giovedì 9 settembre 2021

Il Clermont è allenato davvero molto bene



In un campionato come quello della Ligue 1 fagocitato dal mercato super-espansivo della proprietà qatariota del PSG, esistono tante storie di squadre che con meno mezzi ma con tanta competenza riescono a costruire dei percorsi (termine tanto utilizzato dai dileggiatori di una certa idea di calcio, specie sui social) in grado di mettere piccole realtà al centro del villaggio calcistico e, nella fattispecie, al vertice della classifica.

Dopo la vittoria del campionato da parte del Lille nella scorsa stagione al termine di un importante lavoro triennale di Galtier, in queste prime giornate di campionato gli onori della cronaca vanno al Clermont, squadra di una città sportivamente votata al rugby e che ha ottenuto la promozione nella massima serie nella scorsa stagione e che adesso si trova ad essere una delle inseguitrici della squadra allenata da Pochettino.


LA ROSA E LO SCHIERAMENTO DEL CLERMONT

In Francia generalmente siamo abituati a vedere compagini dall'età media molto bassa il cui scopo è far crescere dei ragazzi per poi rivenderli sul mercato internazionale generando plusvalenze e tenere, quindi, in piedi i conti della società. Nel caso della formazione della regione del Rodano questo discorso non vale: l'età media della squadra nelle partite finora disputate in campionato è la più alta della competizione. Dei giocatori titolari, l'attaccante Bayo ed il mediano Samed sono gli unici under 23 della squadra, mentre il regista Gastien ed il centrale difensivo e capitano Ogier hanno rispettivamente 33 e 32 anni e rappresentano, dunque, la leadership dello spogliatoio della squadra. 


Lo schieramento della formazione allenata da Gastien è un 4-2-3-1 e nella formazione base la coppia di difesa ha finora giocato tutte le partite di campionato, stesso discorso da centrocampo in su ma solo per le prime tre partite; nell'ultima apparizione prima della pausa ci sono stati alcuni rimescolamenti, con Iglesias al posto di Samed nella coppia di centrocampo e l'esterno Rashani al posto di Allevinah. 

Il giocatore più prezioso della squadra è Mohamed Bayo, nonché principale finalizzatore della squadra: l'attaccante guineano è il capocannoniere della squadra con 3 reti realizzate (più l'autogoal procurato contro il Metz nell'ultima partita) a cui aggiungere 2 assist, tutto ciò in continuità con i 22 goal ed i 7 assist con cui nella scorsa stagione ha trascinato i rossoblù alla storica promozione in Ligue 1


LA FASE DI COSTRUZIONE

Il meccanismo della squadra di Pascal Gastien ad inizio possesso è abbastanza riconoscibile: il regista della squadra è Johan Gastien, figlio di Pascal ed emissione in campo delle richieste di suo padre. Il trentatreenne regista si abbassa tra i due centrali difensivi e cerca di distribuire il pallone: lo scopo della costruzione bassa del Clermont è quello di cercare un rapido avanzamento in campo senza tenere troppo la palla. Questo è possibile mediante due soluzioni: coinvolgere i centrali che cercano di servire in verticale nei mezzi spazi dove si posizionano a turno gli esterni d'attacco o il trequartista Berthomier, oppure sfruttando le sue capacità di calcio serve i due esterni che si slegano dalla fase di costruzione per raccogliere la palla ed avanzare palla al piede.

Da questo fermo immagine si nota chiaramente lo schieramento in costruzione, con Gastien che si abbassa tra i due centrali difensivi mentre il trequartista Berthomier si abbassa in zona sviluppo al fianco del secondo centrale di centrocampo (nella fattispecie il capitano Iglesias). Quello che si crea, dunque è un 3+2 in costruzione che permette ai terzini di avanzare e fornire l'ampiezza mentre gli esterni offensivi vanno ad occupare i mezzi spazi al fianco della punta Mohammed Bayo. Come si evince dall'esempio, questo schieramento costringe l'avversario a fare una scelta su quale lato coprire, e spesso il compito di Gastien è quello di usare il suo piede per pescare il giocatore sul lato lasciato libero dalla pressione avversaria, in questo caso il lato sinistro. In questo modo il Clermont crea i presupposti per passare rapidamente alla fase di sviluppo dell'azione evitando possessi prolungati.

Anche i numeri confermano l'importanza del centrocampista del Clermont nel fare avanzare il gioco della propria squadra grazie al suo ruolo di regista che imposta in mezzo ai due centrali difensivi: secondo le statistiche il figlio dell'allenatore del Clermont è il giocatore ad aver operato il maggior numero di passaggi progressivi nel campionato francese in queste prime quattro giornate di campionato, sicuramente un importante riconoscimento numerico per le capacità individuali del centrocampista rossoblù ma anche dell'ottima organizzazione della squadra in fase di costruzione.


