Monday, 3 February 2020

Tottenham - Manchester City, le pagelle

A White Hart Lane torna una sfida che aveva segnato la prima parte dello scorso decennio, ossia quella tra Mourinho e Guardiola, che tornano a sfidarsi in un Tottenham-City dove le due squadre cercano delle risposte, da una parte per rimettersi in corsa per entrare tra le top 4, dall'altra per ritrovare i migliori meccanismi in vista della sfida ormai prossima al Real Madrid negli ottavi di Champions, ossia il grande obiettivo di Guardiola in questa stagione.

La partita si divide in due fasi: i primi 60' con il solito dominio territoriale del City che però non concretizza e fallendo un rigore con Gundogan che fallisce anche una chance enorme nelle battute iniziali della ripresa, poi l'espulsione di Zinchenko cambia l'equilibrio della partita con il Tottenham che, dopo aver giocato tutta la partita nella propria metà campo, riesce a trovare con il neo-acquisto Bergwijn il goal che sblocca la partita che viene chiusa pochi minuti più tardi dalla rete di Son.

Un cinismo ed una chirurgica efficacia del Tottenham che sembrano figlie dello stile tipico di Jose Mourinho, tuttavia anche la gara d'andata, con alla guida Pochettino, aveva seguito lo stesso canovaccio.




LE FORMAZIONI

Mourinho butta subito nella mischia l'ex PSV Steven Bergwijn, il giocatore individuato nel mercato come l'uomo a cui approggiarsi per dare il cambio di passo alla manovra degli Spurs apparsa abulica nelle scorse settimane; a centrocampo Mourinho inserisce Lo Celso accanto a Winks, in difesa ritorna Tanganga come terzino sinistro, probabilmente con lo scopo di tenerlo bloccato in fase di impostazione per permettere ad Aurier di sganciarsi a destra.

Dall'altra parte Guardiola ritrova Zinchenko a sinistra nella sua linea difensiva dove lascia fuori Laporte, a centrocampo Gundogan acocompagna Rodri, con De Bruyne a supportare il trio offensivo formato da Mahrez, Aguero e Sterling.


LE PAGELLE

TOTTENHAM


LLORIS 7

Tornato da due settimane dopo il grave infortunio subito a Brighton ad ottobre, il capitano degli Spurs e della Francia campione del mondo tiene in vita i suoi parando il rigore di Gundogan; nella ripresa trova una grande parata anche su De Bruyne nei minuti finali della partita. Il suo ritorno è un acquisto di gennaio aggiuntivo per Mourinho.


AURIER 6,5

La sua aggressività (7 tackles su 9 risuciti in tutta la partita) lo tradisce in occasione del rigore poi sbagliato da Gundogan, ma gli permettono di recuperare diversi palloni difficili; in fase di possesso come al solito Mourinho gli affida il compito di tenere largo il fronte del gioco a destra staccandosi dalla linea di difesa.



ALDERWEIRELD 6

Gara senza alcuna sbavatura per il belga, la protezione datagli da Winks lo aiuta a leggere le azioni nel modo migliore; non è casuale che dei 18 tiri del City, solo 3 arrivano dal suo lato, di cui l'unico pericoloso è quello di Gundogan all'inizio della ripresa dove lui si trovava avanti per un calcio d'angolo.


SANCHEZ 6,5

Dal suo lato arrivano i maggiori pericoli visto che agisce l'asse Mahrez-De Bruyne, tuttavia il colombiano riesce a contenere al meglio gli attacchi del City anche grazie ad un ottimo posizionamento in fase di difesa posizionale (10 chiusure a centro area, tutte a neutralizzare i cross di De Bruyne verso il secondo palo).


TANGANGA 6,5

Contiene discretamente sia De Bruyne che Mahrez quando puntano dalle sue parti, il ragazzo, come da ordini di Mourinho, è il riferimento basso a sinistra in fase di possesso; chiude la partita con 3 intercetti e 4 tackles riusciti su 5 a dimostrazione della sua partita solida.


WINKS 6,5

Ottima gara in copertura per lui, bravissimo ad assorbire gli inserimenti delle mezzali del City, da uno dei suoi tanti palloni recuperati si procura il secondo giallo e l'espulsione di Zinchenko. La sua heatmap sintetizza al meglio la generosità della sua prestazione.



