venerdì 30 agosto 2019

Cosa vedere nel weekend #2

Come ogni venerdì pubblichiamo gli eventi di interesse relativi al prossimo weekend, con particolare riferimento ai primi cinque campionati europei e qualche bonus track.







Premier League

Lo scorso weekend Liverpool e Manchester City potrebbero aver già preso possesso del campionato; la vittoria netta dei Reds sull'Arsenal e le clamorose sconfitte interne di Manchester United e Tottenham contro Crystal Palace e Newcastle hanno fatto intuire che il gap tra le squadre di Klopp e Guardiola e le altre della top 6 è lontano dall'essere colmato.

La quarta giornata avrà come coda il sentitissimo derby del nord di Londra, all'Emirates Stadium l'Arsenal e Tottenham dovranno riscattare le sconfitte subite nello scorso weekend con i due allenatori che sperano di vedere progressi nelle proprie squadre, tuttavia la situazione più complessa è quella di Pochettino che fa fatica a registrare la difesa, e contro gente come Lacazette ed Aubameyang il test rischia di diventare improbo.

Ma sono altre due le partite che invitiamo a seguire: 

La prima è sicuramente la sfida di Stamford Bridge tra Chelsea e Sheffield United, con i Blues reduci dalla prima vittoria stagionale a Norwich e desiderosi di continuare a mostrare il loro calcio super-offensivo impostato da Frank Lampard nelle prime partite della stagione; lo Sheffield United di Wilder ha mostrato, a sua volta, una proposta di gioco particolarmente accattivante (le sovrapposizioni dei centrali difensivi alle spalle dei quinti di centrocampo sono ormai un marchio di fabbrica delle Blades) ma reduci dalla prima sconfitta in campionato per mano del Leicester di Brendan Rodgers. Le statistiche ci dicono che vedremo grandissimi duelli tra la catena sinistra del Chelsea (Emerson, Kovacic) e quella di destra dello Sheffield United (Basham-Baldock), lati da dove le due squadre amano direzionare la manovra.

 

La seconda è quella che metterà di fronte il Leicester contro il Bournemouth, la squadra di Rodgers è quella che di partita in partita ha mostrato di migliorarsi di volta in volta e che sembra avere una forte identità basata sul possesso palla, unico limite è la scarsa capacità, al momento, di accedere in area di rigore, tuttavia la crescita della condizione sia di Maddison che di Jamie Vardy dovrebbe permettere a le Foxes di ovviare anche a questo problema; il Bournemouth di Eddie Howe sembra essere un test importante per capire le ambizioni di Vardy e compagni, che se la dovranno vedere contro un avversario costruito, a differenza degli scorsi anni, per restare compatto nella propria metà campo e concedere il meno possibile agli avversari rinunciando al possesso palla. Una vittoria permetterebbe al Leicester di andare alla pausa con un posto nelle top 4 e con un'idea di squadra dai progressivi miglioramenti.

La Liga

Più che il campo, al momento, a tenere banco è il ritorno di Neymar al Barcellona (salvo dietrofront), un'acquisto che permetterà ai blaugrana di avere a disposizione un attacco già composto da Messi, Suarez, Griezmann e Neymar, roba da far accaponare la pelle sulla carta, mentre i mal di testa saranno tutti per Valverde, sempre più messo alla prova dalla costruzione di una rosa fatta di tanti nomi ma dalla funzionalità ancora piuttosto dubbia.



Tornando al campo, il programma della terza giornata ci consegna i match più interessanti già questa sera; infatti alle 19 scendono in campo Siviglia e Celta Vigo, alle 21 Atletico Bilbao contro Real Sociedad.

Al Sanchez Pijuan esordio interno per il Siviglia di Lopetegui e Monchi, in testa a punteggio pieno dopo le prime due giornate e con la porta inviolata, ad affrontarlo il Celta Vigo di Fran Escribà, alla prima trasferta in questo campionato dopo aver affrontato al Balaidos nelle prime due giornate Real Madrid e Valencia raccogliendo i tre punti proprio contro quest'ultima. Le prime due giornate hanno già mostrato l'impostazione che i due allenatori vogliono dare alla squadra, ossia due squadre che cercano di mantenere il possesso, con il Siviglia che per guadagnare campo non rinuncia a far salire i terzini (grande presa quella di Reguillon a sinistra), mentre il Celta fa molto affidamento sulle capacità tecniche dei propri centrocampisti (il centrocampo con Denis Suarez, Brais Mendez e Fran Beltran insieme in campo è l'esperimento più affascinante di questa sqaudra).

Al San Mames sfida di tutt'altro tenore nel derby basco tra l'Athletic e la Real Sociedad, con le due grandi rivali appaiate a 4 punti in classifica, da un lato la squadra di Garritano che fa dell'intensità e del calcio diretto la propria bandiera (il pressing del primo tempo contro il Barcellona è stato a tratti esaltante), dall'altro lato una squadra che fa del possesso palla e della tecnica un marchio di fabbrica (60% di media possesso palla nelle prime due giornate, entrambe giocate in trasferta). Sarà interessante vedere come la Real Sociedad riuscirà a mettere a soqquadro l'organizzazione difensiva dell'Athletic ed a limitare la spinta dei due terzini del Bilbao Ander Capa e Yuri Berciche, che al momento si sono rivelati le principali fonti di gioco della squadra di Garritano.

Bundesliga

Anche in Germania, è il venerdì sera a regalarci l'evento di maggior interesse alle 20.30, con la sfida tra Borussia Moenchengladbach ed il Lipsia; le due squadre portano con se un grande hype già dalla scorsa stagione, quando avevano annunciato i piani tecnici con grande anticipo. In casa neroverde è arrivato sulla panchina Marco Rose, l'artefice del fenomeno Salisburgo, capace di portare la squadra austriaca in semifinale di Europa League nel 2018 e di lanciare giovani interessanti all'interno del progetto Red Bull il cui terminale principale è proprio il Lipsia, da quest'anno allenato da Julian Nagelsmann, giovanissimo allenatore capace di portare in Europa per due anni di fila una realtà come quella dell'Hoffenheim. Questa sera si affrontano l'uno contro l'altro in una partita che darà tanti spunti su quanto le due squadre possano competere in questa Bundesliga e, chissà, presentarsi come terzo incomodo nella sfida per il titolo tra Borussia Dortmund e Bayern Monaco.

Altro match interessante da seguire è quello tra Bayer Leverkusen ed Hoffenheim, due squadre la cui impronta tattica è riconoscibile già dalla storia dei rispettivi allenatori: Peter Bosz prima di sedere sulla panchina del Leverkusen è arrivato in finale di Coppa Uefa con l'Ajax, Alfred Schreuder ha raccolto l'eredità di Nagelsmann ad Hoffenheim dopo aver vissuto la scorsa magica annata dei lancieri come vice di Ten Hag. Il gioco delle due squadre si avvale di un possesso palla dal pattern abbastanza simile, con l'utilizzo del campo in tutta la sua larghezza (vedi analisi di WhoScored sotto) alla ricerca di una imbucata per i propri terminali offensivi; nelle prime due giornate le cose sono andate meglio per il Leverkusen, a punteggio pieno e con una qualità di conclusioni migliore rispetto agli avversari, tuttavia il progetto Hoffenheim non sembra essere chiuso dall'addio di Nagelsmann ed una vittoria alla Bayarena potrebbe aprire scenari molto interessanti per la squadra di Schreuder.










