venerdì 15 gennaio 2021

Consigli per il weekend calcistico, stagione 20/21, ep. 13


Questa sera inizia un altro weekend ricco di sfide che, seppur rese meno affascinanti dall'assenza del pubblico, mantengono un grosso impatto a livello di rivalità e di passione che genera per i tifosi ma anche per chi le segue da semplice osservatore. Già questa sera il derby di Roma rappresenta un confronto che si racconta da solo, ma anche la sfida di domenica sera tra Inter e Juventus non necessita particolari presentazioni.

Per scoprire quali sono le altri grandi rivalità che si consumeranno sul terreno di gioco da qui fino a domenica, seguite questo post e state certi che ne avrete di motivi di restare sul divano in questo weekend.


PREMIER LEAGUE, LEEDS-BRIGHTON (SABATO ORE 16)


Non è certamente una rivalità al livello di Manchester United e Liverpool (impegnate ad Anfield domenica pomeriggio) quella tra Leeds e Brighton, non è neanche una rivalità quella tra Bielsa e Potter, ma certamente Leeds e Brighton rappresentano le squadre più interessanti e brillanti come espressione di gioco della Premier League al di fuori delle squadre copertina e vederle giocare l'una contro l'altra dovrebbe essere garanzia di uno spettacolo da seguire con grande attenzione.

Il Leeds di Bielsa è ormai oggetto di culto per gli amanti di un calcio che non metta il solo risultato al centro di tutto ma anche come ottenerlo, ed il tecnico argentino lo sta facendo con un gruppo di giocatori che appena 3 anni fa valevano una piazza di basso livello di Championship e che ha portato a vestire la maglia delle proprie nazionali, tra cui quella prestigiosa dei tre leoni d'Albione.

Il 4-1-4-1 del Loco si contraddistingue per la ricerca continua degli spazi per far avanzare rapidamente il pallone, usando al meglio tutta l'ampiezza del campo per costringere gli avversari a fare delle scelte su quali coperture privilegiare, a questo si aggiunge una continua ricerca di triangolazioni e di movimenti atti a smarcarsi per liberare un compagno, tutto allo scopo di arrivare al tiro nel modo più rapido possibile.

Fonte dati FbRef - StatsBomb
Come si evince dal grafico, creato sulla base dei dati relativi ai passaggi effettuati per tiro limitatamente alle squadre con un possesso palla medio superiore al 55%, il Leeds è la seconda squadra nei 5 principali campionati europei, per "verticalità" all'interno di questo specifico lotto alle spalle del solo Lione. Questo dato testimonia l'efficacia a livello di produzione offensiva del lavoro di Bielsa, spesso criticato per un approccio troppo idealistico al gioco del calcio, tuttavia non è possibile negare l'efficacia dell'approccio sotto questi termini.

Fonte dati FbRef StatsBomb
Dal punto di vista difensivo, invece, emergono i punti di forza e di debolezza dell'approccio bielsista del Leeds: dal grafico si nota come i Whites come l'approccio iper-aggressivo quando l'avversario entra in possesso del pallone sia molto redditizio in termini di contestazione dei passaggi avversari (solo le avversarie dell'Eibar hanno maggiori difficoltà a giocare il pallone nei principali campionati). L'altra faccia della medaglia sta nel fatto che l'approccio basato sugli uno contro uno può saltare nel confronto con avversari ben dotati tecnicamente, questo spiega l'elevato numero di conclusioni subite per partita subiti, così come la grandezza dell'indicatore mostra che la qualità media dei tiri subiti è molto alta. Non è un caso che nello stesso quadrante sul grafico troviamo il Verona di Juric, un'altra squadra che fa degli uno contro uno a tutto campo un elemento distintivo.

Il Brighton è una delle squadre più interessanti della parte destra di classifica della Premier, questo grazie alle idee di gioco di Graham Potter, allenatore chiamato dal club a fornire un gioco esteticamente più godibile e con prìncipi di gioco basati su una maggiore qualità del possesso palla.


Fonte passmap Between the Posts
Lo schieramento ormai consolidato dei Seagulls è quello di un 3-4-3 o 3-4-1-2 a seconda degli interpreti a disposizione di Potter. Come si nota dalla passmap qui a fianco il gioco parte sempre dai tre centrali difensivi e tende a svilupparsi utilizzando gli esterni, uno dei principali elementi su cui l'allenatore del Brighton ha messo la propria mano è l'insistenza di pretendere dai difensori la conduzione del pallone al fine di attirare il pressing avversario, una situazione che può generare vantaggi nel momento in cui il pressing viene superato ma porta con se anche il rischio di perdere palloni in zone del campo molto pericolose. 
I dati statistici mostrano come l'atteggiamento della squadra di Potter comporti dei vantaggi: il Brighton è sesto in classifica se consideriamo il differenziale tra xG effettuati e subiti (dati FbRef/StatsBomb), tuttavia quando poi andiamo a vedere cosa comporta questo in termini di dati reali, notiamo dei differenziali tra aspettative e realtà disarmanti (4 reti in meno realizzate rispetto agli xG e addirittura quasi il doppio se parliamo di reti subite) e spiegano perché la situazione di classifica resta molto critica.

