Friday, 25 October 2019

Cosa vedere nel weeekend #8


Terminata la parentesi europea, stasera si torna subito in campo per i campionati; gli accadimenti degli ultimi giorni aprono nuovi quesiti sui principali campionati, con serie A, Liga e Ligue 1 che sembrano aver già trovato un loro indirizzo, mentre Bundesliga e Premier risultano parecchio equilibrate ed aperte a diverse sorprese.

IL BAYERN PUÒ VINCERE LA BUNDESLIGA SENZA DIFESA?

L'infortunio di Sule sabato scorso ad Augusta ha dato il via ufficialmente all'emergenza difesa in casa Bayern: la squadra di Kovac fa molto fatica in difesa, con il colosso ex Hoffenheim unico a livello individuale in grado di tenere in piedi il reparto arretrato; il suo infortunio (unito a quello di Hernandez in Champions) apre innumerevoli quesiti per una squadra che ha il miglior attacco (ed il miglior attaccante in assoluto in questa prima parte di stagione, Lewandovski ha sempre segnato con la maglia del Bayern in questa stagione) ma che registra una difesa al settimo posto con 10 goal subiti in 8 partite. 
La partita di sabato contro l'Union Berlino (non proprio un avversario impossibile) ci dirà quali soluzioni Kovac vorrà mettere in piedi per ovviare all'emergenza che sarà tale fino alla pausa invernale, periodo in cui i bavaresi dovranno affrontare, però, tutte le squadre assiepate nel calderone di 9 squadre in 2 punti (escluse Schalke e Lipsia); se il tecnico croato riuscirà a far funzionare la difesa pur in una situazione di simile emergenza, allora la strada verso l'ottavo titolo consecutivo sarà presto tracciata, altrimenti sarà una grandissima lotta a cui tutti lassù vorranno partecipare rendendo la Bundesliga il campionato più equilibrato e spettacolare in questa stagione.

LA MISSIONE (IMPOSSIBILE?) DI MACHIN ALL'ESPANYOL


Pablo Machin si è creato una posizione di rilievo come allenatore nella realtà del calcio spagnolo grazie al magnifico lavoro svolto da allenatore del Girona, che ha portato per la prima volta in Liga nel 2017 per poi portare a casa una splendida salvezza l'anno dopo (stagione terminata addirittura nella parte sinistra della classifica); dopo queste due splendide stagioni arriva la chiamata del Siviglia che decide di ripartire da lui dopo l'annata più ombre che luci delle gestioni Berizzo e Montella, sembrava la scelta giusta, il gioco aggressivo ed iper-verticale proposto fa volare il Siviglia in testa dove ci resta fino a dicembre, poi un crollo fisico e mentale che porta il tecnico all'esonero dopo l'inopinata eliminazione in Europa League per mano dello Slavia Praga. Durante l'ultima pausa per le nazionali l'Espanyol lo chiama per sostituire David Gallego e tirare fuori la seconda squadra di Barcellona da una situazione di classifica clamorosamente difficile, ma soprattutto cominciare a costruire un'idea di gioco che produca pericoli per le difese avversarie, visto che ad oggi i pericos sono ultimi sia come goal fatti che come xG prodotti. Nella gara d'esordio contro il Villarreal il 3-5-2 di Machin non sembra aver attecchito, visto che la qualità delle occasioni prodotte è stata ancora pressoché nulla. La trasferta sul campo del Levante segue quella di Europa League, vincente, a Ludogorets, una sconfitta potrebbe davvero rendere la montagna da scalare per Machin molto ripida.