LA FASE DI SVILUPPO

Una volta uscita dalla fase di costruzione in maniera molto rapida, il Clermont cerca diverse soluzioni per far avanzare il pallone: come già anticipato in relazione alla fase di costruzione, la squadra rossoblù tende a cercare diverse soluzioni puntando su una serie di rotazioni che coinvolgono il trequartista centrale Barthomier, i due esterni offensivi ed i due terzini. Quest'ultimi salgono in avanti a fornire l'opzione in ampiezza, gli esterni occupano i mezzi spazi in zona rifinitura, Barthomier si abbassa accanto all'altro centrale di centrocampo: in questa maniera per i costruttori c'è a disposizione sia la soluzione verticale immediata tra le linee, sia l'uso del lancio per attivare le corse dei terzini.


Come mostrano le statistiche, delle due la soluzione più efficace è quella che attiva le conduzioni sugli esterni: la squadra di Gastien è tra quelle che avanzano meno in campo tramite passaggi (nonostante le meravigliose statistiche individuali in tal senso di Johan Gastien), mentre è tra le squadre che meglio lo sanno fare mediante corse palla al piede. Questo è reso possibile grazie al meccanismo di cui sopra in cui si cerca di favorire le progressioni degli esterni offensivi e dei terzini. Non è un caso che Dossou, Zedadka ed Allevinah siano tra i migliori statisticamente nel condurre i palloni nell'intera Ligue 1 (quanto meno stando a questo ristretto campione di prime partite del campionato francese). 

Come si evince dall'esempio, muovendo il pallone in fase di costruzione da una parte all'altra del campo, il terzino Zedadka può essere servito da un passaggio in verticale del centrale difensivo Hountondjii che fa immediatamente progredire l'azione: la spinta del terzino che si associa con l'esterno offensivo di parte Dossou, rende possibile una rapida triangolazione oppure permette l'accesso dall'esterno alla zona di rifinitura che nel proseguimento dell'azione viene occupata dal centravanti Bayo e dall'altro esterno offensivo Allevinah. In ogni caso lo scopo di manipolare lo schieramento avversario riesce sempre ad andare a buon fine per la squadra neopromossa in Ligue 1 e le permette di essere sempre potenzialmente molto pericolosa in fase di possesso. 

AGGRESSIVITA' IN FASE DI NON POSSESSO

La fase difensiva del Clermont è molto aggressiva e non esente da rischi: la squadra di Gastien non ha paura di andare a cercare di disturbare la costruzione avversaria spendendo diversi uomini nella fase di prima pressione per evitare che il pallone avanzi per vie centrali. Per questo motivo gli avversari sono spesso e volentieri indirizzati sull'esterno o costretti a lanciare lungo, ma allo stesso tempo questo atteggiamento espone la linea difensiva a duelli contro avversari spesso meglio dotati tecnicamente e fisicamente, determinando situazioni di grosso pericolo.

Scopo principale della fase di prima pressione del Clermont è quello di negare le ricezioni centrali all'avversario, questo avviene stringendo i due esterni offensivi nei mezzi spazi: l'approccio è quello di una zona dove però l'uomo viene seguito, in questo caso con il Bordeaux che si schiera con il doppio mediano i due centrali di centrocampo stanno addosso ad essi nel momento in cui sono disposti in maniera piatta nella zona di sviluppo, qualora uno dei due cerchi di defilarsi allora viene preso in consegna dall'esterno offensivo di parte, mostrando come lo scopo principale di questa fase di gioco sia quello di tagliarli fuori dalla manovra.

Da questo esempio si evince ancora più chiaramente come i 4 elementi offensivi più i due centrali di centrocampo costringono l'avversario a svuotare la zona centrale del campo: qui i due mediani del Bordeaux si aprono ma sono presi in consegna dai due esterni offensivi mentre i due terzini vengono lasciati volutamente liberi per essere poi ripresi mediante scivolamento della linea nel momento in cui il pallone viaggia verso di loro. Questa ottima organizzazione della pressione permette alla squadra di Gastien di essere aggressiva ma senza dover fare affidamento sui contrasti o su un gioco duro, ma soprattutto le permette di tenere l'avversario quanto più possibile lontano dalla propria metà campo.