Serie A

Con la stagione che ancora deve entrare nel vivo, il calendario ha messo in programma per questo weekend i due big-match tra Juventus e Napoli ed il derby di Roma, che, casualmente, si sono giocati nella stessa giornata anche lo scorso anno.

Dato che consigliare i due big-match sarebbe stato ovvio e, se vogliamo, anche inutile, visto che, se non fosse per il calciomercato aperto, non si parlerebbe d'altro, la nostra attenzione è focalizzata su un altro match del secondo turno di campionato, ossia la sfida di Marassi tra Genoa e Fiorentina. La motivazione della scelta è facilmente comprensibile, siamo di fronte ai progetti tecnici più eccitanti della serie A di quest'anno: la squadra di Andreazzoli ha confermato le sue qualità offensive rimontando tre volte la Roma da una situazione di svantaggio pur in una partita in cui è stata costretta a stazionare nella propria metà campo per buona parte del match; la Fiorentina di Montella è uscita sconfitta dalla partita contro il Napoli al termine di una partita folle in cui ha messo in vetrina giovani di grande talento (Sottil, Castrovilli su tutti) e un pressing super aggressivo che, però, nel corso del match l'ha penalizzata vista la capacità del Napoli di saper uscire anche dalle situazioni più complesse. Inutile dire che, come alla prima giornata, ci aspettiamo tantissimi goal ed emozioni tra queste due squadre.


Ligue 1

Questa sera il PSG apre la quarta giornata di Ligue 1 andando a far visita al neopromosso Metz. In casa parigina ovviamente tiene banco la cessione di Neymar al Barcellona, per cui adesso è davvero difficile decifrare la squdra di Tuchel, attenderemo la fine del mercato per capire cosa sarà il PSG 2019/2020, forse lo capiremo a partire dal 18 settembre, quando al Parco dei Principi arriva il Real Madrid per la gara di apertura della Champions League.

Le prime tre giornate di Ligue 1 ci hanno dato alcune indicazioni sia a livello di squadra che individuali: a livello di squadra il Rennes è la squadra che si trova sulla bocca di tutti, punteggio pieno dopo tre partite, lo scalpo del PSG alla seconda giornata a cui si aggiunge l'esplosione del sedicenne Camavinga a centrocampo e la resurrezione di Niang in attacco; domenica i bretoni ospitano il Nizza di Patrick Vieira appena acquisito dal gruppo Ineos, squadra che sta costruendo un'identità basata sul possesso palla e sul controllo del gioco, caratteristiche che hanno esaltato sinora le strategie reattive del Rennes nelle prime tre giornate, si attendono conferme.




A livello individuale, invece, la Ligue 1 si conferma rampa di lancio per giovani talenti pronti a lanciarsi nel grande calcio: lo scorso anno è stato l'anno di Nicolas Pepe, che ha trascinato il Lille in Champions League e che gli ha consentito di trasferirsi all'Arsenal facendo felici le casse della squadra del nord della Francia; queste prime tre giornate hanno fatto salire alla ribalta, invece, il giocatore arrivato a Lille per sostituirlo, ossia Victor Osimhen, centravanti nigeriano classe 1998, a segno già quattro volte nelle prime tre partite, dimostrando doti da grande centravanti, con grandi doti tecniche ed un gran destro che sa essere sia potente che preciso, i due goal realizzati al Nantes alla prima giornata ne sono la testimonianza. Ora resta da vedere come se la cava in trasferta, domenica alle 15 il Lille va a fare visita a Reims, avremo delle risposte?


Bonus Track

Il prossimo weekend ci regala altri eventi da seguire, non solo a livello calcistico:
  • Nella Championship inglese, sfida al vertice tra Leeds e Swansea, le due squadre sono in vetta con 13 punti in 15 partite e stanno giocando un calcio davvero molto godibile, specie la squadra allenata da Marcelo Bielsa.
  • Negli Stati Uniti gli US Open di tennis entrano nel vivo, potete seguire il live score nella homepage del blog.
  • Angola-Serbia domattina alle 9.30 darà il via ai mondiali di basket, si gioca in Cina e, a causa dell'assenza di diverse stelle NBA, gli USA non partono con i favori del pronostico; l'Italia torna dopo 13 anni con un roster importante (2 giocatori NBA più Datome e Hackett) ma che sta generando qualche scetticismo di troppo; anche per questo evento troverete il livescore nella home page.
  • In Belgio si disputa il gran premio di Formula 1; la pista di Spa-Franchoschamps è la più lunga ed avvincente del mondiale, con il tratto Eau Rouge-Raidillion-Kemmel che esalta i piloti e gli spettatori. Le caratteristiche della pista dovrebbero permettere alla Ferrari di essere sufficiente competitiva, tuttavia le speranze di ottenere la prima vittoria andrebbero meglio riposte su Monza tra una settimana.

mercoledì 28 agosto 2019

Il punto sugli US Open

Si sono chiuse le prime due giornate dello US Open a Flushing Meadows, giornate che sono scivolate via senza interruzioni e che hanno permesso, dunque, il completamento del primo turno per il tabellone maschile e quello femminile.

Cerchiamo di capire, dunque, alla luce dei risultati del primo turno, come si evolverà la storia dell'ultimo slam della stagione.

Tabellone Maschile

La parte alta del tabellone è quella in cui si trovano Djokovic e Federer: il serbo è il grande favorito per la vittoria finale, si è sbarazzato in tre set dello spagnolo Carballes Baena e sembra avere il cammino in discesa (Londero al secondo turno, poi probabilmente Lajovic e Wawrinka), almeno fino ai quarti di finale, quando sulla propria strada potrebbe trovare Medvedev che lo ha battuto a Cincinnati appena due settimane fa, il russo ha asfaltato in tre set l'indiano Gunneswaran, tuttavia sul proprio cammino ha due mine vaganti come Nishioka e Opelka (che ha eliminato Fognini e può godere dell'appoggio del pubblico di casa).
Per Federer la strada sembra essere abbastanza in salita, lo svizzero ha addirittura ceduto il primo set all'indiano Nagal, questo rende già particolarmente delicato il secondo turno con Dzumhur, anche lui costretto a cedere il set iniziale al qualificato francese Benchetrit; sulla carta Federer non dovrebbe avere problemi anche a superare Pouille nel turno successivo, ma la condizione espressa a Cincinnati e l'approccio non ottimale alla partita d'esordio non depongono a favore del cinque volte vincitore a Flushing Meadows.
Da seguire nel secondo turno la sfida tra Coric e Dimitrov (che ha eliminato Andreas Seppi), così come sono da seguire le evoluzioni di Goffin (finalista a Cincinnati) e Nishikori, papabili al raggiungimento della semifinale (soprattutto il belga) qualora le preoccupazioni sulle condizioni di Federer siano avvalorate dai fatti.



La parte bassa del tabellone è quella, invece, dove tutto può succedere, a dimostrazione di ciò sei teste di serie sono cadute, parte a causa di un sorteggio a dir poco sfavorevole (Tritsipas ha pescato Rublev, Bautista Agut Kukushin, Auger-Alassime il connazionale Shapovalov), parte a causa di una condizione non ottimale (Thiem sconfitto in quattro set dal nostro Fabbiano), parte a causa di giornate negative (Edmund sconfitto al quinto set da Andujar, Khachanov per mano di Pospisil); questo apre una gran lotta per il raggiungimento della semifinale, lotta in cui Nadal dovrà superare ostacoli mica da ridere come Kokkinakis al prossimo turno, uno tra Isner e Cilic al turno successivo nonché un possibile ottavo di finale con Schwarzmann, giocatore che spesso da fastidio al maiorchino. Con le cadute concentrare nella prima parte del tabellone basso, gente come Rublev, Kyrgios e Shapovalov hanno la grande occasione per arrivare tra i primi quattro, ma data la loro incostanza chissà che non si aprano spiragli clamorosi per i nostri Berrettini, Fabbiano e Sonego, con gli ultimi due in odore di derby al terzo turno.



