venerdì 19 febbraio 2021

Consigli per il weekend calcistico, stagione 20/21, ep. 18


Dopo esserci goduti il ritorno delle coppe europee, il weekend torna per metterci di fronte ad un altro turno di campionato che, considerata la concomitanza con gli impegni europei di molte squadre, potrebbe vivere una fase decisiva che può spostare alcuni equilibri o ampliarne altri. Non scopro certo l'acqua calda nell'affermare che in questo periodo della stagione la gestione delle forze diventa fondamentale per definire l'esito della stagione.

Il calendario del weekend ci regalerà sfide importanti se non decisive come il derby di Milano che potrebbe indirizzare la lotta scudetto in serie A, la trasferta del Bayern a Francoforte che potrebbe diventare decisiva per la vittoria della Bundesliga ma anche per la lotta Champions. Per questo motivo ho scelto quattro partite che assumono per varie ragioni un peso fondamentale per giudicare le stagioni di alcune squadre o per indirizzare gli esiti di un campionato.


LIVERPOOL - EVERTON (SABATO ORE 18.30)

La giornata di Premier in programma questo weekend è clamorosamente piena di sfide di cartello e di tradizione: una di queste è il confronto tra Manchester City ed Arsenal che mette contro Pep Guardiola con quello che dovrebbe essere un suo discepolo, ossia Mikel Arteta. Tuttavia il match che merita maggiore attenzione è il derby della Merseyside tra Liverpool ed Everton: una sfida che rappresenta una grande rivalità storica ma che questa volta potrebbe avere risvolti anche decisivi per la lotta alla Champions League.

La squadra di Klopp è entrata nelle ultime settimane in un momento negativo frutto dei guai fisici che hanno colpito i Reds nel corso di questa stagione: proprio la partita d'andata fu l'evento che ha cambiato in negativo la stagione, con l'entrata di Pickford che mise ko il ginocchio di Van Dijk. Saltato il ginocchio del centrale olandese, è saltata anche l'architrave su cui poggia il sistema di gioco di Klopp, costringendolo a trovare soluzioni per non farsi trovare scoperta sulle incursioni dei due terzini Alexander-Arnold e Robertson.

Passmap Between The Posts
La vittoria in Champions contro il Lipsia ha visto una squadra ritrovare i propri punti di forza, ossia le connessioni tra il terzino e l'esterno d'attacco di parte e la ricerca del cambio di gioco da un terzino all'altro per scoprire l'avversario e disordinarne la pressione. Come si desume dalla passmap della partita, si nota anche il lavoro svolto dai due centrali difensivi Kabak e Henderson nel sostenere questa strategia di gioco e con le due mezzali Jones e Thiago Alcantara a tenere impegnati i centrocampisti centrali avversari. Le difficoltà del Lipsia a trovare la profondità ha reso sostenibile la strategia anche a livello difensivo, con la squadra di Nagelsmann brava a risalire il campo ma meno brava ad accedere all'area di rigore, cosa che, invece, ha saputo fare il Leicester di Rodgers sabato scorso.

L'Everton arriva a questo impegno con la consapevolezza di potersi giocare qualcosa di importante in questa stagione: Ancelotti in estate è riuscito ad ottenere sul mercato una serie di giocatori che gli hanno permesso di modificare l'identità di questa squadra che adesso può giocare un calcio fluido e tecnico, al contrario della scorsa stagione quando la squadra doveva sostanzialmente appoggiarsi su attacchi diretti verso Calvert-Lewin ed aggredire sulle seconde palle.

In fase di possesso lo schieramento della squadra di Ancelotti è un 4-1/2-3 con le mezzali e gli esterni offensivi che occupano le zone avanzate del campo ruotando tra di loro, a volte le rotazioni avvengono anche tra terzino e mezzala di lato. In fase di non possesso la squadra si schiera con un 4-1-4-1 dove gli esterni offensivi si affiancano alle mezzali a creare una linea a 4; la linea difensiva, invece, è protetta dal vertice basso.

La strategia costruita da Ancelotti è quella di occupare con quanti più uomini possibile i corridoi centrali del campo sfruttando i movimenti e le rotazioni tra le mezzali ed i trequartisti; l'ampiezza viene utilizzata solamente per liberare i terzini (in particolare Digne) in modo che con i loro cross possano generare occasioni grazie alle qualità aeree di Calvert-Lewin e grazie alla capacità della squadra di riempire con più uomini l'area di rigore.


Le principali difficoltà, invece, l'Everton le trova nella tenuta della linea difensiva che, spesso non viene sufficientemente assistita dai centrocampisti. Spesso e volentieri gli avversari possono pascolare negli spazi che si creano tra centrale difensivo e terzino, a questo si aggiunge la non grande predisposizione alle marcature in area di rigore dei centrali difensivi.