A testimonianza della bontà di questa strategia abbiamo la statistica relativa all'occupazione dei terzi di campo elaborata da WhoScored: il Clermont è la quarta squadra della Ligue 1 per presenza nel terzo offensivo alle spalle dei soli PSG, Monaco e Strasburgo. L'altra neopromossa nella massima divisione francese, ossia il Troyes, è la squadra che, invece, spende meno tempo nel terzo di campo avversario, avvalorando la tesi che la squadra di Gastien ha raccolto la sfida della prima apparizione tra i grandi di Francia con uno spirito molto coraggioso che è ben visibile dall'atteggiamento della squadra sul campo di gioco.





Ovviamente ogni approccio ha i suoi pro ed i suoi contro, per cui dove il Clermont deve migliorare, oppure, vedendola dal lato avversario, il punto debole della squadra, sta negli spazi che si vengono a creare tra la linea difensiva e le linee di pressione: molto spesso i 4 difensori tendono a non compattare le linee della squadra probabilmente temendo di concedere troppa profondità ai propri avversari. Come si evince dall'esempio, molto spesso l'avversario trova il modo di posizionarsi nello spazio alle spalle di Gastien che, in fase di pressione tende a scalare in avanti: in quello spazio il Lione nella fattispecie ha posizionato un uomo che, se servito, costringe il terzino a dover scegliere se andare a prenderlo o restare in copertura, in questo modo lascerebbe un altro uomo libero alle proprie spalle esponendo la propria difesa.


ORGANIZZAZIONE IN TRANSIZIONE


Altro elemento strategico della formazione di Gastien che le permette di ottenere abbastanza facilmente la supremazia territoriale è dato dalle transizioni: lo scaglionamento della squadra in campo è sempre funzionale a garantire una corretta gestione delle fasi di cambio del possesso.

In fase di transizione difensiva, il rombo che vediamo in fase di costruzione è quello su cui poi si basano le coperture preventive: è ancora centrale il ruolo svolto dai due centrali di centrocampo, con Gastien che resta in copertura dei due centrali difensivi e l'altro centrale (in questo caso Iglesias) che si alza per andare sul portatore di palla, questo forma una prima linea di copertura che protegge i due centrali difensivi che mantengono la superiorità numerica sulla punta avversaria ritardando l'avanzamento dell'azione avversaria consentendo anche il rientro dei terzini ed il ripiegamento della squadra.

In fase di transizione offensiva, invece, i protagonisti sono la punta centrale Bayo ed i due esterni d'attacco: il centravanti si stacca dai centrali avversari per fornire immediato appoggio alla risalita del campo raccogliendo il pallone spalle alla porta allo scopo di consolidare il possesso oppure favorire lo scatto alle due spalle delle due frecce disposte ai suoi fianchi. Questo rappresenta un pattern frequente nella squadra rossoblù per risalire il campo e portarsi pericolosamente verso la porta avversaria. Questa situazione, inoltre, dimostra che attaccante completo sia Mohamed Bayo, un giocatore che non possiamo considerare solo un finalizzatore o, come si definisce in Inghilterra, un poacher. 

Come si può evincere dal suo profilo su Wyscout il centravanti del Clermont, oltre ad essere il capocannoniere uscente della Ligue 2 nonché quello provvisorio della corrente Ligue 1 ha numeri importanti anche come rifinitore, visto che con il suo gioco spalle alla porta ed alla sua capacità di allungare le difese avversarie con i suoi movimenti senza palla, crea anche spazi per i suoi compagni di reparto. A 23 anni per lui è arrivato il momento di mostrare di essere meritevole di un posto in un contesto di primo livello, e queste prime giornate del campionato francese sembrano essere decisamente un buon viatico.


CONCLUSIONI


Abbiamo avuto modo di vedere come le strategie messe in piedi dal Clermont hanno permesso ad una squadra neopromossa di raccogliere 8 punti nelle prime 4 partite di campionato e soprattutto mostrare un livello di produzione offensiva molto promettente per quel che riguarda il proseguimento della stagione.

Al ritorno delle squadre in campionato la squadra di Gastien si troverà di fronte quel grande colosso che è il PSG: una sfida senza dubbio stimolante ma che allo stesso tempo deve essere ben gestita durante e soprattutto dopo, specie nel caso in cui i difetti mostrati nell'analisi sopra siano sfruttati al meglio dalla batteria di attaccanti a disposizione della formazione parigina che, però, a sua volta, dovrà stare attenta a non concedere spazio alla fase offensiva di grandissima qualità degli uomini in rossoblù. 

PSG-Clermont sarà sicuramente una sfida piena di goal, ma superato questo scoglio sarà davvero molto interessante scoprire dove questa squadra possa arrivare da qui al termine della stagione ed infine cosa ne sarà del proprio gioiello che veste la maglia numero 27.

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