Tabellone Femminile

I tornei femminili nello slam in genere ci hanno regalato sempre grandi sorprese e stravolgimenti all'interno delle forze in campo, ed invece il primo turno ci regala davvero pochissime sorprese.

Le principali cadute sono quelle della Muguruza (che sembra caduta in un buco nero) e della Stephens nella parte alta del tabellone e della Kerber nella parte bassa (anche il rendimento della tedesca è alquanto misterioso).



Sulla base di quanto sopra, i rapporti di forza restano ancora difficili da prevedere.
Nella parte alta la Kvitova e la Andreescu si sono mostrate più convincenti rispetto alla detentrice del titolo Naomi Osaka e la vincitrice di Wimbledon Simona Halep, con quest'ultime che hanno ceduto un set complicandosi non poco la vita contro, rispettivamente Blinkova e la lucky loser Nicole Gibbs.
Nella parte bassa show di Serena Williams contro ciò che resta di Maria Sharapova, il suo cammino verso la finale sembra lontano dall'essere messo in discussione, a meno che la Barty (che ha iniziato il torno con un 1-6 nel set di partenza, per poi vincere al terzo set) non alzi il proprio livello di gioco, stesso discorso per la Pliskova, partenza senza patemi, invece, per Svitolina che adesso, però, avrà davanti a se due ostacoli non banali come Venus Williams e Madison Keys, tanto più che immaginiamo dovrà affrontarle sul centrale con il tifo contro.

martedì 27 agosto 2019

Inter-Lecce, le pagelle

La Serie A chiude il programma con il Monday Night, particolarmente atteso perché segna il ritorno nella nostra serie A di Antonio Conte dopo 5 stagioni; ne ha dovute aspettare 7, invece, il Lecce, guidato dal tecnico della doppia risalita dalla C alla A, ossia Fabio Liverani.

A San Siro finisce 4-0, Brozovic e Sensi con due conclusioni da fuori area chiudono subito i conti nel giro di 3 minuti. Nella ripresa San Siro può far festa con Lukaku che bagna il suo esordio con il goal del 3-0; a chiudere i conti ci pensa Candreva con una sassata da 30 metri.


Pagelle

L'Inter deve rinunciare in difesa anche a De Vrij, gioca Ranocchia al centro della difesa a 3, ai suoi fianchi D'Ambrosio e Skriniar, a centrocampo Sensi e Vecino affiancano Brozovic, sugli esterni giocano Candreva ed Asamoah, in attacco la coppia Lukaku-Lautaro Martinez.

Il Lecce entra in campo con lo schieramento che ha portato i giallorossi in serie A: rombo a centrocampo con Tachtsidis vertice basso e Falco vertice alto, ai lati Petriccione e Majer, in attacco la coppia Lapadula-La Mantia.

INTER

Handanovic 6 Non da mai l'impressione di essere vigile sulle palle alte, ma alla fine ci arriva sempre. Sempre più a suo agio nelle vesti di capitano.

D'Ambrosio 6,5 Ogni anno nelle probabili formazioni alla vigilia della stagione non figura mai nell'undici titolare, ma poi finisce sempre per diventare indispensabile per qualsiasi allenatore, e Conte ci ha messo pochissimo a consegnargli la maglia da titolare. Più volte decisivo nelle chiusure, che siano in tackle o mediante intercetti.

Ranocchia 6,5 Buttato nella mischia all'ultimo momento, soffre leggermente Lapadula nel gioco aereo, in impostazione ha il compito di lanciare gli esterni, lo fa con precisione.

Skriniar 6 Soffre a livello fisico Lapadula e La Mantia negli uno contro uno, messo anche in difficoltà da Falco, pulito anche lui in fase di impostazione.

Candreva 7 Ha convinto Conte nel precampionato, sembra a suo agio a tutta fascia, ruolo in cui Conte lo aveva già provato nel corso di Euro 2016 in nazionale; rispetto ai suoi standard è meno frenetico nelle sue giocate offensive. Che la musica è cambiata lo abbiamo capito all'85' con la sassata da 30 metri che va a morire sotto l'incrocio dei pali, è il gol che vale il mezzo voto in più.

Vecino 6 Serata in ombra per l'uruguaiano, ma d'altronde con Sensi e Brozovic così strabordanti lui preferisce tenere la posizione ed annullare dal match Majer, inoltre è sempre una carta da giocarsi sui calci piazzati.

Dal 66' Barella 6 Non parte dal 1' perché non è ancora al meglio, nella sua mezzora scarsa in campo mostra la voglia di prendersi la maglia da titolare

Brozovic 7,5 Da Spalletti a Conte per lui nulla cambia, resta il padrone delle chiavi del centrocampo, cuce, chiude, pressa e segna il goal che sblocca la partita, i suoi numeri parlano di 94 passaggi riusciti, 3 intercetti, 3 tackle riusciti, 4 conclusioni a rete (2 nello specchio, tra cui il goal).

Sensi 7,5 Non tradisce le aspettative dopo il suo splendido precampionato, nel suo ruolo di incursore assistito da Brozovic domina la trequarti avversaria con la sua tecnica che lo rende imprevedibile; il goal del 2-0 è un colpo da biliardo, Mancini si starà leccando i baffi in vista delle convocazioni della prossima settimana. Esce per un risentimento muscolare.

Dal 73' Gagliardini s.v.

Asamoah 6,5 Nel primo tempo la sua posizione altissima (secondo le heatmap la sua posizione media è stata più alta rispetto a quella di Candreva) ha creato tremende difficoltà allo schieramento difensivo del Lecce, suo l'assist per il goal di Brozovic; nel secondo tempo cala e termina la partita con i crampi.

Martinez 6.5 Merita il mezzo voto in più, ha fatto un gran lavoro e sembra esserci già un'ottima intesa con Lukaku, è il giocatore che ha tentato più conclusioni a rete (8).

Dal 78' Politano 6 Entra con il risultato acquisito ed il Lecce in dieci uomini, al primo pallone toccato segna un gran goal, ma il fuorigioco di Lukaku gli toglie la gioia del goal, entro lunedì prossimo sapremo se questi sono i titoli di coda alla sua avventura nerazzurra.

Lukaku 6.5 Goal all'esordio e qualche saggio del suo strapotere fisico, mostra anche un'ottima intesa con Lautaro, giocando spesso in posizione verticale rispetto all'argentino per favorire le giocate sullo stretto tanto care ad Antonio Conte.

La mappa delle posizioni intermedie di WhoScored dimostra la posizione di Asamoah più alta e la posizione di Lukaku alle spalle di Lautaro

LECCE

Gabriel 5,5 Mezzo voto in meno perché poteva fare meglio sulla conclusione di Lautaro nell'azione del goal del 3-0, per il resto incolpevole sui goal subiti da tre prodezze da fuori area.

Rispoli 6 Liverani lo costringe a coprire la fascia destra per intero, quando spinge in avanti mette anche in difficoltà Asamoah, in difesa deve dare una mano ai centrali su Lautaro, questo libera spazio al ghanese da cui partono le azioni che inclinano la partita dalla parte dei nerazzurri. Nel secondo tempo cala rapidamente e perde spinta.

