venerdì 21 febbraio 2020

Cosa vedere nel weekend #19



A cavallo dei turni di Champions ed Europa League, ritornano i campionati nel weekend con i 5 principali campionati europei ancora aperti a diversi scenari per la lotta al titolo finale (in serie A, Liga e Bundesliga), ai posti in Europa con bagarre che coinvolgono ancora tantissime squadre ed alla lotta per non retrocedere che, specie in serie A ed in Premier League si è aperta a scenari a dir poco clamorosi.

Ma questo weekend non è solo calcio, in questo post daremo spazio, come promesso due settimane fa, anche alla presentazione di Italia-Scozia, la terza partita dell'Italia in questo 6 Nazioni dove si spera gli azzurri saranno in grado di fermare l'emorragia di 23 sconfitte consecutive contro l'avversario sulla carta più abbordabile.

SERIE A

La scorsa giornata ci ha lasciato in eredità una nuova classifica e nuove gerarchie, con la Lazio che si è presa il ruolo di anti-Juve nella volata scudetto battendo l'Inter nello scontro diretto di domenica sera, l'Atalanta che, battendo la Roma, ha messo una seria ipoteca sulla sua seconda partecipazione consecutiva alla Champions League; in zona Europa League la lotta per il sesto posto (ed il settimo, qualora la Coppa Italia la vinca una delle prime 6) vede inesorabile la risalita di Napoli e Milan, ma Verona e Bologna non lasceranno nulla di intentato vista la grande mentalità che i rispettivi allenatori sono riusciti ad imprimere alle loro squadre; in zona salvezza, invece, la bagarre è apertissima grazie alla risalita di Lecce e Genoa che ha alzato la quota punti per la permanenza in serie A e dove a rischiare forte ci sono la Sampdoria ed il Torino.


ATALANTA-SASSUOLO (DOMENICA ORE 15)


Dopo la magica serata di San Siro in Champions League, l'Atalanta torna a casa sua al Gewiss Stadium dove affronta il Sassuolo di De Zerbi in un match tra due squadre la cui riconoscibilità è quasi proverbiale: da un lato il calcio verticale ed aggressivo di Gasperini, dall'altra parte il calcio di posizione ed ipertecnico del tecnico bresciano.

La stagione dell'Atalanta ci ha insegnato come con la rosa a sua disposizione Gasperini abbia reso ancora più sofisticate le sue strategie, difatti contro il Valencia in Champions lo abbiamo visto rinunciare ad entrambe le due punte di ruolo (Zapata e Muriel) lasciando in avanti Gomez ed Ilicic allo scopo di occupare la linea a 4 del Valencia e permettere le imbucate di Pasalic e gli inserimenti dall'esterno dei quinti (la doppietta di Hateboer ne è la chiara esemplificazione); in altre occasioni, invece, abbiamo visto l'Atalanta rinunciare ad uno tra De Roon e Freuler ed occupare i mezzi spazi con Pasalic e Malinovskyi con Papu Gomez addirittura ad abbassarsi in fase di costruzione. Questa varianza permette ai nerazzurri di essere maggiormente imprevedibili in fase di possesso ed anche gestire il ritmo della partita a proprio piacimento senza la necessità di costruire gioco a velocità supersonica, sensazione confermata dal dato del possesso palla (55,4% di media) che vede la squadra di Gasperini al terzo posto alle spalle solo di Juventus e Napoli ed inoltre è la squadra che mantiene il possesso per più tempo nella trequarti avversaria (32% come la Roma, mentre Juventus e Napoli sono indietro con il 31%), ma soprattutto sono i dati sulla produzione offensiva a rendere l'Atalanta una squadra di valore top a livello europeo. 

Il Sassuolo si presenta a Bergamo reduce dalla sconfitta casalinga contro il Parma dove i nero-verdi sono andati a sbattere contro il solito muro eretto dal Parma di D'Aversa fermando una serie positiva di 10 punti in 4 partite che ha portato la squadra di De Zerbi lontana da zone pericolose di classifica che permette al tecnico bresciano di continuare con serenità il percorso di crescita della sua squadra il cui abito migliore, dopo tante difficoltà iniziali nel trovare il giusto assetto, sembra essere il 4-2-3-1 che ha messo a proprio agio diversi giocatori in rosa, come per esempio i due terzini Toljan e Kiriakopoulos, ha permesso l'esplosione di Jeremy Boga (7 goal, 2 assist, 5 dribbling riusciti a partita) ed un ritorno a buoni livelli di Domenico Berardi (9 goal e 5 assist per lui).

