Tuesday, 18 February 2020

Cosa vedere degli Ottavi di Champions (Parte I)



Martedì 18 febbraio è la data che da inizio alla seconda fase della stagione, quella in cui le indicazioni dei mesi da settembre a gennaio devono portare a dei risultati e, soprattutto, a dei trofei. Ed il 18 febbraio è la data di inizio perché non si può più sbagliare, inizia la fase ad eliminazione diretta della Champions League.

In questo post andremo a capire quali sono gli spunti di interesse di ciascuno degli ottavi di finale della competizione sulla base di quanto visto finora e di come le squadre si sono mosse in questo 2020 tra mercato e revisioni dell'assetto della squadra.

Oggi pubblichiamo la prima parte con le partite che si giocheranno in questa settimana.

BORUSSIA DORTMUND-PARIS SAINT GERMAIN

Con l'arrivo di Haaland il Borussia Dortmund sembra aver risolto una buona parte dei suoi problemi offensivi in questa stagione; non era un mistero come nella prima parte di stagione l'assenza di un attaccante in grado di dare profondità fosse un serio problema per Favre vista l'assenza forzata per infortunio di Paco Alcacer, ora trasferitosi al Villarreal.

Dopo le difficoltà della prima parte di stagione che avevano reso la posizione del tecnico svizzero poco solida, l'arrivo di Haaland ed il passaggio definitivo al 3-4-3 ha permesso al Dortmund di esprimersi al meglio in fase di possesso, che resta ancora compassato in fase iniziale ma che grazie al lavoro di Hakimi e Guerreiro sugli esterni ed alle rotazioni dei 3 davanti a cui aggiungere l'ottimo lavoro di Brandt schierato come centrale di centrocampo al fianco di Witsel permette alla palla di giungere più facilmente sulla trequarti avversaria per poi innescare le giocate di Reus e Sancho; un sistema che ha portato a 23 goal realizzati nelle prime 5 partite di Bundesliga nel corso del 2020.

Il quadro delineato sopra desta qualche preoccupazione in più per il PSG rispetto al momento del sorteggio, una situazione molto simile a quella dello scorso anno quando dall'urna uscì il nome del Manchester United che aveva appena rimosso dalla propria panchina Jose Mourinho e sembrava una squadra in caduta libera, tuttavia la scossa data da Solskjaer aveva cambiato le carte in tavola. Per Thomas Tuchel è un ritorno al passato, si giocherà il passaggio ai quarti contro la squadra che lo ha lanciato all'attenzione del grande pubblico e lo farà dall'alto di una stagione in cui la sua squadra sta mostrando costanti miglioramenti e dove, di volta in volta, il tecnico tedesco sta riuscendo ad incasellare nello scacchiere tattico tutti i grandi giocatori di cui dispone, come si evince dalla bellissima azione che porta al 4-2 contro il Lione.




In particolare il 4-2-4 con cui Tuchel ha iniziato a schierare la squadra dal momento in cui Neymar (o Sarabia in sua assenza) e Mbappe sono diventati entrambi disponibili, gli ha permesso di schierare contemporaneamente, oltre al francese ed al brasiliano, anche Icardi e Di Maria; le rotazioni dei 4 davanti tolgono qualsiasi punto di riferimento alle difese avversarie e permette alle qualità tecniche di Neymar di esaltarsi; alle loro spalle l'equilibrio è dato dalla presenza di un centrale di centrocampo abile nella fase difensiva (Gueye o Marquinhos) ed uno abile nel gestire il pallone (Paredes o Verratti), mentre a dare ampiezza al gioco ci pensano i due esterni bassi Meunier e Kurzawa, tuttavia in alcune partite Tuchel ha schierato Diallo come quarto a sinistra per non esporre eccessivamente la squadra.

