo fonte principale di gioco dei blaugrana versione Valverde dopo Leo Messi. Intanto se non vi è chiaro cosa ha rischiato il Barcellona a Dortmund spero che le statistiche sotto possano chiarire il quadro della situazione.




















STATISTICHE 


Goals

La prima giornata ha visto 45 goal realizzati per una media di 2,81 goal a partita, i goal sono quasi perfettamente ripartiti tra primo e secondo tempo (22 vs. 23) con 12 goal realizzati nell'ultimo terzo del primo tempo. A comandare la classifica dei goal realizzati sono Salisburgo e Dinamo Zagabria che portano anche in testa alla classifica cannonieri rispettivamente Haland ed Orsic.


Tiri

A monopolizzare la statistica sui tiri ci sono Salisburgo e Bayern Monaco, gli austriaci sono secondi come tiri totali (26) e primi come tiri nello specchio (13), i bavaresi sono primi come tiri totali (35) e secondi come tiri nello specchio (10), inoltre nella stessa statistica il Bayern porta un suo giocatore in testa alla graduatoria, non potrebbe essere che ovviamente Robert Lewandowski.


Possesso Palla

La statistica del possesso palla è spesso avversata da molti allenatori ed addetti ai lavori come un dato spesso a se stante e non strettamente legato alla prestazione della squadra; saranno fischiate le orecchie a Peter Bosz che vede il suo Leverkusen collezionare percentuali bulgare di possesso palla ma che fa fatica a fare risultati. Secondo i dati OPTA, il Leverkusen ha chiuso la partita con un possesso palla del 78%, la maggior percentuale da quando esiste la Champions League.



venerdì 13 settembre 2019

Cosa vedere nel weekend #3

Dopo la pausa nazionali tornano i campionati e soprattutto entra nel vivo la stagione 2019/2020 dopo l'antipasto di agosto; da venerdì praticamente tutti i giorni di settembre saranno coperti da un evento calcistico per club fino alla prossima paura per le nazionali, programmata dopo il turno di campionato del 6 ottobre. Sarà una tornata che ci dirà se le indicazioni raccolte nelle gare di agosto erano solo figlie di una fase post-vacanziera e se il mercato last-minute ha modificato le strategie di alcune squadre. Buon divertimento!!

SERIE A E SERIE B

Il nostro campionato riprende dopo due giornate all'insegna dei goal e del calcio offensivo, il 4-3 del big-match tra Juventus e Napoli e il record di pali colpiti da Lazio e Roma nel derby della Capitale sembrano essere il segnale lanciato dal calcio italiano di ricostruire il movimento in un contesto maggiormente improntato alla ricerca di un approccio offensivo in linea con i trend dei maggiori campionati europei. La terza giornata inizierà, dunque, a dirci se si tratta di una reale cambio di registro o se si tratta di una mera suggestione estiva.

Serie A

Il programma inizia con una sfida tra due grandissime rivali come Fiorentina e Juventus, partita che si presenta come un vero e proprio testa-coda, con i viola a 0 punti dopo le prime due partite e reduci dalla sconfitta di Genova contro il Genoa di Andreazzoli mostrando passi indietro rispetto a quanto fatto vedere nella scoppiettante gara d'esordio contro il Napoli (le cui difficoltà nella propria trequarti li ha poi confermati contro la Juventus nella gara successiva); la situazione di Montella sembra già particolarmente complessa ed il calendario non aiuta affatto i viola; la Juventus da parte sua è già consapevole di poter dominare anche questa stagione, purché non lo pensi troppo, visto che la prestazione sontuosa contro il Napoli fino al 3-0 ha rischiato di essere dilapidata dai tre goal presi in nove minuti, tuttavia il modo con cui i bianconeri sembrano aver già assimilato diversi principi di gioco di Sarri fanno esaltare i tifosi juventini.


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L'altro match che segnaliamo è il primo lunch match del campionato, che metterà di fronte il Genoa di Andreazzoli e l'Atalanta di Gasperini: per l'allenatore di Grugliasco, appena insignito della cittadinanza onoraria di Bergamo, si tratta di un ritorno nello stadio dove ha lasciato tanti ricordi, ma soprattutto si tratta di un test importantissimo in vista dello storico esordio in Champions League a Zagabria mercoledì sera. Il Genoa ha mostrato di saper mantenere alle promesse di inizio stagione, con una squadra che segue una nuova identità di gioco che la porti a competere per posizioni meno anonime rispetto agli ultimi anni, i 4 punti nelle prime due giornate sembrano un buon viatico, per cui il testa sarà parecchio probante per l'Atalanta che dovrà mettere alla prova i propri meccanismi di aggressione contro una squadra che può disporre di un livello tecnico sufficiente a bypassare la pressione alta della formazione nerazzurra e sfruttarne le imperfezioni difensive viste nelle prime due giornate.