Sarà dunque un derby quello che si giocherà ad Anfield Road con due squadre ben riconoscibili nei loro pregi e nei loro difetti, all'andata ne venne fuori una grande lotta che terminò con un 2-2 ricco di emozioni, sono abbastanza sicuro che la stessa cosa la vedremo sabato nel tardo pomeriggio.


SALISBURGO - RAPID VIENNA (DOMENICA ORE 17)

Il campionato austriaco, dal momento in cui il gruppo Red Bull ha investito a Salisburgo, è un dominio della squadra della città di Mozart che detiene il titolo da 7 stagioni consecutive. Dalla scorsa stagione, tuttavia, diverse squadre hanno mostrato di avere progetti tecnici in grado di infastidire il dominio della squadra oggi allenata da Jesse Marsch. 

Lo scorso anno questo ruolo sembrava appannaggio del LASK di Lienz che, però, depauperò quanto buono di fatto prima del lockdown prendendosi una penalizzazione per non aver rispettato il protocollo COVID al rientro agli allenamenti; quest'anno, invece, la squadra che sta tenendo testa al Salisburgo è il Rapid Vienna di Didi Kuhbauer.

La squadra di Jesse Marsch ha ormai pochi segreti e, come ogni stagione, si trova a gennaio a dover riportare con una squadra completamente diversa rispetto a quella di inizio stagione. In questa stagione, tuttavia, l'unica partenza del mercato invernale è stata Dominik Szoboszlai, ceduto al Lipsia, ma sappiamo bene quanto fosse determinante l'ungherese per le fortune del Salisburgo.

I suoi sostituti, sul piano tecnico, dovrebbero essere Aaronson e Sucic, di cui ho parlato nel mio post di presentazione della sfida di Europa League contro il Villarreal, persa per 2-0, dove i due talenti del Salisburgo non sono riusciti a mettersi in luce restando avulsi dal gioco senza riuscire a giocare palloni nella zona centrale del campo, dove evidentemente il Villarreal è stato bravo a coprire quelle zone.

Fonte statistiche SofaScore

In campionato, invece, la ricerca e l'occupazione della zona di rifinitura avviene in maniera più frequente fino a trasformare il 4-4-2 in un 4-2-2-2. Tuttavia nella partita contro il Villarreal in Europa League, si trattava della prima volta in coabitazione tra i due giocatori ed il risultato non è stato dei migliori visto che il loro coinvolgimento è rimasto ai margini della squadra. Nella partita contro il Rapid Vienna alla squadra di Marsch servirà tornare alla sua versione migliore, quella cioè capace di sovraccaricare il centro del campo per cercare di aumentare il margine in testa alla classifica e, chissà, trovare idee utili a cercare di contendere la qualificazione agli ottavi di Europa League al Villarreal non ostante lo 0-2 di partenza.

Il Rapid si schiera sul campo con un 4-2-3-1 di base che, però, non è mai rigido in campo, tanto che si tratta di uno schieramento che è più facile vedere in fase di non possesso che in fase di possesso. Il 4-2-3-1 in fase di possesso cambia immediatamente in quanto i due centrocampisti centrali tendono a scaglionarsi a due altezze diverse anziché restare appaiati; stesso discorso vale per i due terzini, con il destro (Stojkovic) che partecipa molto più alla costruzione rispetto al terzino sinistro Ullmann che, invece, attacca maggiormente la profondità.

In fase di non possesso, invece, il Rapid è perfettamente allineato a quella che è la tendenza del calcio in Austria negli ultimi anni e che sta portando diversi allenatori cresciuti aldilà del Brennero a diventare dei riferimenti per il calcio europeo. La squadra di Kuhbauer aggredisce l'avversario con un baricentro molto alto ed orienta diversi giocatori sulla palla e sull'uomo, in perfetto stile gegenpressing. Come si evince dal fermo immagine il Rapid cerca la parità numerica in tutte le zone di campo tenendo permanentemente sotto pressione l'avversario. Non è un caso che il PPDA del Rapid sia addirittura superiore a quello del Salisburgo seppur per poco (7,6 contro 7,8 della squadra di Jesse Marsch).

ATLETICO BILBAO - VILLARREAL (DOMENICA ORE 21)

La sfida di San Mames mette di fronte una sfida che potrebbe avere un impatto di non poco conto per la lotta per i posti europei nella Liga. L'Atletico Bilbao è in grandissima risalita da quando Marcelino ha preso le redini della squadra dopo l'esonero di Garitano.

La squadra basca, con l'arrivo dell'ex tecnico del Valencia (che è anche ex allenatore del prossimo avversario) ha ritrovato un approccio in grado di valorizzare gli elementi offensivi a propria disposizione. Sono bastati pochi accorgimenti al tecnico asturiano per far viaggiare al livello che il club ed i tifosi si aspettano, in particolare sotto la sua gestione si sono innalzate le prestazioni di Iker Munain, giocatore di elevato spessore tecnico che faticava a trovare una collocazione in campo con Garitano e che, invece, con Marcelino sembra aver ritrovato la centralità tecnica in questa squadra.

