venerdì 10 dicembre 2021

Cosa ha sbagliato l'Atalanta e cosa ha fatto bene il Villarreal


Dopo il rinvio di mercoledì sera per neve, in una gelida Bergamo ieri pomeriggio si è disputata la partita che doveva decidere chi tra Atalanta e Villarreal avrebbe proseguito il proprio cammino europeo in Champions e chi in Europa League. E' toccato all'Atalanta bere l'amaro calice della retrocessione nella seconda competizione europea, un'eliminazione maturata ieri sera a seguito di una serie di errori nella preparazione della partita, ma ancora di più nelle partite precedenti dove non è stata capitalizzata una enorme supremazia contro gli avversaria di turno.

Il 3-2 per il Villarreal è stato frutto di un piano gara preparato molto meglio da Unai Emery rispetto a quanto fatto da Gasperini e che ha permesso agli spagnoli di costruire il triplo vantaggio che poi ha potuto gestire nel tentativo finale di rimonta della squadra bergamasca.


LE FORMAZIONI INIZIALI



Già dalla lettura delle formazioni si possono notare alcune chiavi che poi andranno a decidere la partita: Gasperini sceglie di schierare davanti il solo Zapata con Ilicic e Pessina che agiscono alle sue spalle con compiti e posizioni da coprire diversi; a centrocampo viene confermata la coppia De Roon-Freuler; Emery invece sceglie di schierare Alberto Moreno alto a sinistra a mostrare quale sarà il piano-gara con un 4-4-2 compatto ed i due attaccanti Gerard Moreno e Danjuma pronti a sfruttare le chance di ripartenza.


IL 4-4-2 DEL VILLARREAL

Il fatto di avere due risultati su tre a disposizione ha messo il Villarreal nella condizione di dettare il contesto tattico della partita, ossia compattarsi con il proprio 4-4-2 in fase difensiva e poter sfruttare le qualità dei propri due attaccanti per imbastire le transizioni. Il goal di Danjuma dopo 3 minuti di partita ha reso ancora più evidente la necessità di continuare a percorrere la stessa strategia.

La compattezza delle due linee della squadra di Emery ha tolto spazi all'Atalanta per riuscire a sviluppare la manovra in maniera fluida, questo ha permesso la negazione dello spazio tra le linee per i trequartisti della Dea, serviti sempre in una situazione in cui non potevano far progredire l'azione; inoltre un'attenta linea difensiva ha saputo ben attivare il fuorigioco come arma per negare la profondità ai giocatori atalantini, tagliando fuori dal match Zapata e rendendo inutili i movimenti alle spalle della linea degli esterni atalantini. Come ben si vede dall'esempio il 4-4-2 del sottomarino giallo è compatto ed orientato sulla palla: su palla laterale vediamo come anche l'aiuto di Gerard Moreno tolga all'Atalanta la possibilità di sviluppare il gioco con i propri rombi esterni, inoltre la compattezza delle linee toglie ogni spazio in zona di rifinitura alla squadra di Gasperini, con Pessina in particolare fagocitato da Capoue.

Molto interessante anche l'atteggiamento della squadra di Emery che si compattava in fase di difesa posizionale, ma allo stesso tempo alzava il proprio baricentro quando l'Atalanta riportava il pallone nella propria metà campo o doveva ricostruire un'azione da dietro. In questo esempio vediamo bene come la prima pressione sia esercitata di squadra, con le due linee da 4 che basculano da un lato all'altro del campo e stringono in zona palla. La linea difensiva resta a cavallo della linea di centrocampo per attivare il fuorigioco togliendo la soluzione in profondità ai nerazzurri, nello specifico esempio Ilicic viene messo in offside, in totale i giocatori di Gasperini sono terminati in fuorigioco 7 volte ieri sera.


LA TIMIDEZZA DELL'ATALANTA

Che non sia stata la miglior serata per l'Atalanta credo sia un elemento abbastanza pacifico: fino all'ingresso in campo di Malinovski e Muriel la squadra di Gasperini ha mostrato serie difficoltà a superare il blocco del Villarreal, difficoltà acuite, a mio parere, dalle scelte di formazione del tecnico piemontese che hanno tolto pulizia al possesso palla della squadra.

Le scelte di formazione sono apparse molto conservative da parte del tecnico di Grugliasco, la scelta di lasciare in panchina Malinovski e Koopmeiners ha tolto decisamente tanta qualità alla formazione bergamasca, inoltre avendo solo la vittoria come risultato a disposizione sarebbe stato opportuno adottare una strategia che permettesse di disordinare le linee compatte del Villarreal, cosa che non è avvenuta. 