Ma sono soprattutto le prestazioni di Manuel Locatelli a destare l'attenzione: De Zerbi gli ha ritagliato come posizione quella di centrale di centrocampo accanto ad Obiang nel 4-2-3-1, dove può esercitare al meglio rispetto ad una posizione di centrale davanti alla difesa in quanto può permettersi di spingere più avanti e supportare la fase offensiva. La sua influenza sulle strategie di gioco del Sassuolo in fase di impostazione e rifinitura è ben visibile dalla spider-chart elaborata da Understats; il suo duello con Freuler o De Roon sarà molto interessante da seguire e potrebbe determinare buona parte dell'inerzia del match.






PREMIER LEAGUE

L'esclusione del Manchester City dalla prossima Champions League sta avendo l'effetto di un terremoto sul proseguimento della stagione in Premier League, questo perché il quinto posto (salvo ripensamenti nei prossimi gradi di giudizio favorevoli al City) e non più solo il quarto garantiranno l'accesso alla prossima Champions League, una prospettiva che rimette in corsa diversi club che stavano iniziando a concentrare l'attenzione su altri obiettivi (vedi Manchester United ed Arsenal) e che ora rientrano in corsa, per questa ragione il Lunch Match di sabato tra Chelsea e Tottenham assume un valore a dir poco fondamentale.


CHELSEA-TOTTENHAM (SABATO ORE 13.30)


La sfida tra allievo e maestro (Lampard e Mourinho) è una sfida delicata tra due squadre messe in seria difficoltà dagli infortuni che stanno continuando a falcidiare le due rose e costringere gli allenatori a rivedere le proprie strategie in funzione degli elementi a propria disposizione. Entrambe le squadre si affrontano a seguite di due sconfitte casalinghe, il Chelsea battuto nel Monday Night dal Manchester United, il Tottenham reduce dalla sconfitta in Champions contro il Lipsia che mette a serio repentaglio il proseguimento nella competizione di cui è vice-campione.

Con i 2 punti raccolti nelle ultime 4 partite la squadra di Lampard ha visto ormai del tutto erodersi il vantaggio che aveva sulle proprie inseguitrici, in primis lo stesso Tottenham che, adesso, si trova ad appena 1 punto di distacco, una situazione critica acuita dagli infortuni di Abraham e Kante proprio alla vigilia dell'impegno di Champions League contro il Bayern Monaco, assenze molto pesanti che, come la partita contro lo United ci ha mostrato, creano dei grossi buchi nello scacchiere tattico del Chelsea.

Il sistema di pressing uomo contro uomo voluto da Lampard sollecita molto in fase difensiva i centrocampisti chiamati ad aggredire gli omologhi avversari uomo contro uomo, questo è rappresentato a livello numerico dal quantitativo di giocate difensive effettuate dai centrocampisti e dagli esterni, per questa ragione l'assenza di Kante ha effetti deleteri sul pressing del Chelsea, e la partita contro il Manchester United di lunedì scorso lo ha dimostrato. A Lampard ora spetta il compito di trovare la giusta strategia in vista sia dell'impegno contro gli Spurs che contro il Bayern Monaco; nello scontro precedente con Mourinho disputato a fine dicembre, Lampard si è schierato con la difesa a 3 per meglio coprire la larghezza, possibile che la dovrà rispolverare per questo doppio impegno accentando di abbassarsi in fase di non possesso.