DE BRUYNE-GREALISH, SFIDA TRA RIFINITORI

Il calendario della Premier League mette di fronte in questo weekend Manchester City e Aston Villa, da un lato la squadra che sta cercando di fare la storia del calcio inglese con Guardiola che sta cambiando i paradigmi calcistici del Regno Unito, dall'altra parte una neopromossa che si è trovata negli ultimi tre anni nella scomoda posizione di nobile decaduta dopo essere inopinatamente retrocessa in Championship nel 2016. Due squadre che giocano un calcio molto diverso e che quindi possono dare vita ad un match davvero interessante da seguire, ma non solo a livello di squadra (dove la superiorità del City non è in discussione), quanto a livello di prestazioni individuali, soprattutto a centrocampo, dove da un lato vedremo i tanto osannati (a ragione) De Bruyne e David Silva, ma dall'altro ci sono Grealish e McGinn, le cui prestazioni stanno emergendo a livello statistico in questa stagione, e le cui prestazioni stanno portando i Villans a tirarsi fuori dalle zone basse della classifica; le loro capacità in fase di rifinitura, in esecuzione di un approccio più diretto, spesso derivante dalla necessità di dover agire in contropiede (come vedete, i numeri non sono tanto lontani da quelli dei giocatori del City, pur all'interno di un approccio alla fase di possesso molto diverso) possono essere un grattacapo non da poco per Guardiola, alle prese con gli infortuni che stanno falcidiando tutti i giocatori a cui delegare la pretezione della porta di Ederson (a Laporte ed Otamendi si è aggiunto Rodri).



SAMPDORIA, RANIERI AGGIUSTERÀ TUTTO? 

Dopo la scorsa pausa la Sampdoria ha deciso di porre fine alle proprie sofferenze rescindendo consensualmente il contratto con Eusebio Di Francesco, decisamente una scelta sbagliata in un momento sbagliato per la società blucerchiata. Come lo scorso anno a Roma, a succedere al tecnico abruzzese è arrivato Claudio Ranieri, chiamato a portare la sua esperienza ed il suo approccio tattico più stabile ad un gruppo di giocatori apparso particolarmente confuso sotto la guida di Di Francesco.
La partita d'esordio contro la Roma ha visto una Samp che finalmente è riuscita a limitare l'avversario con un approccio meno aggressivo in fase difensiva ma focalizzato alla chiusura delle linee di passaggio grazie ad un 4-4-2 compatto ed una strategia di gara con i primi 30' chiusi nella propria metà campo per venire fuori alla distanza (come dimostra la progressione degli xG, fonte Understats).
Domenica nel lunch match i doriani avranno la trasferta di Bologna, contro una delle squadre migliori dal punto di vista della produzione offensiva, anche se poco premiata in fase di realizzazione; la prestazione della squadra di Mihajlovic in casa della Juventus ha mostrato anche una forte solidità mentale oltre che una squadra bella da vedere con la palla in possesso.
Il test per il lavoro di Ranieri sarà decisamente importante per capire se davvero il tecnico romano riuscirà anche a Genova a confermare la propria fama di "aggiustatore".




NANTES-MONACO, VINCE LA DIFESA O L'ATTACCO?

La Ligue 1 si è lasciata alle spalle 10 giornate, tante ne sono servite al PSG per mettersi in fuga lasciando alle altre 19 squadre l'onere di rendere interessante il campionato dal punto di vista della classifica; e la classifica alle spalle della formazione di Tuchel è a dir poco interessante con diverse squadre date alla vigilia come degne al massimo di veleggiare per la seconda metà della classifica che, invece, si trovano, al momento, in posizioni che le porterebbero in Champions League.
Un esempio di questo tipo di squadre è il Nantes, allenato da Christian Gourcuff, che si trova al secondo posto in classifica grazie a dei numeri difensivi alquanto sorprendenti, per merito di un approccio molto aggressivo in fase difensiva che ha generato una media di 9.5 tiri subiti a partita (che si riduce a 7.6 quando gioca alla Beaujoire, dove finora non ha ancora preso goal in campionato).
A rompere l'imbattibilità interna dei gialloverdi ci proverà l'indecifrabile Monaco di Jardim, a sua volta a caccia della prima vittoria esterna della stagione trascinati dalla prolifica coppia d'attacco Slimani-Ben Yedder, con il francese che, al momento, il capocannoniere del campionato con i suoi 8 goal, di cui 3 realizzati su assist dell'algerino (migliore connessione assist-gol del campionato).
I due, inoltre, sono rispettivamente al primo ed al quarto posto nella classifica di rendimento del campionato nelle ultime 6 giornate, con l'algerino al terzo posto in assoluto nella classifica dei 5 campionati principali.




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