Dal 72' Benzar s.v. Con Asamoah calato nella ripresa, per lui poco lavoro da svolgere da quel lato, non si fa notare.

Lucioni 6 Fa quel che può contro Lukaku e Lautaro, regge anche il confronto sulle palle alte, sbaglia poco in chiusura.

Rossettini 6 Copia incolla di quanto detto per Lucioni.

Calderoni 6 Anche lui chiamato ad un gran lavoro sulla fascia sinistra, manca di qualità una volta arrivato nella metà campo avversaria, in fase difensiva se la cava, non è dal suo lato che arrivano i pericoli per la sua squadra.

Tachtsidis 5,5 Stessa maglia di Brozovic (numero 77), stesso compito, distribuisce il gioco della squadra, cerca di attivare le catene laterali, ma soffre la forza e l'abilità dei suoi dirimpettai; non riesce a contenere ne Brozovic ne Sensi. Potrà dare di più contro avversari più alla sua portata.

Petriccione 5 Sensi gli fa venire il mal di testa, per lui esordio in serie A con battesimo del fuoco. Da domenica prossima contro il Verona potrà mostrare il proprio valore.

Dal 61' Mancosu s.v. 30' minuti per lui, non fa la stessa fine di Petriccione semplicemente perché Sensi lascia il campo.

Majer 5
Perde ogni tipo di duello con i centrocampisti nerazzurri, assiste da spettatore non pagante al dominio di Brozovic a centrocampo, esordio da dimenticare anche per lui.

Falco 7 E' la stella di questa squadra, 6 dribbling, 4 passaggi chiave, anche Skriniar fa fatica a contenerlo; Liverani conta molto su di lui, il palcoscenico della serie A sembra esaltarlo, vediamo se saprà mantenere le aspettative.

Lapadula 6 Fa a sportellate con Skriniar e Ranocchia e spesso ha anche alla meglio, nel primo tempo crea diversi problemi alla difesa nerazzurra, tuttavia resta poco pericoloso in fase conclusiva.

La Mantia 5,5 Anche lui più utile nel gioco aereo (addirittura tre disimpegni difensivi), ma in fase conclusiva può fare poco anche perché finisce spesso per defilarsi a sinistra per permettere a Falco di prendere il centro del campo dal lato opposto.

Dal 61' Farias 4 Entra e dopo 15' si fa mandare sotto la doccia per un'entrata da dietro a centrocampo. Lo rivedremo dopo la pausa per le nazionali.

venerdì 23 agosto 2019

Cosa aspettarsi dal weekend #1



Ogni settimana pubblicheremo un post con gli spunti di maggior interesse del weekend sportivo, con suggerimenti personali su cosa seguire e, con l'aiuto della vostra interazione, discuterne.

Italia 

Fischio d'inizio per la serie A ed anche per la serie B; il consiglio per la visione è la doppia sfida tra Genova e Roma, con la Roma di Fonseca che ospita l'ambizioso Genoa di Andreazzoli, con uno Schone già in grande spolvero in Coppa Italia. Al Ferraris, invece, la nuova Samp di Eusebio Di Francesco e, chissà, del nuovo presidente Gianluca Vialli, ospita la Lazio al quarto atto della gestione Inzaghi. partita che ci farà capire a cosa entrambe le squadre possono ambire in questa stagione.
Se, infine, vi piacciono i contrasti di stile, Torino-Sassuolo è ciò che fa per voi; da una parte l'approccio diretto e verticale del Toro di Mazzarri, atteso ad una reazione dopo la sconfitta contro il Wolverhampton, ed il calcio posizionale portato a livelli estremi del Sassuolo di De Zerbi; per alleviare l'attesa rivedetevi gli highlights della sfida dello scorso anno, sì esattamente quella della rovesciata di Andrea Belotti.

In serie B si apre questa sera con l'anticipo tra Pisa e Benevento; nel programma di sabato l'attenzione va sulle due squadre che hanno fatto saltare il banco in Coppa Italia eliminando il Verona ed il Brescia, ossia la Cremonese di Rastelli ed il Perugia di Massimo Oddo.
La Cremonese è una squadra piena di giocatori esperti (ben 12 giocatori over 30) e che punta a raggiungere i playoff mancati lo scorso anno all'ultima giornata; a dare il battesimo ai grigio-rossi sarà il Venezia di Alessio Dionisi, ripescato in B dopo la mancata iscrizione del Palermo.
Il Perugia, passato dalle mani di Nesta a quelle di Massimo Oddo, ha costruito, invece, una squadra con molti elementi dal potenziale che, se ben miscelato, potrebbero finalmente esplodere (vedi Cristian Capone, Falzerano, Moscati e Bonaiuti a centrocampo e Pietro Iemmello in attacco) e regalare il ritorno in serie A alla squadra umbra; l'esordio è di quelli che ci darà le prime risposte sul valore della squadra di Oddo, al Curi arriva il Chievo Verona di Marcolini, chiamato ad una stagione di ricostruzione dopo la retrocessione dello scorso anno.

Inghilterra


La Premier League ci regala come sfida di cartello il match tra le due capolista, ossia Liverpool-Arsenal, uniche squadre a punteggio pieno dopo le prime due giornate ma che ancora (è normale, siamo ad agosto) non hanno espresso il meglio delle proprie potenzialità. I Reds hanno mostrato di non essere ancora al meglio a livello di fase difensiva (tredicesimo posto nella statistica dei tiri concessi), mentre i Gunners, dopo il massiccio mercato di quest'estate, deve ancora trovare una quadratura, lo dimostra la statistica che la vede davanti a tutti come percentuale di possesso palla (60%, seppur contro avversari che, per definizione, lasciano il pallone all'avversario come Newcastle e Burnley) ma molto indietro nella statistica relativa all'occupazione del terzo offensivo (14° posto). Ci aspettiamo quindi una partita con il Liverpool in occupazione militare della metà campo dell'Arsenal, Emery risponderà con le transizioni di Pepè ed Aubameyang?


Desta curiosità, inoltre, capire come se la caveranno le neopromosse Norwich e Sheffield United, che hanno riscosso tanto successo nella critica per il loro approccio offensivo nelle prime due di campionato (con 3 punti raccolti per i Canaries, 4 punti per le Blades).
Per entrambe secondo impegno consecutivo interno, questa volta molto più probante: a Carrow Road, stadio del Norwich, arriva il Chelsea di Lampard, ancora a caccia della prima vittoria; al mitico Bramall Lane, invece, farà visita il Leicester di Brendan Rodgers, reduce da due pareggi nelle prime due partite, con ancora grosse problematiche nel rendere produttivo il proprio sistema di gioco basato sul possesso palla e la qualità dei singoli a disposizione a centrocampo.

Germania

L'inatteso pareggio interno nella gara d'esordio del Bayern Monaco ha alimentato le speranze di vedere un campionato più aperto rispetto a quello degli ultimi anni, tuttavia anche l'anno scorso i bavaresi hanno avuto una partenza stentata per poi rimontare e confermare il titolo per il settimo anno di fila. 

In base a quanto sopra, la seconda giornata ci aiuterà a capire quanto Kovac sia stato in grado di colmare le lacune viste, specie in fase difensiva, nella gara contro l'Hertha: l'ostacolo questa volta sarà lo Schalke 04, reduce da un buon pareggio sul campo del Borussia Moenchengladbach; la squadra allenata da Wagner ha mostrato di saper chiudere bene il centro del campo per costringere gli avversari prevalentemente al cross e neutralizzarli dominando i duelli aerei, per cui sarà interessante vedere come il Bayern riuscirà a scardinare le trappole che troverà sulla strada.