Quello di Elland Road, dunque, si presenta come un confronto tra due squadre dalla forte identità e che intendono trasformare in punti quanto di bello ed interessante propongono sul campo, da un lato vedremo come il Leeds riuscirà a contrastare il possesso palla prolungato del Brighton, dall'altra la squadra di Potter cercherà di sfruttare a proprio vantaggio i punti deboli della grande pressione esercitata dagli uomini di Bielsa per poter, finalmente, invertire il trend negativo di risultati che non seguono le prestazioni.


PRIMEIRA LIGA, PORTO-BENFICA (VENERDI' ORE 22)


Porto e Benfica rappresentano la più forte rivalità in essere in terra lusitana: da 18 anni è solo una delle due a vincere il titolo e nello stesso lasso di tempo sono state le uniche ad arrivare in fondo alle competizioni europee (1 Champions League e 2 Coppa Uefa/Europa League per il Porto, 2 finali consecutive di Europa League per il Benfica).

Questa sera le due squadre si affrontano in una situazione di classifica quasi inedita in queste ultime stagioni: entrambe sono all'inseguimento dello Sporting Lisbona capolista 4 punti più avanti, ragion per la quale una sconfitta nella sfida del Dragao potrebbe mettere a serio repentaglio la rincorsa al titolo.
A dare ulteriore valore al match c'è il fatto che si tratta di uno scontro a cui assisteranno con grande interesse sia la Juventus che l'Arsenal, ossia le prossime avversarie europee delle due contendenti.

Il Porto di Conceiçao basa il proprio sistema di gioco su un 4-4-2 di base ma che presto si sviluppa in un 4-2-3-1 in fase di possesso il cui scopo è essenzialmente quello di sovraccaricare un lato di campo con la palla per poi cercare di colpire l'avversario sul lato debole o comunque con movimenti alle spalle della linea difensiva. Come si evince dal fermo immagine sopra, il lato palla è occupato da 5 uomini mentre la punta Marega attacca la linea alle spalle (avendo come opzione anche il terzino sul lato opposto pronto ad attaccare alle spalle del quinto di difesa avversario).

Questo fermo immagine, invece, mostra chiaramente come il Porto utilizzi spesso questa strategia che si basa sull'attrarre il movimento della linea difensiva per poi tentare un attacco diretto alle spalle, sostanzialmente la zona di rifinitura viene utilizzata come esca per creare indecisione nella linea difensiva.

Dall'altra parte, invece, il Benfica è solito schierarsi con un 4-4-2 che resta, però, solamente sulla carta, visto che Jorge Jesus (cavallo di ritorno in panchina dopo la trionfale esperienza al Flamengo) prevede la trasformazione della squadra in un 4-2-2-2 in cui le connessioni tra i due attaccanti e i due giocatori in zona rifinitura sono continui e permettono di creare fraseggi di altissima qualità. In questo contesto, ovviamente, sono esaltate le qualità delle punte a disposizione delle Aguias, ossia Seferovic, Gian Luca Waldschmidt e soprattutto Darwin Nuñez, l'attaccante uruguayano classe 1999.



A questi elementi in attacco si aggiunge il grande apporto in fase di rifinitura di Rafa Silva e Adel Taarabt; insomma il Benfica è uno squadra dal livello tecnico davvero eccelso e che Jorge Jesus non si fa problemi a sfruttare al massimo del loro potenziale rendendo la sua squadra una delle più spettacolari dell'intero panorama europeo.

Il Porto, invece, rappresenta una tipologia di calcio diversa ma non meno interessante, con un attacco molto più muscolare con il talento, invece, maggiormente concentrato sulle fasce laterali, dove stazionano "Tecatito" Corona ed Otavio, le guide tecniche di questa squadra non ancora oggetto del player-trading del club che quest'anno ha fatto cassa grazie alla cessione di Alex Telles al Manchester United, già discretamente sostituito dal nigeriano Zaidu.

Da un lato vedremo dunque una squadra che cercherà di sfruttare la profondità (il Porto) e dall'altra una che cercherà di sfruttare lo spazio tra le linee (il Benfica). Allora saranno probabilmente le fasi di non possesso a decidere la partita, da una parte la squadra di Conceiçao ha seri problemi in fase di transizione difensiva (già 3 reti subite in contropiede in stagione) vista anche la grande quantità di uomini che spesso porta in zona offensiva; dall'altra parte, invece, sarà curioso seguire come Otamendi e Vertonghen riusciranno a non concedere spazio a Marega e Mehdi Taremi.


SERIE A, TORINO-SPEZIA (SABATO ORE 18)

Nel weekend del derby di Roma e di Inter-Juventus anche la lotta alla salvezza presenta uno scontro molto interessante tra il Torino di Marco Giampaolo e lo Spezia di Vincenzo Italiano, due tecnici con idee di calcio molto precise e riconoscibili ma con differenti capacità nello riuscire a trasmetterle alle proprie squadre.