L'esempio più calzante è quello che si nota in fase di costruzione: giocando con i tre centrali difensivi più De Roon e Freuler, la squadra bergamasca partiva con un vantaggio di due uomini in questa fase, questo rendeva poco complessa la circolazione bassa della palla, ma avere due giocatori in più in quella zona significa perderli in altre zone del campo, per questo motivo non si poteva creare nessuna superiorità posizionale, con Zapata, Ilicic e Pessina che, se serviti, finivano per restare isolati a duello contro gli avversari portando alla perdita del pallone o al mantenimento della sfera in modo abbastanza sterile.

Il dato dei duelli offensivi è abbastanza esemplificativo per mostrare le difficoltà avute ieri dalla squadra atalantina: appena il 30% dei duelli offensivi è stato vinto contro una media stagionale del 40% (dati Wyscout), una situazione questa che rappresenta anche numericamente la differenza che fa giocare nelle competizioni nazionali ed in quelle europee, un elemento che non può essere mai escluso quando si parla di rendimento delle formazioni italiane nelle coppe europee.

Anche la pressione tipica del calcio di Gasperini ha mostrato grosse lacune nella partita di ieri, in particolare si è notato un atteggiamento meno corale in questa fase di gioco, con le marcature a uomo nella metà campo avversaria ben riconoscibili ma allo stesso tempo è mancato il giusto appoggio da parte dei tre centrali difensivi, apparsi molto in difficoltà nel leggere i movimenti degli esterni offensivi del Villarreal e delle due punte, creando quindi delle situazioni di indecisioni nelle scelte che poi si sono riverberate in maggiore libertà alle spalle delle linee di pressione. Nell'esempio è riconoscibile la scelta di andare con De Roon e Freuler sulla coppia Parejo-Capoue mentre Zapata ed Ilicic prendono i due centrali difensivi, questo ha portato il portiere Rulli a muovere il pallone sui terzini o a cercare il lancio lungo; come vedremo, tuttavia, lo spazio alle spalle dei due centrali di centrocampo dell'Atalanta si è rivelata la chiave per il Villarreal per prendere il centro del palcoscenico dopo aver sofferto solamente nei 15' successivi al goal di Danjuma.


LA POSIZIONE DI GERARD MORENO

La chiave della partita è stata per il Villarreal il posizionamento di Gerard Moreno, ma più in generale lo spazio alle spalle di De Roon e Freuler è stato oggetto del piano partita offensivo di Emery, e l'intelligenza del numero 7 nel muoversi negli spazi giusti ha fatto il resto.

A dimostrazione delle difficoltà atalantine a coprire determinati spazi viene a soccorso l'esempio qui a lato: la posizione in cui riceve Moi Gomez il pallone è quella in cui l'Atalanta ha sofferto maggiormente, soprattutto nelle situazioni di transizione. Come si evince dall'esempio tra linea difensiva e resto della squadra si crea tantissimo spazio che il Villarreal ha potuto sfruttare: indubbiamente Toloi, Demiral e Palomino hanno avuto vita difficile nell'interpretare i movimenti delle due punte del Villarreal, con Danjuma che ha fatto a fettine in particolare il difensore turco e Gerard Moreno che ha giocato Palomino in occasione del goal del 3-0 per gli spagnoli.

In un video ho esemplificato alcune situazioni in cui gli smarcamenti preventivi di Gerard Moreno hanno creato situazioni di potenziale pericolo per la difesa dell'Atalanta, i video fanno inoltre emergere la strategia di pressing del Villarreal sull'uscita palla della squadra di Gasperini ed allo stesso tempo la grande compattezza in fase difensiva come già accennato precedentemente.



CONCLUSIONI

L'Atalanta è dunque uscita dalla Champions League dopo che per due stagioni era stata in grado di portare a casa due qualificazioni alla fase ad eliminazione diretta, adesso per la squadra di Gasperini il percorso europeo prosegue in Europa League, una competizione che dovrebbe essere utilizzata dalla squadra nerazzurra per accrescere la propria esperienza a livello continentale e, magari, passare qualche turno al fine di migliorare il proprio ranking in vista di una partecipazione più che possibile alla prossima edizione della Champions League.

La partita di ieri è stata persa per una serie di concause, la base, però, a mio parere sta nelle scelte iniziali di formazione di Gasperini, scelte che probabilmente si sono rivelate fallimentari anche a causa del goal iniziale di Danjuma che ha alzato improvvisamente il livello di pressione sulla squadra orobica, una pressione che ha portato la squadra a commettere tanti errori, avere idee poco chiare in fase di possesso e ad allungarsi una volta persa palla, concedendo, quindi il centro del palcoscenico al Villarreal fino agli ingressi in campo di Muriel e Malinovski che hanno cercato di cambiare (ma era troppo tardi) l'inerzia del match.

Per Emery quella di ieri sera è stata un'altra masterclass europea, in continuità con quanto fatto nell'Europa League dello scorso anno, ha decisamente preparato la partita meglio di Gasperini mostrando come un 4-4-2 ben utilizzato sia in grado di riempire il campo nel modo migliore e poter portare avanti diverse strategie nel corso della partita.

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