Il programma della giornata verrà aperto, invece, dal Borussia Dortmund, chiamato a confermare in quel di Colonia, le ottime impressioni lasciate nei primi impegni ufficiali della stagione, e poi vale sempre la pena spendere 90' della propria vita per vedere Jadon Sancho all'opera.
Altro match interessante da seguire sarà quello tra Fortuna Dusseldorf e Bayer Leverkusen, entrambe uscite vincenti dopo la prima giornata con stili di gioco completamente diversi, prevedo tanti goal in quanto le due squadre sembrano avere caratteristiche ideali a colpire i punti deboli dell'avversario; per il Leverkusen, inoltre, è un test importante per valutare la continuità e la maturità della squadra anche in vista dell'avventura in Champions League.

Spagna

Non sono mancati gli spunti dopo la prima giornata della Liga, Il Real di Zidane vincendo a Vigo ha completamente sotterrato ogni discussione inerente il pessimo precampionato, con un Bale che, da separato in casa, si è improvvisamente trovato titolare e decisivo per le sorti della partita, mentre sul Barcellona visto a Bilbao ci siamo già espressi settimana scorsa.

Date le premesse, gara da non perdere, dunque, è quella del battesimo al Camp Nou della squadra di Valverde, avversario il Betis Siviglia che, dopo la fine della gestione Setien, ha ricominciato da Rubi e da un'inopinata sconfitta interna contro il Valladolid; siamo alla seconda giornata e già si prospetta una partita a grande tensione.

Da seguire con particolare interesse, invece, i due anticipi del venerdì: apre il Siviglia del nuovo corso Lopetegui, che va a far visita al Granada in un mai banale derby andaluso, inoltre va fatta molta attenzione a come si evolve il progetto Siviglia, la coppia Monchi-Lopetegui potrebbe regalare non poche soddisfazioni al popolo sivigliano. Nell'altra sfida, invece, si affrontano Levante e Villarreal in una partita che, stando ai dati raccolti dopo la prima giornata, dovrebbe promettere molti goals.

Francia

Come in Inghilterra anche in Francia siamo alla terza giornata, ma gli spunti emersi sono già molto interessanti, per cui questa giornata ci dirà la verità su alcune situazioni.

Partiamo dalle situazioni più preoccupanti, ossia quelle di Monaco e Bordeaux; i monegaschi hanno perso le prime due partite entrambe per 3-0 ed in entrambe le partite sono rimasti in 10 dopo neanche mezz'ora, inoltre la fase difensiva è davvero inguardabile così come è inspiegabile la presenza di Jemerson davanti alla difesa; domenica alle 15 a Montecarlo arriva il Nimes, l'altra squadra ancora al palo dopo le prime due giornate. Del Bordeaux di Paulo Sousa abbiamo già detto due settimane fa, tanto possesso sterile e poca qualità sia offensiva che difensiva, per i girondini trasferta a Digione domani sera per mostrare qualche passo avanti oltre che per acciuffare i primi tre punti della stagione.

Le note positive sono sicuramente il Lione di Silvinho (punteggio pieno, 9 goal fatti e 0 goal subiti) ed il Rennes (punteggio pieno, lo scalpo del PSG la scorsa domenica, le prestazioni del sedicenne Camavinga); il Lione scende in campo martedì sera nella probante trasferta di Montpellier, i bretoni, invece, andranno a far visita allo Strasburgo, reduce dalla vittoria nel preliminare di Europa League contro l'Eintracht, se gli alsaziani non avranno la testa alla gara di ritorno a Francoforte (nelle precedenti due partite Laurey ha fatto uso massiccio del turnover), vedremo sicuramente un match molto appassionante anche se, forse, non molto ricco di goals.

giovedì 22 agosto 2019

Cosa sappiamo della MLS

In qualsiasi materia, in qualsiasi argomento ed anche in qualsiasi disciplina sportiva esiste un sottobosco di appassionati che ama restare al di fuori delle tematiche mainstream preferendo ad esse nicchie di settore che permettono al lato vanitoso della mente umana di poter trovare soddisfazione nello snocciolare nomi e fatti sconosciuti ai più.

Nel mondo degli appassionati di calcio la Major League Soccer (MLS) sta prendendo piede come fenomeno di nicchia, in contrapposizione con il mainstream della nostra serie A o dei campionati europei che rientrano nella cerchia dei top5 (oltre alla Serie A, la Premier League, la Bundesliga, la Liga e la Ligue 1).

I motivi che hanno portato la MLS ad avere una fan-base sempre più cospicua e che guarda con interesse agli sviluppi della lega sono principalmente tre:





  • L'approdo di grandi campioni del calcio europeo a fine carriera (gli ultimi della lista Ibra e Rooney, ma ancora prima Gerrard, Lampard, Beckham)
  • L'approdo, da un paio d'anni a questa parte, di giocatori provenienti dal SudAmerica (vedi Ezequiel Barco, Cristian Pavon e "Pity" Martinez), già a loro volta oggetto di feticismo da parte dei supporters italiani delle squadre argentine e brasiliane
  • La grande capacità comunicativa della lega: i canali social e youtube della MLS sono ricchi di contenuti facilmente accessibili che permettono loro di espandere il bacino d'utenza della competizione.
Il format del campionato

La MLS è al momento composta da 24 squadre (entro fine 2019 la lega annuncerà l'intero piano di espansione che porterà la competizione a 30 squadre), suddivise in due conferences (Eastern e Western) da 12 squadre ciascuna.

A partire da quest'anno si qualificano ai play-off le prime sette di ciascuna conference, con la prima classificata che è qualificata di diritto al secondo turno.

Le partite saranno di sola andata e saranno giocate in casa della squadra meglio piazzata in Regular Season.

















Il format delle squadre

Particolarmente complesso, ma ben spiegato dalla lega, il regolamento inerente la costruzione delle rose, soggetto alle regole della lega, che, tra le altre cose, detiene i cartellini dei singoli calciatori.

Il roster di ciascuna squadra può essere composto al massimo da 30 calciatori, di cui:
  • 20 calciatori sono considerati "Senior Roster", ossia i giocatori che possono essere inseriti a referto nel corso della stagione (qualcosa di comparabile con la lista UEFA per la partecipazione alle competizioni europee) e sui quali la lega conteggia il budget salariale (per le regole 2019, pari a 4.240.000 USD), a tal fine il numero minimo di giocatori eleggibili in questa categoria è pari a 18, per ogni slot in meno la MLS conteggia nel budget un importo pari al minimo salariale della lega (70.250 USD per il 2019)
  • 4 calciatori (slot 21-24) non contano per il budget salariale e rientrano nel "Supplementar Roster". Tale elenco può essere composto da giocatori designati all'interno dei programmi previsti dalla lega per lo sviluppo dei vivai.
  • 4 calciatori (slot 25-28) nati dopo il 31 dicembre 1994 che percepiscono il minimo salariale previsto per questa categoria di giocatori o un salario più elevato purché rientrino nella categoria degli "Homegrown Player"
  • 2 calciatori (slot 28-30) che rientrano nella categoria di "Homegrown Player".
L'acquisizione dei giocatori