LO CELSO 6

Al contrario di Winks, soffre parecchio la posizione arretrata che gli ha consegnato Mourinho, al 66' deve anche spendere un giallo dopo aver subito l'ennesimo dribbling dai giocatori del City, tuttavia i numeri ci dicono che è il giocatore più cercato dai suoi compagni per uscire dalla morsa della squadra di Guardiola nei momenti più difficili della partita (42 passaggi effettuati). Inoltre cresce nel corso della partita e Mou lo tiene in campo fino alla fine avanzandolo sulla linea dei trequartisti dopo l'ingresso di Dier.


SON 6,5

Alla fine è sempre il più pericoloso dei suoi, anche in una giornata in cui ha dovuto cambiare più volte posizione per cercare di rendersi pericolo nella trequarti del City, come al solito è l'uomo a cui Mourinho affida l'ampiezza a livello offensivo; nel primo tempo parte da destra dove cerca di tagliare alle spalle della difesa del City ma senza successo, nella ripresa torna a sinistra, sua posizione prediletta e dopo l'espulsione di Zinchenko trova più palloni giocabili ed alla prima occasione trova il goal, quello che chiude i conti sul 2-0.


ALLI 5,5

Partita impalpabile, lo schieramento forzatamente basso della sua squadra lo tiene lontano dal vivo del gioco, Mourinho lo tira fuori dal campo, chiude il match con 8 passaggi riusciti su 16, si rende utile a metà campo dando appoggio ai compagni ma resta avulso dal gioco strozzato tra Rodri e Gundogan.


Dal 70' NDOMBELE 6,5

Appena entra in campo, ricicla un pallone sulla trequarti del City e serve a Son l'assist del 2-0, inoltre con più spazi a disposizione rispetto ad Alli riesce a regalare qualche giocata che hanno convinto il Tottenham ad investire su di lui.


BERGWIJN 6,5

Arrivato in settimana dal PSV dove aveva collezionato 31 reti in poco meno di 150 presenze, all'esordio trova subito il goal, corre tantissimo, tanto che al 67' è già a terra per i crampi e Mourinho decide di toglierlo. Goal a parte deve ancora lavorare per entrare nei ritmi della premier e trovare la migliore posizione in campo

Dal 70' LAMELA s.v.


LUCAS MOURA 6 

Anche per lui stesso discorso di Alli, partita complicata visti i pochi palloni giocabili, tuttavia trova l'assist per il goal di Bergwijn e soprattutto cerca di fare molto di più tentando 4 dribbling per prolungare il possesso palla, ne porta a casa 2, mostrando di essere l'elemento più tecnico dei suoi.

Dall' 84' DIER s.v.


MANCHESTER CITY



EDERSON 6

La sua importanza nel mondo di Guardiola va ben oltre a ciò che possa essere in grado di fare un portiere, la sua uscita ai 30 metri su un lancio che aveva preso alle spalle la difesa del City e stava per lanciare Son in porta è la chiara indicazione di come il portiere brasiliano sia parte integrante della strategia difensiva di Guardiola, incolpevole sui due goal subiti, su quello di Son ci sarebbe anche arrivato senza la deviazione di Fernandinho. 


WALKER 6

Il pallone rinviato sui piedi di Lucas in occasione del goal del vantaggio del Tottenham macchia la sua partita dove ha svolto al solito un gran lavoro in impostazione, accentrandosi al fianco di Rodri quando Gundogan si muoveva alle spalle dei centrocampisti del Tottenham, in fase difensiva è quello che intercetta più palloni (3 intercetti) e fa maggiori chiusure in area di rigore (5), tuttavia una di queste è quella che gli abbassa il voto.

OTAMENDI 5

Il tentativo di fuorigioco individuale sul goal del raddoppio da parte di Son è l'esemplificazione delle sue difficoltà a fare le scelte giuste negli interventi difensivi, potrebbe essere un giocatore utile per squadre che amano difendere più basse, ma sembra poco adatto ai meccanismi voluti da Guardiola che, a sua volta, avrebbe avuto a disposizione Laporte ma ha preferito preservarlo per le prossime decisive settimane, alzando definitivamente bandiera bianca in Premier League. 

FERNANDINHO 5,5

Anche per lui, in partite come questa si nota il fatto che il centrale difensivo non è il suo ruolo naturale, anche nei momenti di dominio del City ha mostrato le sue difficoltà nel difendere alle proprie spalle, rispetto ad Otamendi, però, mostra di avere piena coscienza di ciò che Guardiola gli chiede; ad ogni modo per Guardiola sarà fondamentale tornare a schierare la coppia Stones-Laporte se non intende farsi scherzare da Benzema in Champions. 