Serie B

Terza giornata anche per la serie cadetta che riparte con una giornata piena di spunti d'interesse; le prime due giornate hanno portato al comando della classifica il Perugia di Oddo, la Salernitana di Ventura e la Virtus Entella: i liguri sono sicuramente la sorpresa lì in vetta soprattutto perché ottenuta prendendo lo scalpo a domicilio della Cremonese, una delle favorite al successo finale. Per questo motivo la squadra di Rastelli sarà sotto l'occhio dei riflettori in questo weekend quando andrà in visita al Pisa ancora imbattuto e con la porta ancora inviolata. Stesso discorso vale per il Frosinone, partito malissimo con la sconfitta di Pordenone e la vittoria acciuffata solo nei minuti finali contro l'Ascoli, impegnato proprio in quel di Chiavari contro l'Entella. Il match che vogliamo segnalare, tuttavia, è la sfida dello Scida di Crotone tra la squadra di Stroppa e l'Empoli, partita che si preannuncia molto divertente con la concreta possibilità per Simy e compagni di fare uno sgambetto alla squadra di Bucchi.

PREMIER LEAGUE

Le 4 giornate disputate ad agosto hanno già dissipato ogni dubbio su chi si giocherà la Premier in questa stagione, difatti il divario tra Liverpool e City con le altre squadre sembra non possa essere sanato in questa stagione. Arsenal e Chelsea sembrano essere ancora troppo acerbe per poter essere delle contendenti al titolo, Manchester United e Tottenham hanno mostrato i propri limiti nelle sconfitte interne contro Crystal Palace e Newcastle. Per questa ragione a destare il maggiore interesse è capire se le squadre immediatamente a ridosso delle top 6 siano in grado di insidiare le posizioni che portano alla Champions League. A tal proposito sarà piuttosto interessante il match dell'Old Trafford tra lo United ed il Leicester di Brendan Rodgers, con le Foxes che si presentano con tre punti di vantaggio sui rivali e con un'identità di squadra che prende sempre più forma di partita in partita con un calcio di possesso che non disdegna di verticalizzare, d'altronde non vuoi verticalizzare quando disponi li davanti di Jamie Vardy?


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Per il resto il Liverpool inaugurerà il turno sabato nel lunch match, ad Anfield farà visita il Newcastle; trasferta interessante per il City di Guardiola che dovrà fronteggiare il Norwich di Teemu Pukki, centravanti ormai diventato feticcio per gli appassionati di Premier e di calcio scandinavo. Il Tottenham ospiterà il Crystal Palace a New White Hart Lane in un altro match in cui dovrà affrontare un avversario che si chiuderà nella propria trequarti, trasferta complicatissima invece per il Chelsea, la squadra di Lampard andrà a far visita al Wolverhampton; l'Arsenal di Emery, invece, chiuderà la giornata dando il battesimo al Quique Flores bis a Watford.

BUNDESLIGA

Il campionato tedesco vive un weekend di grandi sfide, infatti la quarta giornata prevede lo scontro diretto tra le prime quattro classificate della scorsa stagione, con il Bayern Monaco che va a far visita al Lipsia capolista nel posticipo del sabato pomeriggio, mentre la sfida tra Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen (avversarie di Inter e Juventus nei gironi di Champions) sarà il big match del sabato pomeriggio.

Lipsia- Bayern

La sfida della Red Bull Arena potrebbe già avere un impatto importante sul campionato, la squadra di Nagelsmann è l'unica ad essere a punteggio pieno in classifica dopo tre giornate, con un Timo Werner in grandissima forma e fresco di rinnovo fino al 2023, oltre al riconoscimento di Low che ormai considera i due esterni Klostermann e Hastelnberg come i titolare sulle corsie della nazionale tedesca. Il centravanti del Lipsia e della nazionale tedesca sarà il principale grattacapo per la difesa bavarese che ha già mostrato di soffrire i giocatori bravi ad attaccare la profondità alle spalle (vedi Lukebakio alla prima giornata); vedremo se Kovac deciderà di coprirsi inserendo Tolisso (reduce da una positiva parentesi con la maglia della Francia durante la pausa) rinunciando a Thiago a centrocampo.


Borussia Dortmund-Bayer Leverkusen

La sconfitta di Berlino contro l'Union ha fatto scendere un aurea di negatività sul Borussia Dortmund di Favre, un articolo pubblicato da StatsBomb in settimana ha ipotizzando una continuità delle difficoltà della squadra di Favre emerse nella seconda parte della scorsa stagione senza che queste siano state realmente risolte. In particolare a Berlino l'assenza di Witsel ha praticamente lasciato al solo Hummels il compito di impostare la manovra, per cui è bastato agli avversari concentrare la pressione su di lui per rendere la manovra dei gialloneri a dir poco sterile.

Dall'altra parte il Bayer Leverkusen ha avuto una trasformazione importante sotto la guida di Bosz, subentrato in corso d'opera lo scorso anno e che ha riportato il pressing e la verticalità al centro del progetto tecnico delle aspirine esaltando le qualità di Havertz e soprattutto di Volland, vero fulcro avanzato della strategia offensiva di Bosz, una strategia che funziona meglio quando la squadra può agire in contropiede.
L'andamento (vedi grafici sulla tendenza degli xG elaborati da StatsBomb nell'articolo sopra menzionato) e le caratteristiche sembrano suggerire addirittura che sia il Leverkusen la favorita a portare a casa i tre punti, ma la grande quantità di talento a disposizione del Dortmund proverà a ribaltare la tendenza.