Il Tottenham, invece, è in totale emergenza in zona offensiva dove ha perso sostanzialmente fino a fine stagione sia Harry Kane che Son, ossia i principali marcatori in Premier con rispettivamente 11 e 9 reti; entrambi inoltre avevano una funzione ben precisa nel sistema che Mourinho ha implementato dal suo arrivo a White Hard Lane, ossia il centravanti faceva da riferimento centrale supportato da Alli alle sue spalle, mentre il coreano era deputato a dare ampiezza sulla fascia sinistra visto che il terzino sinistro (Davies o Vertonghen o Tanganga) resta bloccato accanto ai difensori in impostazione e lasciare spazio ad Aurier per fornire ampiezza a destra. Persi questi due elementi chiave, Mourinho ha dovuto rimescolare gli uomini e, nella difficile serata di Champions contro il Lipsia, ha avuto delle risposte sulle strategie a cui affidarsi per ovviare alle assenze.

Lo scaglionamento asimmetrico della linea difensiva è ormai un dato acquisito, con Davies e Winks chiamati ad iniziare l'azione ed Aurier che cerca di far progredire l'azione sulla destra o con le sue discese o svolgendo il compito che prima era delegato a Kane, ossia tentare di contendere le palle lunghe per tentare di attivare i giocatori disposti sulla trequarti chiamati a non isolare Lucas Moura; una strategia che però ha funzionato solamente quando hanno lasciato il campo Dele Alli e Gedson Fernandes: l'ingresso di Lamela al posto dell'inglese e di Ndombele al posto dell'ex giocatore del Benfica hanno permesso al Tottenham di avere un posizionamento migliore sulla trequarti offensiva coprendo le voragini che vedete nella passmap tra Davies e Bergwjin e tra Winks ed il lato destro del campo; se i minuti finali della partita con il Lipsia saranno la base della strategia di Mourinho contro il Chelsea, allora avremo risposte positive per il proseguimento della stagione per gli Spurs.


BUNDESLIGA

Lo scorso turno di campionato ha visto le prime cinque della classe portare a casa i 3 punti mantenendo dunque invariate le distanze davanti alla classifica e dunque aumentando l'incertezza in merito a chi la spunterà da qui alla fine di una stagione in cui il valore del campionato tedesco si sta innalzando a dismisura con il picco probabilmente raggiunto nel corso della settimana con le vittorie stra-convincenti di Dortmund e Lipsia in Champions League. Il calendario della giornata numero 23 potrebbe favorire il Bayern Monaco che affronta in casa il Paderborn ultimo in classifica, mentre le rivali sono alle prese con match meno agevoli, in particolare il Lipsia di Nagelsmann che, dopo la vittoria sul Tottenham in Champions se la dovrà vedere contro lo Schalke 04 di Wagner nella partita che ho scelto per questo weekend. 


SCHALKE 04-LIPSIA (SABATO ORE 18.30)


La sfida di Gelsenkirchen è senza dubbio il match più interessante della giornata specie se consideriamo che all'andata lo Schalke fu capace di espugnare Lipsia con un 3-1 sfruttando al meglio gli errori della squadra di Nagelsmann.

La squadra di Wagner ha un'identità tattica e strategica abbastanza riconoscibile con un pressing uomo contro uomo particolarmente aggressivo che spesso risulta efficace (quarto posto nel dato sul PPDA pari a 9,17), mentre la fase offensiva si basa prevalentemente sul movimento e sulle giocate di Amin Harit, principale fonte di pericolo della squadra con i suoi 4 goal, 6 assist ed una media di 1,91 passaggi-chiave a partita; le fonti alternative sono le discese sugli esterni di Caligiuri ed Oczipka, la cui assenza nelle ultime settimane ha avuto un certo peso sul rendimento offensivo dello Schalke.

Il punto debole dello Schalke è la fase difensiva nel momento in cui l'avversario si mostra abile a superare la prima linea di pressione, finora la squadra di Wagner ha concesso tantissimo agli avversari, tuttavia pur avendo numeri in termini di xG concessi da squadra da parte destra della classifica, lo Schalke è la quarta difesa del campionato, una overperformance difensiva che è spiegata dalla statistica del post-shot xG (PSxG) elaborata da StatsBomb in cui gli xG vengono aggiustati sulla base della direzione del tiro effettuato, un dato utile per valutare le prestazioni dei portieri: in base a questo valore la coppia Nubel-Schubert ha permesso allo Schalke di subire 7,5 goal in meno rispetto ai goal attesi, un dato inferiore solamente a quello di Sommer a Moenchengladbach e di gran lunga superiore a qualsiasi altro portiere del campionato.