La sconfitta subita a Leverkusen unitamente agli infortuni di Reus e Brandt hanno complicato la rincorsa del Dortmund in vetta alla Bundesliga, ma soprattutto complica i piani di Favre in questo doppio confronto, visto che con ogni probabilità dovrà rinunciare ad entrambi nella gara d'andata; riguardo l'assenza dell'ex Leverkusen, Favre potrà sostituirlo con Emre Can, che ha mostrato subito di avere un impatto importante nella gara d'esordio contro il Leverkusen, molto più difficile rimpiazzare Reus, pur essendo Thorgan Hazard ed il giovane Reyna delle soluzioni interessanti ma non all'altezza del fuoriclasse.



Il PSG si presenterà con il dubbio Neymar, un'assenza che in Ligue 1 non incide sui risultati e le prestazioni, ma in un doppio confronto diretto contro una squadra come il Dortmund una potenziale assenza del brasiliano rischia di penalizzare i francesi che, però, possono contare su un Di Maria in condizioni mostruose, senza contare un certo Mbappè. Nelle ultime partite il PSG ha mostrato di calare pericolosamente in concentrazione nelle fasi finali della partita (vedi trasferta di Nantes la scorsa settimana, ma anche la rilassatezza dopo il goal del 3-0 contro il Lione), una mancanza che in Champions difficilmente verrà perdonata, specie contro gente come Sancho e Haaland.

I numeri ci dicono che il PSG è favorito per il passaggio del turno, tuttavia entrambe le squadre sono capaci di tutto nel bene e nel male, per questo il pronostico, pur essendo sbilanciato verso Mbappè e compagni, è molto meno chiuso di quanto possa sembrare.

ATLETICO MADRID-LIVERPOOL

A mio parere uno degli ottavi di finale dal pronostico più chiuso del lotto, seppur sulla carta la squadra di Simeone può essere un cliente pessimo per chiunque, le prestazioni dei colchoneros in questa stagione sembrano quelle di un ciclo giunto ormai al capolinea, seppur un ricambio generazionale è in atto ma con attori che non sembrano sposarsi con i principi di gioco di Simeone. Le difficoltà dell'Atletico più nello specifico sono state già affrontate nei miei post precedenti e riguardano tendenzialmente la fase realizzativa; il dato del differenziale tra xG e goal realizzati (-8,7 secondo il modello di Between the Posts, addirittura -12,95 secondo il modello Understats).

Secondo gli algoritmi di FiveThirtyEight il Liverpool è la favorita per bissare il successo di Madrid dello scorso anno e nel novero di questi ottavi di finale solo il Barcellona contro il Napoli ha una percentuale di passaggio del turno più alta; sono i numeri difensivi a permettere ai Reds di comandare gli indici previsti dall'algoritmo statistico; i 15 goal subiti in Premier sono il dato che certifica il valore difensivo della squadra di Klopp, dato validato dagli xG subiti (che a seconda dei modelli utilizzati vedono il Liverpool migliore nel dato assoluto o nel dato rapportato per i tiri subiti) che mostrano una overperformance resa possibile dal fatto di avere uno dei migliori portieri al mondo (nella mia personale preferenza Alisson a livello mondiale è inferiore al solo Ter Stegen) ma anche dal fatto che il dato degli xG, se ripulito col dato elaborato da StatsBomb dei post-shots xG vede l'impatto dell'overperformance scendere ad un differenziale di appena 3 reti in più subite rispetto alla qualità dei tiri subiti dal portiere brasiliano.