ZINCHENKO 5

Paga con l'espulsione prima la sua sciocchezza nella gazzarra nata dal tuffo di Sterling dopo il rigore parato da Lloris. e poi paga il folle calcio d'angolo di Mahrez dovendo spendere il fallo e la seconda ammonizione sulla palla rubata da Winks. Nel primo tempo è l'uomo più cercato per far partire l'azione e mostra il suo valore anche in fase difensiva dove spesso è riuscito a coprire alle spalle di Fernandinho.

RODRI 6

L'ultima volta che lo abbiamo visto in dettaglio fu contro l'Everton dove l'emergenza difensiva del City lo portò a giocare centrale di destra in un'inedità difesa a 3; oggi lo abbiamo rivisto nella sua posizione naturale dove è chiamato a muovere i fili del sistema di Guardiola, tuttavia il centrocampo del Tottenham lo intrappola in fase di impostazione dal basso, per cui la responsabilità spetta a Fernandinho, allo spagnolo, assieme a Gundogan il ruolo di avanzare e cercare di recuperare alto il pallone fatto transitare sulle catene esterne, e riesce nell'intento dato che gioca un terzo dei suoi palloni nella trequarti del Tottenham e recupera 5 palloni in quella zona di campo, tuttavia nella ripresa non riesce più nel suo intento e finisce anche per farsi ammonire. 

GUNDOGAN 6

Sbaglia il rigore nel primo tempo, confermando le preoccupazioni di Guardiola alla vigilia sulle esecuzioni dal dischetto dei suoi (sesto errore stagionale). Che in fase conclusiva sia una serata storta lo so capisce quando dopo pochi minuti della ripresa non riesce a mettere in rete sostanzialmente a porta vuota (anche a causa di un pessimo assist di Sterling), tuttavia queste chance mancate non oscurano il lavoro svolto dal tedesco in possesso ed in fase di pressione sulla trequarti degli Spurs.



DE BRUYNE 5.5


Come suo solito si muove nei mezzi spazi e duetta principalmente con Mahrez che gli crea spazio allargandosi, tuttavia il belga non riesce a trovare gli strappi a cui ci ha abituato in questi anni, inoltre le sue giocate vengono ben neutralizzate dalla difesa del Tottenham, chiude la partita con un solo dribbling riuscito e due passaggi-chiave solo nelle battute finali della partita. Il principale merito del Tottenham di oggi è stato limitarlo nell'ultimo terzo di campo.





MAHREZ 6

Nel primo tempo i maggiori pericoli arrivano dalla sua parte dove, collegandosi con De Bruyne, costruisce le occasioni che nel primo tempo potevano portare il City in vantaggio (in particolar e il palo di Aguero); nel secondo tempo sbaglia la battuta di un calcio d'angolo permettendo al Tottenham di partire in contropiede con Winks costringendo Zinchenko al fallo da espulsione, da quel momento esce di scena fino a quando Guardiola non lo toglie dal campo.

Dal 72' GABRIEL JESUS s.v.

Non riesce a far male alla difesa del Tottenham che, difendendo basso, neutralizza i suoi inserimenti sul secondo palo.

AGUERO 6

Si procura il rigore che poi Gundogan va a sbagliare, è il più pericoloso dei suoi, ed i numeri contano 6 conclusioni tentate ma senza riuscire a trovare la via della rete. Con l'espulsione di Zinchenko è lui il sacrificato per lasciare il posto a Cancelo che doveva ricoprire la casella lasciata scoperta dall'espulsione dell'ucraino.


Dal 64' CANCELO S.V.

Nulla da segnalare nella partita dell'ex Inter e Juventus.

STERLING 5

Si è fatto notare prevalentemente per aver fatto di tutto nel primo tempo per farsi cacciare fuori dall'arbitro, ma ne l'entrataccia su Dele Alli (solo ammonito), ne la simulazione sulla palla respinta da Lloris sul rigore sbagliato da Gundogan hanno convinto Dean a fargli finire la partita anzitempo. In fase offensiva cerca di rendersi pericoloso con i suoi tagli da sinistra, ma Aurier ed Alderweireld riescono a mettergli la museruola.

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