Il Lipsia si presenta alla sfida di Gelsenchirken con negli occhi la prestazione a tratti dominante sul campo del Tottenham in Champions, il dato più interessante è che per la squadra di Nagelsmann quella di Londra è la terza partita consecutiva senza prendere goal, un dato tutt'altro che scontato se si considera che in queste tre partite l'unico centrale di ruolo fosse Dajot Upamecano, a sua volta assente anche a Londra, inoltre il giovane tecnico tedesco sembra aver finalmente trovato con il 3-4-3 il sistema per ricostruire la strategia in fase di possesso dopo la partenza di Diego Demme lasciando la fase di impostazione ai tre centrali difensivi con il supporto degli esterni.

La prestazione clamorosa di Ampadu a Londra alla sua seconda partita da titolare in questa stagione mostra come con il giocatore in prestito dal Chelsea il Lipsia abbia trovato un giocatore utilissimo in fase di impostazione ma anche in fase di lettura delle linee di passaggio avversarie, ora resterà di capire se Nagelsmann, con il rientro di Upamecano rivedrà nuovamente il modulo oppure se l'inglese tornerà in panchina.














LA LIGA

Pareggiando contro il Celta Vigo domenica scorsa, il Real Madrid ha visto ridursi il vantaggio sul Barcellona ad 1 solo punto, il tutto mentre la squadra di Setien, nel mezzo di una polveriera societaria è riuscito a superare, parafrasando una citazione di Guardiola in relazione all'Atalanta, "la visita al dentista" rappresentata nella Liga dal Getafe di Bordalas che, comunque, riesce a mantenere il terzo posto in una lotta per la Champions in cui tutti hanno rallentato, eccetto il Villarreal, unica a vincere ed ora a 2 punti dal quarto posto occupato da Atletico Madrid e Siviglia, per questo motivo la partita che consiglio questo weekend è la visita del sottomarino giallo al Wanda Metropolitano.


ATLETICO MADRID - VILLARREAL (DOMENICA ORE 21)


Come indicato in premessa, appena due punti dividono l'Atletico Madrid dal Villarreal: i colchoneros sono alle prese con mille difficoltà derivanti dalle assenze e dai limiti in fase di finalizzazione già discussi nei miei post precedenti sul blog, il Villarreal ha una serie positiva aperta di 10 punti nelle ultime 4 partite coincisa con l'arrivo in attacco di Paco Alcacer, fuoriuscito da Dortmund a causa dell'arrivo di Haaland.

In tutte le difficoltà di questa stagione l'Atletico non ha mai perso lo spirito combattivo e la grande applicazione in fase di non possesso che le permette di essere la miglior difesa del campionato alle spalle del Real Madrid e la miglior difesa in termini di xG subiti (ad eccezione del modello di Between the Posts). In settimana la prestazione difensiva contro il Liverpool ci ha riportato alla mente l'Atletico del 2014, quello capace di vincere la Liga e di trovarsi ad un passo dalla vittoria della Champions League; una prova di intensità difensiva non sfuggita ai freddi numeri delle statistiche con le 6 respinte di Savic e, soprattutto, i possessi persi da Alexander-Arnold (36) a dimostrazione di come la fase difensiva di Simeone può soffocare qualsiasi tipo di organizzazione offensiva; con il Villarreal l'Atletico Madrid dovrà dare continuità alla prestazione in Champions se intende risalire la corrente anche nella Liga.



Il test per l'Atletico Madrid è molto probante visto che il Villarreal è una delle squadre con la migliore produzione offensiva della Liga e che con l'arrivo di Paco Alcacer vuole risolvere il problema della underperformance realizzative evidenziatosi per lunghi tratti della stagione. Javi Calleja avrà studiato le difficoltà avute dal Liverpool contro il blocco difensivo dell'Atletico, l'arma a sua disposizione è la grande qualità dei suoi centrocampisti ai quali chiede continue rotazioni per disordinare le linee difensive avversarie; a livello di modulo il Villarreal alterna il 4-1-4-1 al 4-2-3-1 a seconda delle caratteristiche dei giocatori utilizzati, in genere la differenza tattica la fa la presenza in campo di Iborra o Anguissa: il primo è il tipico pivote che gioca davanti alla difesa e che si affianca a loro al momento di far partire la manovra, il secondo è un centrocampista che ama muoversi di più e per questo è necessario che ci sia qualcuno accanto che dia copertura alle sue sortite in avanti, in questo ruolo si alternano lo stesso Iborra oppure Trigueros.