Per l'acquisizione le squadre partecipanti attingono da tre diverse liste:
  • Allocation list, dove si trovano i giocatori non ancora sotto contratto con la MLS di nazionalità americana, o giocatori ceduti dalla MLS ad una squadra di un'altra lega. Una squadra può attingere da questa lista se ha priorità nella cosiddetta "allocation list order"; la priorità è data in ordine inverso rispetto alla posizione in classifica della stagione precedente, una volta effettuata la scelta del giocatore dalla lista, la squadra che ha esercitato il diritto finisce in fondo alla lista e così via. La priorità sulla lista può essere oggetto di scambio tra due squadre.
  • Draft list, come negli altri sport americani esiste un draft in cui le squadre della MLS possono scegliere di mettere sotto contratto giocatori provenienti da college americani.
  • Discovery list: ogni squadra di MLS può scegliere di chiedere alla lega di mettere sotto contratto al massimo sette giocatori da inserire in questa lista, in cui possono essere aggiunti giocatori che partecipano in altre leghe e che non siano eleggibili per la allocation list (per intenderci, questo è il processo necessario per una squadra MLS per mettere sotto contratto giocatori acquistati da campionati esteri).
In tutto ciò resta fermo l'obbligo di rispettare il salary cup, tuttavia la lega permette di eccedere il limite in relazione a massimo tre giocatori (definiti designated players) per i quali la parte eccedente il salary cup è a carico della squadra.
In relazione a questi giocatori, il costo imputato ai fini del salary cup è pari al massimo salariale (530.000 USD, ridotto a 150.000 USD se il giocatore ha meno di 20 anni, 200.000 USD se l'età è compresa tra i 21 ed i 23).
Questa regola ha permesso alla lega di attirare giocatori del calibro di Ibra e Rooney negli ultimi anni (la regola è in vigore dal 2007) così come negli ultimi anni è stata in grado di attrarre giovani di grande prospettiva che sembravano destinati nei top club europei (Barco e "Pity" Martinez sono gli esempi più interessanti).

La MLS 2019

Fatte le opportune premesse sulla lega, spendiamo qualche riga sulla situazione del campionato a poco meno di due mesi dalla fine della stagione regolare che, come abbiamo visto sopra, potrebbe avere un peso molto maggiore rispetto agli anni precedenti.

Detentore del titolo è l'Atlanta United che ha conquistato il titolo al secondo anno di militanza nella lega sotto la guida di Gerardo "Tata" Martino, tecnico rosarino ex Barcellona ed ex CT della nazionale argentina. Dopo il successo dello scorso anno, Martino ha lasciato il posto a Frank De Boer, reduce dalle pessime esperienze sulla panchina dell'Inter e del Crystal Palace.

Dopo un inizio titubante, la franchigia georgiana è in grande ascesa, tanto che ora si è issata al comando della Eastern Conference, dove si giocherà il primato con Philadelphia, le due squadre di New York ed il DC United di Wayne Rooney (che ha già annunciato che a fine stagione lascerà la lega per tornare in Inghilterra nel Derby County, con il ruolo di player-coach).




Nella Western Conference, invece, c'è una squadra che sta letteralmente dominando tanto che ha già ipotecato il n.1 del seeding dei playoff: questa squadra è il Los Angeles Football Club, seconda franchigia della città degli angeli, alla sua seconda stagione nella MLS. La franchigia californiana è entrata con prepotenza nella lega, grazie all'apporto economico di investitori importanti come Vincent Tan (attuale proprietario del Cardiff) e Magic Johnson e non solo, che hanno permesso di mettere sotto contratto, come discovery list players, il messicano Carlos Vela e l'uruguaiano Diego Rossi, coppia-goal da 40 goal finora in questa stagione.


Le squadre di New York

Tra le cose interessanti che meritano osservazione in MLS c'è la particolarità dei progetti tecnici delle due squadre di New York: il New York City Football Club è di proprietà del Manchester City (anche la maglia della squadra e lo sponsor principale sono gli stessi), mentre i New York Red Bull fanno parte del gruppo di squadre di proprietà della multinazionale delle bevande energetiche che include il Lipsia in Bundesliga ed il Salisburgo in Austria, con lo scopo di diventare serbatoio di talenti da spostare poi in Europa.

Le identità delle due squadre rispecchia in pieno quella delle proprietà di appartenenza, il NYCFC con il sistema di gioco posizionale di Guardiola (la passmap evidenzia le continue rotazioni e gli scambi tra i centrocampisti), tuttavia resta ancora bassa la qualità del gioco a causa di un livello tecnico della squadra non particolarmente elevato (gli elementi di maggior calibro sono l'ex atalantino Maxi Moralez e l'ex Pescara Mitrita).





I Red Bull, invece, si avvalgono di uno stile diretto con occupazione militare della trequarti, a testimoniarlo, oltre alla passmap relativa all'ultimo match disputato, ci sono le statistiche che la vedono in testa alla classifica di occupazione della trequarti avversaria e dei tackles ed intercetti completati, inoltre è la squadra che costringe gli avversari al maggior utilizzo dei lanci lunghi.
Il problema sta negli spazi che si creano tra centrocampo e difesa quando gli avversari riescono a superare la prima linea di pressione.




martedì 20 agosto 2019

Wolves-United, le pagelle


Finisce 1-1 il Monday Night della seconda giornata di Premier League tra Wolves a Manchester United, gara a due facce: United in pieno controllo della partita nel primo tempo e si porta in vantaggio con Martial; nella ripresa Nuno accende i suoi con l'ingresso di Traoré al posto di Doherty, bastano 10 minuti ai suoi per prendere un palo con Jimenez e trovare il pareggio con un gran goal da fuori area di Ruben Neves.


Wolves che si presentano con la loro formazione tipo, con il 3-5-2 reattivo di Nuno; Solskjaer risponde con il 4-2-3-1 che ha affondato il Chelsea, unica novità Daniel James dal primo minuto con Pereira che trasloca in panchina.


Le pagelle


WOLVES

Rui Patricio 7 Chiamato in causa praticamente mai, un solo intervento, il rigore respinto a Pogba, può bastare per entrare tra i protagonisti principali di questa partita.

Bennet 5,5 Molto capace nella difesa dell'area di rigore (5 disimpegni, migliore in campo), tuttavia Martial e Rashford lo puntano per evidenziare i suoi difetti in uno contro uno, Mazzarri preso appunti?

Coady 6 Commette il fallo da rigore su Pogba causa cattivo posizionamento sul contrasto con il francese, tuttavia si è dimostrato valido in più di una copertura (10 palloni recuperati, il migliore dei suoi).

Boly 6 Sicuramente l'elemento più valido dei tre centrali dei Wolves, tiene botta negli uno contro uno, bene anche nelle letture e meno ruvido in impostazione rispetto agli altri due centrali.

Doherty 5.5  - Sulla fascia destra è l'opzione difensiva a disposizione di Nuno, perde il duello con Shaw, rimane negli spogliatoi dopo l'intervallo.

Dal 45' Adama Traore 6,5 - Messo in campo da Nuno nell'intervallo per dare vivacità alla fascia destra dei Wolves, suona la sveglia ai suoi compagni di squadra con i suoi dribbling e le sue progressioni, da un fallo su di lui nasce la punizione che porta al palo di Jimenez. 

Dendoncker 6 - Non riesce a incidere quanto vorrebbe, dalla sua parte trova McTominay a limitarlo (7 duelli aerei contro di lui, ne ha vinti 3), nel primo tempo cerca di alzare il pressing ma a vuoto; nel secondo tempo deve coprire sulle scorribande di Traorè.

