giovedì 12 dicembre 2019

Cosa ci lasciano i gironi di Champions



Si è dunque conclusa la fase a gironi di questa edizione della Champions League, abbiamo cercato di seguire i temi di questa prima fase nel corso delle giornate, ora è il momento di trarre alcune conclusioni a fronte dei risultati finali dei vari gironi. Il bilancio delle squadre italiane è stato "macchiato" dall'eliminazione dell'Inter, di certo preventivabile visto il girone, ma che lascia l'amaro in bocca per le occasioni perse, stessa sensazione che i nerazzurri hanno lasciato lo scorso anno, tuttavia portare tre italiane alla fase ad eliminazione diretta della Champions è un accadimento che non si verificava dal 2012 (Milan, Inter, Napoli). Ma adesso analizziamo alcuni temi emersi dall'ultima giornata dei gironi con uno sguardo a cosa succederà lunedì.

LA CLAMOROSA CADUTA DELL'AJAX

Le prime due partite del girone ed il cammino quasi perfetto in campionato non lasciava intravedere alcuna possibilità che i semifinalisti della scorsa Champions lasciassero così anzitempo la Champions; ed invece le due partite contro il Chelsea hanno rimesso in discussione l'esito del girone con i lancieri costretti a giocarsi la qualificazione nella partita interna contro il Valencia avendo a disposizione 2 risultati su 3. L'Ajax è arrivato alla partita reduce dalla prima sconfitta in campionato per mano del Willem II, già questo era un campanello d'allarme per la squadra di Ten Hag, che ha mostrato un punto debole quando l'avversario riesce ad isolare i due centrocampisti centrali dalla batteria offensiva; il Valencia reduce, invece, dal vittorioso derby contro il Levante nella Liga, ha portato a casa vittoria e qualificazione usando come riferimento il tipico piano gara che non ha visto modifiche nel passaggio da Marcelino a Celades: chiusura di tutti i varchi centrali e costringere l'avversario ad attaccare dagli esterni ed accedere in area solo tramite i cross, dove i centrali potevano dominare in assenza di un centravanti abile sulle palle alte.

Come si evince dalla mappa dei passaggi negli spazi di mezzo, il Valencia ha invitato l'Ajax ad attaccare sul proprio centro-destra difensivo, questo poiché l'ala destra del 4-4-2 del Valencia (Ferran Torres) aveva licenza di restare più avanzato per sfruttare le chance in ripartenza (tattica che ha funzionato in occasione del goal di Rodrigo); come si evince l'Ajax è riuscita a mettere in area solo una piccola parte dei palloni gestiti da questa zona di campo, questo quando l'ingresso di Huntelaar e l'avvicinarsi del fischio finale ha costretto gli uomini di Ten Hag a cercare palloni alti per lo stesso Huntelaar e Van de Beek. 




Con questa vittoria il Valencia, oltre alla qualificazione, ha portato a casa anche il primo posto nel girone, per cui si presenterà al sorteggio come la squadra di prima fascia che Napoli ed Atalanta sperano di trovare.

L'INTER SI FERMA ANCORA SUL PIÙ' BELLO

Come lo scorso anno l'Inter deve proseguire la corsa europea tramite l'Europa League, come lo scorso anno i nerazzurri avevano il match point tra le proprie mani a San Siro, l'anno scorso fu un inopinato pareggio contro il PSV Eindhoven ad eliminare l'Inter di Spalletti, quest'anno è toccato invece ad un Barcellona già qualificato come primo del girone e pieno di giocatori poco utilizzati fin qui da Valverde. Le peculiarità del gioco voluto da Conte sono state espresse anche nella sfida di ieri sera, tuttavia Valverde, scottato dal primo tempo della partita d'andata, ha cercato un sistema per aggirare la pressione alta dei nerazzurri schierando una difesa a 3 per avere superiorità numerica sugli attaccanti dell'Inter e schierando Rakitic come vertice basso di centrocampo per attirare un centrocampista e lasciare spazio sulla trequarti una volta superata questa linea di pressione, così nei momenti di difficoltà i blaugrana hanno lanciato via la palla consentendo rapidi recuperi all'Inter, ma quando sono riusciti a superare la pressione alta hanno potuto controllare il ritmo della partita e tenere lontano per quanto più tempo possibile l'Inter dalla propria area di rigore.

Come si evince dalla mappa degli xG, Conte non aveva tutti i torti a fine partita ad affermare che forse l'Inter meritava di più visto che le occasioni migliori (identificate dai cerchi più grandi) le abbia avute l'Inter, tuttavia per lunghi tratti della partita la formazione nerazzurra è stata a lungo presa in mezzo dal possesso palla coraggioso ma ben elaborato da Valverde (59% alla fine della partita); le assenze di Sensi e Barella indubbiamente hanno avuto il proprio peso per l'Inter, tuttavia l'idea di fondo è che l'Inter si sia mostrata impreparata di fronte alle scelte dell'allenatore blaugrana che, con la gara di ieri, ha probabilmente riacquistato credibilità agli occhi dei propri tifosi visto che ha messo in campo contemporaneamente Todibo, Alena, Carles Perez per poi chiudere con l'ingresso di Ansu Fati, autore del goal che ha definitivamente condannato l'Inter.