Fonte dati FbRef/StatsBomb
Come si evince dal grafico a fianco, il n.10 del Bilbao ha notevolmente alzato il proprio livello nella creazione di occasioni da rete. L'arrivo di Marcelino sulla panchina ha modificato l'atteggiamento della squadra in fase offensiva, Munain agisce con maggiore libertà nella trequarti avversaria ed il suo apporto in rifinitura è tangibile sia osservando la partita che osservando, come in questo caso, i soli numeri.




Il Villarreal arriva a questa sfida reduce dalla pesante vittoria in Europa League a Salisburgo, mentre il cammino in campionato sembra essersi arenato nella ultime settimane. 

Scouting report FbRef/StatsBomb

La squadra di Emery spesso fatica a trovare la giocata giusta in fase di rifinitura che, con l'infortunio di Samu Chukwueze, sembra essere delegata esclusivamente al grande lavoro di Gerard Moreno, autore di una prestazione clamorosa a Salisburgo e protagonista di una stagione strepitosa, ben riassunta dai numeri che lo rendono un attaccante quanto un esterno offensivo di prima fascia.

Il sistema voluto dall'ex tecnico di Siviglia, PSG ed Arsenal si basa sul possesso palla ed un tentativo di recupero del pallone che possa essere aggressivo. Proprio su quest'ultimo aspetto le cose non stanno andando come previsto (il PPDA è superiore a 10) soprattutto a causa del fatto che la linea difensiva fatica a sostenere un sistema di pressing alto e spesso tende a concedere spazi in situazioni di transizione o in situazione in cui l'avversario verticalizza rapidamente l'azione con una giocata individuale. Il Bilbao è una squadra che sa innescare rapidamente i giocatori tra le linee, per cui per la squadra di Emery, dopo l'ottima prestazione di Salisburgo, una prestazione ed un risultato positivi anche al San Mames possono dare nuove certezze al gruppo di Emery e far ripartire la stagione del Villarreal.


PSG - MONACO (DOMENICA ORE 21)

Il campionato francese, a differenza delle stagioni precedenti, si sta rivelando uno dei campionati più equilibrati e ricchi di spunti di tutta Europa e nel weekend si celebra la sfida tra il PSG ed il Monaco in un incrocio che ha rappresentato per diversi anni una rivalità tra due proprietà facoltose desiderose di giocarsi la supremazia nazionale.

Negli ultimi anni, tuttavia, questa rivalità è scemata a causa delle ultime pessime stagioni della squadra monegasca che invece, quest'anno sembra aver ritrovato quella competitività che sembrava perduta: dopo un periodo di assestamento, Niko Kovac ha trovato il sistema in grado di far rendere al meglio questa squadra che va a Parigi per giocarsi la sua chance di entrare addirittura in corsa per il titolo.

Il PSG, tuttavia, si presenta a questa grande sfida reduce dal capolavoro del Camp Nou in Champions League: pur con le assenze di Neymar e Di Maria, Pochettino ha saputo pescare le giuste risorse dalla sua rosa e soprattutto ha trovato una grande serata di Marco Verratti, giocatore diventato centrale nelle idee di Pochettino, tanto che in sua assenza abbiamo visto le peggiori prestazioni della squadra parigina nella giovane gestione del tecnico argentino (leggi trasferta di Lorient in campionato).

Fonte statistiche SofaScore
I numeri della prestazione di Verratti a Barcellona non rendono sufficientemente l'idea della sua prestazione a tutto campo, la sua resistenza al pressing e la capacità di ripulire palloni creando situazioni potenzialmente pericolose da momenti in cui l'azione sembra non avere inerzia. A mio parere la prestazione di Verratti e del PSG sono frutto del lavoro messo in piedi nelle ultime due stagioni da Thomas Tuchel che ha dato una personalità ed un'identità a questa squadra, tutti elementi di base su cui oggi Pochettino sta aggiungendo i propri accorgimenti. A questo si aggiunge l'aumento di competitività del campionato francese che costringe i parigini a dover tenere alta la soglia di attenzione anche in campionato, difatti questa partita contro il Monaco è molto importante per evitare di aggiungere alla lotta per il titolo anche la squadra di Kovac.








Da parte sua, invece, il Monaco ha intenzione di mettersi alla prova dopo che nel 2021 è riuscita, finalmente, a trovare un'identità di gioco ed un equilibrio tale da portarla al quarto posto solitario in classifica grazie ad una serie positiva aperta di 9 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 11 partite tra campionato e coppa nazionale. Il sistema di gioco, ormai consolidato, vede un 3-2/5 in fase di possesso che si trasforma in 4-4-2 in fase di non possesso che esalta le qualità della coppia d'attacco Ben Yedder-Volland e che sta facendo esplodere il talento di Soufiane Diop oltre a quello della coppia di centrocampo Fofana-Tchouameni che ha margini di crescita devastanti.




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