LA LIGA

Anche in Spagna siamo arrivati alla quarta giornata, le prime tre giornate hanno visto l'Atletico Madrid balzare in testa grazie a tre vittorie di misura e con la consapevolezza che questa potrebbe essere una stagione in cui approfittare delle grandi difficoltà di Real Madrid e Barcellona.
Per la squadra di Simeone, però, il prossimo weekend prevede una grande insidia, ossia la trasferta di San Sebastian contro la Real Sociedad, più per la spinta ambientale dell'Anoeta che per le reali difficoltà che i colchoneros dovranno sostenere: infatti si affrontano due squadre che tirano poco, ma l'Atletico lo sta facendo con grande qualità, scegliendo sempre conclusioni ad alto tasso di conversione; non si può dire la stessa cosa della Real Sociedad, che è uscita molto ridimensionata dalla sconfitta nel derby contro l'Atletico Bilbao, tuttavia le statistiche offensive degli uomini di Imanol Alguacil sono anche influenzate dal fatto di aver disputato le prime tre partite di campionato in trasferta.

Shotmap dell'Atletico, fonte StatsBomb










Oltre a seguire le evoluzioni (o involuzioni) di Real Madrid e Barcellona (impegnate in casa rispettivamente contro Levante ed il Valencia dilaniato dall'esonero di Marcelino, che è propedeutico ad una rivoluzione societaria) il match che suggeriamo di seguire è quello tra Leganes (unica squadra al palo dopo le prime tre giornate) ed il Villarreal, squadra che finora ha regalato tante partite spettacolari ma che ha raccolto appena due punti a fronte di una differenza tra xG prodotti e concessi che l'avrebbe portata a meritare almeno tre punti in più, tuttavia gli otto goal subiti in tre partite sono una problematica che Calleja dovrà affrontare per non trovarsi nella stessa difficile situazione dello scorso anno.











LIGUE 1

Come previsto la Ligue 1 non sta tradendo le attese, i quattro turni disputati durante il mese di agosto hanno delineato un quadro interessante, con diverse squadre che, come da tradizione, stanno lanciando giovani di grandissimo interesse, ai quali anche Deschamps sta volgendo un occhio più che interessato. D'altronde se il brand della Ligue 1 ci tiene a rinforzare il messaggio che questa è la lega dei talenti ci sarà un motivo più che valido.

Il primo turno di settembre, dopo la pausa delle Nazionali, ed il primo dopo la convulsa sessione estiva di mercato, ci mette di fronte a diversi temi di interesse per seguire questa giornata di campionato.

In ordine cronologico, grande interesse desta il primo anticipo di questa sera tra Lille ed Angers; la squadra di Galtier deve rincorrere la squadra angioina che si trova nel gruppo di testa a 9 punti, merito di un grande rendimento interno (3 vittorie su 3), tuttavia l'unica trasferta disputata sinora dalla squadra di Moulin è stata la debacle di Lione (6-0 per Depay e compagni), di contro il cammino del Lille ha visto due vittorie nelle due gare interne e due sconfitte in quelle esterne. Sotto la lente di osservazione da una parte il possibile esordio di Timothy Weah, che con Ikone ed Osimhen rischiano di diventare un grande crack di questa stagione, dall'altra parte la grande qualità di Santamaria davanti alla difesa e gli inserimenti di Mangani e Capelle, profili più esperti, a cui si aggiungono i profili più giovani di Pereira Lage e Alioui,

L'altro motivo di interesse è il match interno del PSG contro lo Strasburgo; da questa settimana inizia il lavoro di Tuchel per trovare la quadratura ad una squadra di cui ad agosto abbiamo visto una versione sostanzialmente sperimentale viste le assenze e le vicende di mercato; ora con l'arrivo di Icardi e la mancata cessione di Neymar, il tecnico tedesco deve ricostruire il lavoro svolto sinora, per cui questa partita ci farà capire se Icardi e lo stesso Neymar saranno già buttati nella mischia (molto più improbabile Cavani, Mbappè è ancora ai box) anche in vista dell'impegno in Champions contro il Real Madrid (anch'esso falcidiato dagli infortuni).

I MONDIALI DI BASKET 

Il weekend vedrà anche l'epilogo dei mondiali cinesi di basket, da una parte ci sarà la Spagna di Sergio Scariolo, trascinata da un Marc Gasol che appena il livello delle gare si è alzato ha iniziato a fare sul serio e dominare; gli iberici sono reduci dalla agonica vittoria in semifinale contro l'Australia, vittoria arrivata solo al secondo supplementare. Dall'altra parte ci sarà, tra lo stupore generale, l'Argentina che, eliminando le favorite Serbia e Francia si trova davanti alla possibilità di bissare l'impresa di 15 anni fa ad Atene alle Olimpiadi; il trait d'union tra le due squadre si chiama Luis Scola, oggi 39 anni ed ancora clamorosamente dominante. Il duello tra lui e Marc Gasol porterà uno dei due dritti nella storia e nella leggenda del basket mondiale.


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