Dal punto di vista tattico la sfida tra Simeone e Klopp è un inedito in gare ufficiali per cui quanto meno potremo godere di una grande lotta a livello tattico: il 4-4-2 dell'Atletico sicuramente si focalizzerà sull' ingabbiare i movimenti a venire incontro di Firmino, ossia la giocata che attiva di fatto la batteria dei tre davanti e principale fonte di pericolo dei Reds. Come si evince dalla mappa dei passaggi ricevuti dal brasiliano nelle ultime due sfide di Premier, i compagni lo cercano per spostare il possesso nella trequarti avversaria. 
Come si evince, invece, dalla mappa relativa ai suoi passaggi, si evidenzia il suo compito di giocare di sponda per un giocatore che può ricevere nel mezzo spazio fronte alla porta; il dato di 23,32 relativo agli xGchain calcolati da Understats, ossia gli xG generati dal suo coinvolgimento in impostazione, rifinitura e finalizzazione lo rendono confermano come il brasiliano sia la principale fonte di pericolosità della formazione di Klopp.


La squadra di Simeone, a sua volta, è molto abile nella chiusura degli spazi centrali, tuttavia la partita contro il Real Madrid disputata due settimane fa ha mostrato delle difficoltà nel contenere le sovrapposizioni sugli esterni (il goal di Benzema è nato da una combinazione tra Vinicius e Mendy sul lato sinistro, per cui i principali grattacapi per il tecnico argentino arriveranno dagli esterni  Alexander-Arnold e Robertson, il cui apporto alla fase offensiva è ben esplicato dai 16 assist in due collezionati in Premier fino a questo momento, cosa sceglierà dunque Simeone? Potrebbe decidere di tornare al suo 4-4-2 classico con Koke e Saul esterni a centrocampo a garantire le coperture anche sugli esterni o punterà su esterni più offensivi come Correa e Carrasco (Lemar e Vitolo le altre opzioni) per sfruttare lo spazio lasciato dai due esterni del Liverpool quando di portano in avanti?


ATALANTA-VALENCIA

Il sorteggio ha messo di fronte le due squadre protagoniste delle qualificazioni più clamorose nella fase a gironi, con l'Atalanta che si è resa protagonista di una rimonta insperata dopo le 3 pesanti sconfitte nelle prime 3 partite, dall'altra parte il Valencia che ha sbattuto fuori dalla competizione l'Ajax andando a vincere all'Amsterdam Arena all'ultima giornata replicando la vittoria esterna ottenuta a Stamford Bridge contro il Chelsea.

Nel corso di questi due mesi tra la fine della fase a gironi e l'inizio della fase ad eliminazione diretta, le due squadre hanno avuto modo di mostrare i propri pregi e difetti in maniera ancora più marcata, ma soprattutto il modello di FiveThirtyEight ci evidenzia come in questi mesi l'Atalanta abbia accresciuto il suo ruolo di favorita in questo accoppiamento.


La prima immagine si riferisce all'elaborazione delle probabilità di passaggio del turno la mattina dopo il sorteggio, nella secondo immagine abbiamo l'elaborazione più recente ad oggi: le probabilità di passaggio del turno per la Dea sono aumentato in questo lasso di tempo del 20%, dopo il sorteggio solo la sfida tra il Lipsia ed il Tottenham prevedeva maggiore equilibrio, mentre adesso il modello vede la squadra di Gasperini avere una percentuale maggiore persino della Juventus che ha, sulla carta, il compito più agevole contro il Lione. 
Ad influenzare i meccanismi del sito statunitense sono le prestazioni dominanti della formazione orobica, capace, detto in maniera banale, di creare e realizzare azioni da goal in maniera decisamente maggiore rispetto a quanto subisce, insomma trattasi di una trasfigurazione matematica dei principi di gioco che Gasperini pretende dai suoi giocatori e che ha permesso all'Atalanta di affacciarsi su questi livelli da tre anni a questa parte.

Meccanismi che hanno fatto crollare, invece, le quotazioni del Valencia, i cui rating offensivi e difensivi risultano particolarmente negativi, ad alimentare tali numeri è l'assenza di equilibrio della squadra che, quando prova ad aggredire in avanti fatica a chiudere gli spazi che si creano alle proprie spalle, costringendo la squadra a dover rivedere al ribasso le proprie intenzioni abbassando di molto il baricentro, approccio che protegge meglio l'area di rigore ma che poi non si tramuta in una risalita del campo inficiando la fase offensiva.