In cima a questi meccanismi, infine, vi è un giocatore, si tratta di Santi Cazorla, classe 1984 come Cristiano Ronaldo, due anni fa la sua carriera sembrava finita a causa di una serie di complicazioni derivante da un batterio che gli aveva devastato il tallone d'achille, tornato a Villarreal lo scorso anno ha ritrovato la miglior condizione e una gran voglia di ritornare a giocare che lo hanno portato a realizzare 8 goal e 5 assist ed un gigantesco contributo in fase di impostazione e rifinitura, che possa essere lui il grimaldello che permetterà al Villarreal di sbancare il Wanda Metropolitano e rimettere il Villarreal nella mappa dei top club spagnoli?

LIGUE 1

La scorsa settimana il Marsiglia vincendo a Lille ha praticamente chiuso i conti per quel che riguarda il secondo posto in classifica, complice anche la sconfitta del Rennes a Reims che ha portato la squadra di Stephan a 11 punti ed il Lille a 12 punti; in questo contesto si accende a sorpresa la lotta per il terzo posto con Rennes e Lille adesso incalzati da 9 squadre raccolte in 5 punti, a capeggiare questo gruppo vi è il Monaco, finalmente risollevatosi dopo i mille alti e bassi di questa stagione; i monegaschi sono chiamati a dare continuità al loro momento di forma andando a fare visita al Digione.


DIJON-MONACO (SABATO ORE 20)


La trasferta di Digione rappresenta un'importante prova per il Monaco di Robert Moreno, reduce da tre vittorie consecutive che hanno consentito ai monegaschi di risalire fino al quinto posto in classifica, ma la Ligue 1 ci ha abituato a diverse storie di serie positive che si sono poi rivelate come dei fuochi di paglia, per questo una quarta vittoria consecutiva potrebbe essere considerata come un segnale positivo che indica che la strada intrapresa è quella giusta.

Con l'esonero di Jardim e l'arrivo di Roberto Moreno durante la pausa invernale il Monaco ha operato l'ennesima rivoluzione della rosa spendendo 60 milioni per ringiovanire la rosa con profili di importante prospettiva come i giovani  centrocampisti Youssouf Fofana dallo Strasburgo e Aurélien Tchouaméni dal Bordeaux e dei difensori centrali Pavlovic dal Partizan (rimasto in Serbia fino a fine stagione) e Marcelin dall'Auxerre. 

Dei nuovi acquisti l'unico che ha trovato spazio è Fofana che forma la cerniera centrale di centrocampo che da protezione alla difesa e permette a Golovin e Jovetic di muoversi e di servire le due punte Slimani e Ben Yedder. Dalle due mappe di azione del centrocampista nelle ultime due partite si intuisce anche come Moreno continui a modificare lo schieramento della squadra, contro il Montpellier Fofana ha giocata come vertice basso di un rombo di centrocampo, mentre nella partita di Amiens le principali responsabilità in fase di impostazione erano delegate ad Adrien Silva.

Il Dijon in piena lotta per la salvezza si trova al terzultimo posto in classifica, posizione che al momento la costringerebbe ad affrontare lo spareggio contro la vincitrice dei play-off di Ligue 2, esperienza già affrontata lo scorso anno, tuttavia le prestazioni della squadra di Jobard mostrano una squadra in grande crescita che, con l'arrivo di Benzia nel mercato invernale ha aggiunto qualità alla rosa della squadra.