Joao Moutinho 6,5 - Lui e Ruben Neves sono l'anima dei Wolves, la sua qualità è data dai numeri, con 36 passaggi in avanti è lui il migliore in questa statistica per la sua squadra, e poi ci sono i 3 passaggi chiave, tra cui la giocata con cui libera Ruben Neves fuori area per armare la sua conclusione che porta al pareggio.

Ruben Neves 7 - Vedi quanto detto sopra per Moutinho, a questo si aggiunge il meraviglioso goal dell'1-1. Il suo è stato il primo goal dei Wolves in questa Premier; anche lo scorso anno, con una punizione dal limite contro l'Everton, realizzò il primo goal in campionato della sua squadra.

Jonny Castro 6 - Gara di grande corsa e sacrificio per lui, in fase offensiva è andato a sbattere contro un mostro dal nome di Wan-Bissaka, in fase difensiva grande lavoro nel limitare l'ex Crystal Palace e James, per lui 5 palloni intercettati, il migliore in campo in questa statistica.

Raul Jimenez 6 - Grande lavoro per lui in fase di impostazione, i suoi 4 dribbling riusciti sono il miglior dato che testimonia le sue capacità come riferimento offensivo; nel secondo tempo il palo gli nega la gioia del goal. La sua generosità lo porta troppo lontano dalla porta, due tiri in tutta la partita sono troppo pochi.

Dal 91'Cutrone s.v.

Diogo Jota 5 - Ha agito prevalentemente dalla parte di Wan-Bissaka, praticamente non l'ha presa mai, i numeri sono impietosi, 0 tiri, 0 dribbling, 1 passaggio chiave poco prima di essere sostituito.

Dall'86' Pedro Neto s.v.

A disposizione: Ruddy, Gibbs-White, Saiss, Vinagre.

Manager: Nuno Espirito Santo 6,5 - Bravo a riprendere la partita con la mossa di Adama Traorè, il suo Wolverhampton ha un'identità precisa, sarà una bella sfida contro Mazzarri in Europa League.

MANCHESTER UNITED

De Gea s.v. - Non può nulla sul goal di Neves, per il resto non viene mai chiamato in causa.

Wan-Bissaka 7,5 - Una forza della natura, è il vero grande acquisto dello United quest'anno, chiunque passi dalle sue parti viene annullato; per lui 7 contrasti vinti (migliore in campo), 10 duelli vinti, 115 palloni toccati (migliore in campo in questa statistica) che lo rendono l'uomo a cui lo United si appoggia per far progredire l'azione.

Lindelof 6,5 - Con Wan-Bissaka e Maguire al fianco lo svedese mostra più sicurezza, pulito in fase difensiva, propositivo in fase di impostazione, lo United potrebbe finalmente aver ritrovato il difensore promettente di quando era a Lisbona.

Maguire 6,5 - Lo United costringe l'avversario ad alzare la palla, e poi ci pensa lui e prenderla, è arrivato a Manchester da due settimane eppure sembra già il re della linea difensiva.

Shaw 6 - Con un Doherty timido nel primo tempo ha potuto spadroneggiare sulla fascia sinistra, nel secondo tempo Traorè lo ha messo alla frusta denotando i suoi limiti in uno contro uno e nella corsa all'indietro.

McTominay 6 - Sembra già essere inamovibile nei pensieri di Solskjaer, la sua stazza a centrocampo libera Pogba da troppi compiti difensivi (4 duelli arei vinti, secondo solo a Maguire); nel secondo tempo cala e va anche in difficoltà contro l'aggressività del centrocampo dei Wolves.

Pogba 6,5 - Avesse trasformato il rigore sarebbe stato senz'altro il migliore in campo, ma, parafrasando De Gregori, non è da questi dettagli che si giudica un calciatore. La partnership a centrocampo con McTominay lo esalta, gli permette di giocare quasi a tutto campo, i suoi 12 passaggi lunghi riusciti (migliore in campo in questa statistica) dimostrano quanto sia a suo agio in questa squadra.

James 6 - Dopo l'esordio da sogno con gol al Chelsea sette giorni fa all'Old Trafford, oggi Solskjaer lo mette largo a destra a raccogliere i cambi di gioco di Rashford e Martial dalla sinistra, il compito gli riesce ma non incide quanto vorrebbe: nessun passaggio chiave e nessun cross andato a segno. Troppo poco.

dall'88' Pereira s.v. 

Lingard 5 - Nel 4-2-3-1 avrebbe il suolo del trequartista centrale, ma si fa attrarre dal mezzo spazio di destra, dove cerca di costruire la sua partita, ma senza successo, non incide sulla partita e finisce stritolato nella morsa di Castro e Joao Moutinho.

Dall'81' Mata s.v.

Rashford 6,5 Assieme a Martial nel primo tempo mettono a ferro e fuoco la zona di Doherty e Bennett creando tante potenziali opportunità ed il goal del vantaggio, nel secondo tempo cala vistosamente. La sua intesa con Martial è la più interessante novità dello United di questa stagione.

Dall'88' Greenwood s.v.

Martial 7 - Mezzo punto in più per il goal realizzato e per aver fatto ammattire Bennett nel primo tempo (4 dribbling riusciti, tutti nel primo tempo); cala nel secondo tempo, ma ciò nulla toglie al suo ottimo inizio di stagione.

A disposizione: Romero, Tuanzebe, Young, Matic.

Manager: Ole Gunnar Solskjaer 6.5 - Sta costruendo una squadra interessante, ha scelto di liberarsi di Lukaku, ne hanno tratto vantaggio Rashford e Martial, inoltre il suo 4-2-3-1 sembra un vestito che ben si adatta alla squadra. Da settembre con il doppio impegno Premier-Europa League sarà interessante capire quanto profonda è la rosa a sua disposizione.

lunedì 19 agosto 2019

Lo stato dell'arte delle "piccole" della serie A

Ieri sera la Coppa Italia ha vissuto il suo terzo turno preliminare, quello in cui sono entrate in campo le squadre di serie A classificate nella scorsa stagione dal nono posto in poi; sicuramente le più attese erano la Fiorentina, all'esordio ufficiale dell'era Commisso, e le due genovesi, con la Sampdoria che ha messo al battesimo la gestione Di Francesco ed il Genoa carico di aspettative con Andreazzoli in panchina e il grande acquisto Schone a dirigere il centrocampo.

Andiamo una per una a capire quali spunti ci ha dato il turno di Coppa Italia per ciascuna delle squadre:

Fiorentina-Monza 3-1

Esordio a dir poco col brivido per la formazione viola; il Monza super-ambizioso di Berlusconi e Galliani, con Brocchi in panchina, era in vantaggio per 1-0 al Franchi fino a 10' dalla fine, questo prima dell'ingresso in campo della coppia Montiel-Vlahovic che hanno completamente ribaltato la partita.

La formazione della Fiorentina proposta da Montella è stato un 4-3-3 con a centrocampo Badelj e Pulgar a dividersi il compito di regista e Benassi con il compito di incursore; in attacco lo strano tridente formato da Chiesa-Boateng-Sottil. Difficile pensare che questo possa essere lo schieramento per la prima di campionato, dove sicuramente, però, Montella dovrà prendere in considerazione l'utilizzo di Montiel e Vlahovic, visto l'impatto che i due hanno avuto sulla partita.