Elaborando i dati sugli xG determinati dal modello di StatsBomb è ben evidenziato anche a livello numerico lo scarto tra quanto la squadra di Celades riesce a proporre offensivamente e quanto subisce difensivamente, dato riassunto dalle linee di tendenza elaborate dal grafico. Ciò che dovrebbe rallegrare maggiormente l'Atalanta è che i dati peggiori in questa serie per il Valencia arrivano dalle gare con Osasuna e Getafe, ossia due squadre che, come approccio alla partita hanno diversi punti in comune con la squadra bergamasca, specie la squadra di Bordalas, per cui da quello che si evince da questa analisi, per l'Atalanta sembra essere una grande occasione per continuare il proprio cammino europeo.

TOTTENHAM - RB LIPSIA

La sfida tra Nagelsmann e Mourinho è sicuramente uno degli incroci più intriganti di questi ottavi di finale, una sfida tra due strateghi che ha anche un ruolo generazionale, con il tedesco molto legato alla teoria e con una grande attenzione alla tattica ed una continua richiesta di flessibilità in termine di posizioni in campo dei suoi giocatori, un punto che sicuramente lo unisce con Mou, il quale però punta ad un rapporto con la sua squadra basato su meno sovrastrutture tattiche e con la richiesta di grande compattezza in fase di non possesso.

Fatta questa premessa, le varie assenze da una parte e dall'altra non ci permettono di stabilire come si svilupperanno le due partite, specie quella di andata a Londra, dove il Tottenham avrà come obiettivo principale quello di non concedere goal in trasferta alla squadra tedesca, per questo motivo è più facile immaginare un Lipsia che avrà un maggiore possesso palla con l'obiettivo di manipolare le linee difensive del Tottenham che, invece, cercherà di innescare Lucas Moura e Son alle spalle della linea difensiva dei tedeschi.

Dal momento in cui Mourinho ha perso Kane per infortunio, l'avversario con principi più simili al Lipsia affrontato dal Tottenham è il Liverpool di Jurgen Klopp, specie in riferimento alla fase di non possesso, in quell'occasione il tecnico portoghese ha fatto esordire il giovane Tanganga in difesa (ora diventato quasi inamovibile) schierandosi con una difesa a 3 ed usando i due esterni Aurier e Rose per far progredire l'azione puntando sui tagli di Son e Lucas Moura e sulle qualità in rifinitura di Alli ed Eriksen; contro il Lipsia potremo vedere uno schieramento simile ma con Tanganga schierato come terzo di sinistra come accaduto contro il City e l'ampiezza a sinistra data a turno tra Son e Berwijn, mentre il ruolo che fu di Eriksen è stato consegnato da Mourinho a Lo Celso.

Il Lipsia, dal canto suo, cercherà di sfruttare a proprio vantaggio le amnesie difensive della formazione di Mourinho magari con un tipo di calcio più diretto, basato sulle sponde di Poulsen o Schick con i movimenti di Werner alle sue spalle.

L'ultima partita contro il Werder ha visto quello che sembra essere un assetto definitivo visto che lo abbiamo visto anche contro il Bayern, come si evince dalla passmap la manovra palla a terra passa prevalentemente dalla spinta degli esterni (ottimo l'impatto di Angelino) oppure sull'asse Laimer-Schick, con l'ex sampdoriano che si connette con Werner in profondità o Dani Olmo e Sabitzer al suo fianco o in incursione; la capacità della squadra di Nagelsmann di riuscire a muovere il pallone con direttrici atte a superare lo schieramento basso degli Spurs sarà la chiave vincente per il Lipsia, il piano B saranno i calci piazzati, dove nell'ultima giornata di Premier il Tottenham ha mostrato clamorose difficoltà e dove il Lipsia ha costruito le sue reti contro il Werder.

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