Il profilo statistico elaborato da Soccerment dimostra come i valori della squadra in termini numerici siano sostanzialmente in linea con i valori medi del campionato; come già segnalato nei miei post precedenti, la squadra di Jobart finalizza meno bene rispetto a quanto produce, anche a causa del fatto che gli attaccanti centrali tendono a lavorare più in fase di rifinitura che in fase di finalizzazione; la partita con il Monaco dovrà mostrare una continuità della squadra borgognona nella ricerca di soluzioni di tiro più efficienti che possano migliorare la fase realizzativa, le 4 reti segnate nelle due partite contro Nantes e Bordeaux sono uno buon viatico, tuttavia deve saper cercare di non far sostenere tutto il peso offensivo alle grandi qualità di Chouiar.


BONUS TRACK


RUGBY, ITALIA-SCOZIA (SABATO ORE 15.30)


Da 5 anni a questa parte è arrivato quel momento dell'anno in cui gli appassionati di rugby in Italia sperano che avvenga il miracolo, ossia una vittoria nel 6 nazioni: domani pomeriggio all'Olimpico viene a fare visita agli azzurri la Scozia, ossia l'avversario che per l'Italia è sempre stato il principale benchmark in termini di valore tecnico.

Messi da parte i rapporti di forza storici tra le due squadre, la situazione negli ultimi anni ha visto allargarsi paurosamente le forbice tra l'Italia e gli scozzesi, con quest'ultimi che negli ultimi anni hanno anche raccolto punti contro gli inglesi ma che sono reduci dalla delusione mondiale dove sono stati eliminati da Irlanda e Giappone nel girone.

L'Italia ha cambiato guida tecnica con l'addio di O'Shea sostituito da Franco Smith, il quale ha instaurato una strategia di consolidamento di un gruppo di giocatori con cui costruire un percorso tecnico che possa permettere agli azzurri di crescere fino al punto di tornare competitivi. Finora questo percorso ha portato a 2 sconfitte, una molto pesante in Galles (42-0) ed un'altra contro la Francia (35-22) in cui si sono visti dei progressi, non tanto dal punto di vista tecnico quanto dal punto di vista mentale.

Dando uno sguardo ai report statistici del 6 Nazioni, l'Italia è la squadra che fa meno utilizzo del calcio per avanzare preferendo il gioco alla mano, un sistema molto ambizioso ma che non sembra pagare grossi dividendi visto che l'Italia fatica ad avere possesso territoriale (46% contro il 53% di possesso generale) esponendosi a tanti errori tecnici derivanti dalle difficoltà a rompere le linee avversarie; inoltre in fase difensiva si fa una gran fatica a controllare gli attacchi avversari (appena 8% i placcaggi dominanti, ossia i placcaggi che determinano uno stop dell'inerzia dell'azione offensiva avversaria).

La Scozia, al contrario, ha mostrato un approccio più conservativo mediante un utilizzo più frequente del calcio per allontanare gli avversari dalla propria area dei 22 facendo un uso dunque molto ridotto del gioco alla mano che, però, si mostra molto produttivo visto che la Scozia ha il miglior dato di avanzamento della linea del vantaggio (58%), mentre in difesa i dati ci dicono che si tratta di una squadra difficile da sfondare (13% di placcaggi dominanti) essendo in testa a tutti gli indicatori relativi ai break subiti (2 a partita contro i 4 di media della competizione). In fase offensiva, tuttavia, la squadra scozzese, non ostante un possesso territoriale superiore al 50% e non ostante i numeri interessanti in avanzamento, non è riuscita ancora ad andare a meta in questo 6 nazioni subendo al contempo solamente 2 mete, tuttavia il 70% dei punti subiti arriva dai calci di punizione, generati principalmente da placcaggi irregolari, un dato che, unito alla percentuale di placcaggi dominanti, suggerisce un approccio molto aggressivo della squadra scozzese.

Dai dati di cui sopra ci suggeriscono che Italia-Scozia sarà anche una gara tattica, lo stesso Smith in conferenza stampa ha parlato di una gara che è stata pianificata per reggere il confronto fisico con gli scozzesi, specie con riguardo alla tenuta della squadra per tutti gli 80' di gara, un focus, quest'ultimo, su cui il nuovo allenatore sta lavorando molto e che ha mostrato degli importanti progressi nella gara contro la Francia, che sia la strada giusta per fermare a 24 la striscia di partite consecutive perse nel 6 Nazioni?

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