Crotone-Sampdoria 1-3

Come per la Fiorentina, anche la Sampdoria parte ad handicap in quel di Crotone, una verticalizzazione di Barberis per Molina porta in vantaggio la squadra di Stroppa; la Samp non si disunisce e con le reti di Caprari, Quagliarella e Maroni porta a casa la vittoria dallo "Scida".

Per la partita di esordio alla guida della Samp, Di Francesco schiera Ramirez nel tridente con Caprari e Quagliarella (l'esclusione di Gabbiadini suona già di sentenza), a centrocampo le chiavi sono consegnate a Vieira, ben visto dal neo-allenatore blucerchiato. I quattro di difesa sembrano, invece, essere già quelli scelti per la prima di campionato contro la Lazio di domenica sera.

Nota negativa per i blucerchiati l'infortunio di Maroni, a segno dopo 30 secondi dall'ingresso in campo, ma uscito in barella poco dopo a causa di un duro contrasto subito, le ultime notizie tendono ad essere ottimistiche sulle condizioni dell'argentino.















Genoa-Imolese 4-1

Sul neutro di Chiavari il Genoa passeggia contro l'Imolese (4-1 il risultato finale) e permette ad Andreazzoli di mostrare subito l'argenteria a propria disposizione, pronta a far dimenticare le sofferenze della scorsa stagione.

Andreazzoli ha schierato il Genoa con il 3-5-2 con un trio di centrocampo che genera grandi aspettative, formato da Schone-Lerager-Saponara; desta particolare curiosità la posizione dell'ex Sampdoria come mezzala, vedremo se Andreazzoli insisterà su questa opzione anche a stagione in corso.































Cagliari-Chievo 2-1

L'altra squadra attesissima all'esordio ufficiale era il Cagliari di Maran, protagonista quest'estate di un mercato da prima pagina con gli arrivi di Rog. Nainggolan e Nandez. Alla fine è arrivata la vittoria per 2-1 contro il Chievo di Marcolini, chiamato alla ricostruzione dopo la rovinosa retrocessione dello scorso anno.

I nuovi arrivi non hanno smosso il credo tattico di Maran che ha schierato il centrocampo a rombo con Nainggolan messo come vertice basso del triangolo di centrocampo, resta da capire come si inserirà Nandez non appena sarà disponibile al 100%.




















Parma-Venezia 3-1

Passa il turno anche il Parma del confermato D'Aversa che ha alla meglio del Venezia ripescato in B ed allenato da Dionisi. Doppietta per Gervinho già tirato a lucido e, chissà, pronto a mettere a ferro e fuoco i meccanismi difensivi non ancora collaudati della Juve di Sarri nella gara inaugurale di sabato pomeriggio al Tardini.

Per il resto D'Aversa ha confermato il 4-3-3 dello scorso anno, resta aperta la questione terzino sinistro (Gagliolo titolare, Dermaku è un backup all'altezza?); a centrocampo sembra già inamovibile Hernani. Manca anche un centrale difensivo, Iacoponi adattato al centro potrebbe non essere la soluzione ideale nel lungo periodo, entro il 2 settembre sicuramente il Parma si muoverà in tale direzione.

Perugia-Brescia 2-1

La prima testa a cadere della massima serie è il neopromosso Brescia di Corini, sconfitto dall'attrezzatissimo Perugia di Massimo Oddo dopo i tempi supplementari e dopo essersi fatti raggiungere allo scadere dei tempi regolamentari.

Corini ha disposto la squadra con lo stesso schieramento che lo scorso anno ha permesso alle rondinelle di tornare in serie A, ossia un 4-3-1-2 con le conferme di Tonali davanti alla difesa e della coppia Donnarumma-Torregrossa in attacco (in attesa di Balotelli), per il resto esordio per la coppia centrale difensiva composta da Magnani e Chancellor. Dalla formazione emerge come dalla metà campo in su la squadra è identica rispetto allo scorso anno, mentre dietro Corini e la società hanno deciso di cambiare uomini.





















Hellas Verona - Cremonese 1-2

L'altra squadra di serie A a cadere è l'altra neopromossa, ossia il Verona di Juric. La Cremonese passa al Bentegodi dopo i tempi supplementari. Ancora difficile da decifrare lo schieramento della squadra scaligera. Juric sembra aver messo in soffitta il suo tipico 3-4-3/3-5-2 per schierare il Verona con un 3-4-1-2 asimmetrico con Faraoni alto a destra ed Empereur a sinistra che resta vicino ai centrali di difesa in fase di possesso per poi allargarsi facendo posizionare la difesa a 4 in non possesso con Faraoni che si abbassa da destra; attacco con Tupta-Tutino supportati da Verre è sembrato troppo leggero e poco concreto, vedremo se la società correrà ai ripari sul mercato; a centrocampo Veloso ha già ricevuto le chiavi da Juric.

Pisa-Bologna 0-3

Non ostante l'assenza sul campo di Mihajlovic, il Bologna parte col piede giusto in questa stagione, tuttavia lo schieramento iniziale predisposto da Di Leo lascia ancora qualche punto interrogativo su quale sarà la fisionomia definitiva dei rossoblu in questa stagione. In particolare Kingsley per caratteristiche non sembra essere un sostituto ideale per Pulgar, inoltre anche numericamente i felsinei sembrano avere necessità di rinforzi a centrocampo. In attacco il trio Orsolini-Destro-Palacio con Soriano a supporto sembra già pronto per iniziare la stagione.

Spal-Feralpi Salò 3-1

Vittoria anche per la Spal, alla terza stagione consecutiva in serie A; per la gara d'esordio in questa stagione, Semplici sperimenta uno schieramento con due esterni dalle caratteristiche diverse rispetto a quelle usate negli ultimi anni, ossia D'Alessandro a destra e Di Francesco a sinistra. D'altronde con la partenza di Lazzari e l'infortunio di Fares, Semplici non aveva molte scelte; da segnalare Moncini dal primo minuto accanto a Petagna in attacco, insomma la Spal sembra essere una delle squadre ad avere le idee più chiare per questo inizio di stagione.

Sassuolo-Spezia 1-0

Atto secondo per De Zerbi al Sassuolo, ed anche quest'anno le attese per la squadra emiliana non sono poche, specie per la campagna acquisti che ha visto arrivare alla corte della formazione neroverde giocatori del calibro di Traorè, Obiang, Toljian e Ciccio Caputo. De Zerbi si è presentato con il 4-3-3 marchio di fabbrica della scorsa stagione che da già l'idea di quella che può essere la formazione tipo che il tecnico bresciano vorrà utilizzare nel corso della stagione. Come per la Spal, idee chiare già in partenza.

Lecce-Salernitana 4-0

La stagione del ritorno in serie A dei salentini parte sotto i migliori auspici, con la Salernitana di Ventura annientata dalla formazione di Liverani, unica delle tre neopromosse a superare il turno. Liverani, in attesa di qualche colpo sul mercato, decide di dare continuità al progetto tattico degli ultimi due anni, con il 4-3-1-2 con Falco alle spalle di Lapadula (doppietta per lui all'esordio in maglia giallorossa) e La Mantia.

Udinese-Sud Tirol 3-1

Confermato Tudor dopo il buon finale dello scorso anno, l'allenatore croato si ripresenta alla nuova stagione con il 3-5-2 proposto nel finale della scorsa stagione con Mandragora al comando delle operazioni a centrocampo supportato da Jajalo, conferma per Pussetto a tutta fascia sulla sinistra; in attacco la coppia Lasagna-De Paul, ma cosa ne sarà dell'argentino dopo il 2 settembre?

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