LA NUOVA GENERAZIONE IN ARRIVO

Siamo a cavallo tra la fine del secondo decennio di questo secolo e l'inizio del terzo decennio, così, complice la possibilità per alcune squadre di sperimentare, ecco che questa giornata di Champions ha portato al superamento di due record di gioventù.

Ansu Fati

A 17 anni e 40 giorni il giovane attaccante del Barcellona ha battuto il record di giocatore più giovane a realizzare un goal in Champions League, il precedente record era appannaggio di Peter Ofori-Quaye, allora attaccante dell'Olympiacos che nel 1997 trovò il goal a 17 anni e 195 giorni.

Con Fati la cantera del Barcelona sembra tornare a far splendere un diamante; in campionato l'attaccante di origine guineana ha collezionato 319 minuti mostrando numeri che lo mettono già al di sopra della media dei pari ruolo all'interno della Liga; il goal di ieri a San Siro gli ha portato anche la ribalta internazionale. Data la grande concorrenza in attacco a Barcellona sarà difficile per lui alzare più di tanto il minutaggio in questa stagione, tuttavia Valverde non si fa problemi a buttarlo nella mischia quando vuole tenere a riposo uno tra Messi, Suarez e Griezmann.







Maarten Vandevoordt

L'ultima partita di Ancelotti sulla panchina del Napoli ha visto l'esordio in Champions tra i pali del Genk di Maarten Vandevoordt che, con 17 anni e 287 giorni ha infranto il record che due anni fa era stato preso da Mile Svilar, allora portiere del Benfica. Per lui, purtroppo, l'esordio in Champions non è stato proprio memorabile, visto che con un suo errore in disimpegno ha regalato a Milik il pallone che ha sbloccato la partita mettendo in discesa la vittoria e la qualificazione del Napoli. Più fortunato per lui è stato l'esordio in campionato sabato scorso con la vittoria sul campo del Cercle Bruges, di certo sembra che il nuovo allenatore Hannes Wolf voglia puntare su di lui.

LE POSSIBILI COMBINAZIONI PER GLI OTTAVI DI FINALE

Con i risultati di questa sera abbiamo la lista completa delle qualificate alla fase ad eliminazione diretta, con i sorteggi che si terranno lunedì.
Le prime nei gironi sono inserite come teste di serie e potranno affrontare solo le squadre non teste di serie da cui escludere la squadra seconda nel proprio girone e le squadre della stessa nazione, per cui vediamo quali probabilità di accoppiamenti ci sono.

Teste di serie

Barcellona - (Può pescare Atalanta/Chelsea/Lyon/Napoli/Tottenham)
Bayern Monaco (Può pescare Atalanta/Atletico Madrid/Chelsea/Lyon/Napoli/Real Madrid)
Juventus (Può pescare Borussia Dortmund/Chelsea/Lyon/Real Madrid/Tottenham)
Lipsia (Può pescare Atalanta/Atletico Madrid/Chelsea/Napoli/Real Madrid/Tottenham)
Liverpool (Può pescare Atalanta/Atletico Madrid/Borussia Dortmund/Lyon/Real Madrid)
Manchester City (Può pescare Atletico Madrid/Borussia Dortmund/Lyon/Real Madrid)
Paris Saint Germain (Può pescare Atalanta/Atletico Madrid/Borussia Dortmund/Chelsea/Napoli/Tottenham)
Valencia (Può pescare Atalanta/Borussia Dortmund/Lyon/Napoli/Tottenham)

Non teste di serie

Atalanta (Può pescare Barcellona/Bayern Monaco/Lipsia/Liverpool/PSG/Valencia)
Atlético Madrid (Può pescare Bayern Monaco/Lipsia/Liverpool/Manchester City/PSG/Valencia)
Borussia Dortmund (Può pescare Juventus/Liverpool/Manchester City/PSG/Valencia)
Chelsea (Può pescare Barcellona/Bayern Monaco/Juventus/Lipsia/PSG)
Lyon (Può pescare Barcellona/Bayern Monaco/Juventus/Liverpool/Manchester City/Valencia)
Napoli (Può pescare Barcellona/Bayern Monaco/Lipsia/Manchester City/PSG/Valencia)
Real Madrid (Può pescare Bayern Monaco/Juventus/Lipsia/Liverpool/Manchester City/Valencia)
Tottenham (Può pescare Barcellona/Juventus/Lipsia/PSG/Valencia)

Indubbiamente lo spauracchio nel sorteggio è il Real Madrid che ha 2 possibilità su 3 di incontrare una grande favorita per la vittoria finale, al contrario le squadre della seconda fascia non faranno mistero di sperare di pescare dall'urna il Valencia (teoricamente anche il Lipsia, ma opinione personale mi guarderei bene dall'esultare per un accoppiamento contro la squadra di Nagelsmann); la qualificazione di Napoli ed Atalanta non è una grande notizia per la Juventus che ha il 60% di prendere una tra Real Madrid, Tottenham (con due mesi di Mourinho in più nel motore) e Chelsea (con i possibili rinforzi del mercato di gennaio).

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