Che per Giampaolo l'avventura sulla panchina del Torino sarebbe stata una strada molto tortuosa era da mettere abbastanza in preventivo: la rosa granata era costruita per eseguire il calcio di Walter Mazzarri, un calcio quasi agli antipodi rispetto a quello dell'ex tecnico di Sampdoria e Milan.

E' sufficiente leggere la formazione-tipo del Torino per rendersi conto delle difficoltà che ha il tecnico nativo di Bellinzona a poter mettere in pratica il calcio che ha in mente, per questo non è un caso che abbia dovuto mettere in soffitta per un certo periodo il suo rombo di centrocampo e la difesa a 4 per passare ad un 3-5-2 maggiormente in linea con quanto visto nelle ultime stagioni dei granata.

Fonte passmap Between the Posts
Il passaggio alla difesa a 3 ha quanto meno permesso alla squadra di Giampaolo di avere delle soluzioni per l'uscita del pallone da dietro e nell'usare combinazioni per risalire il campo che non si limitassero al lancio verso Belotti sperando che l'attaccante bergamasco vinca i duelli individuali con il proprio marcatore. Il recupero di Izzo, per esempio, ha permesso la creazione di un triangolo, assieme a Singo ed a Lukic (quest'ultimi tra le poche note positive della stagione granata) che permetta alla squadra di avanzare con un minimo di concetto permettendo, allo stesso tempo, di esonerare Rincon da compiti di costruzione che non gli sono congeniali (l'assenza di un regista posizionato davanti alla difesa, elemento cardine del gioco di Giampaolo è la principale falla del Toro). Obiettivo di questa sessione di mercato per i granata, dunque, è quello di trovare gente in grado di non isolare Belotti nei suoi duelli individuali e trovare un sistema che permetta al pallone di muoversi in maniera più fluida; intanto, a mio parere, questa soluzione che vede il contemporaneo utilizzo di Lukic, Gojak e Linetty potrebbe essere un tampone che, una volta assorbito dalla squadra, potrebbe permettere alla squadra di Giampaolo di portare la testa fuori dalla sabbia.

Lo Spezia era partito nello scetticismo generale vista la rosa stracolma di esordienti in serie A, tuttavia il lavoro svolto da Vincenzo Italiano nella scorsa stagione aveva dato una chiara identità alla squadra che ha portato una forte consapevolezza nel gruppo sulle opportunità di giocarsela anche nella massima serie, e così con le difficoltà che il passaggi di categoria comporta, la squadra spezzina è riuscita a riproporre il proprio calcio anche in serie A senza mai farsi mettere sotto dai propri avversari.

Fonte dati FbRef StatsBomb
Come si evince dal grafico a fianco, la strategia di gioco di Vincenzo Italiano molto propositiva ed aggressiva comporta dei vantaggi in termini di capacità di recuperare il pallone così come di risalire il campo (molto suggestivo è l'utilizzo a tale scopo delle catene formate da terzino, mezzala ed esterno offensivo che ruotano all'interno di questa catena). A livello statistico il dato che spicca della squadra ligure è il dato degli xG su azione per tiro: in fase offensiva la qualità media dei tiri è la terza del campionato mentre a livello difensivo la qualità media dei tiri subiti è la peggiore della serie A, a dimostrazione dei vantaggi e degli svantaggi (calcolati) che il sistema genera.
La classifica, al momento, considerate le difficoltà ad inserire in rosa elementi con esperienza in serie A, mostra che il lavoro di Italiano funziona ed i 5 punti di vantaggio sulla zona retrocessione a questo punto della stagione rappresentano un risultato più che soddisfacente.

Dato che il gap di 5 punti coinvolge proprio le due squadre in analisi, è pressoché superfluo sottolineare l'importanza della partita, mentre è di sicuro interesse il confronto tra due allenatori che amano studiare soluzioni ambiziose per alzare il livello delle rispettive squadre.


SÜPERLIG, BESIKTAS-GALATASARAY (DOMENICA ORE 17) 


In un weekend ricco di sfide tra squadre rivali, non potevamo certo farci sfuggire uno dei derby più sentiti di Istanbul, ossia quello tra Besiktas e Galatasaray, che si affrontano domenica non solo per rinnovare la reciproca rivalità ma anche per giocarsi il primo posto in classifica nel momento che le due squadre sono divise da appena due punti con le Aquile Nere avanti di due punti e capolista del campionato.

I padroni di casa, dopo un inizio di stagione a rilento (3 sconfitte nelle prime 7 partite) hanno iniziato una lunga striscia positiva con 8 vittorie nelle ultime 10 partite, con i due esterni offensivi del 4-2-3-1 Ghezzal e Larin che hanno portato grande qualità nella trequarti avversaria ma soprattutto nella fase di finalizzazione, dove i loro tagli e la loro velocità nelle fasi di transizione offensiva rappresentano un grande pericolo per le difese avversarie.

Dall'osservazione delle posizioni medie tipiche della squadra allenata da Sergen Yalçin si nota come i due esterni offensivi tendano ad occupare quelle zone di campo ideale per effettuare i tagli nello spazio tra centrale difensivo e terzino avversario. Questa soluzione ha permesso all'esterno sinistro canadese Cyle Larin di essere l'attuale vicecapocannoniere del campionato con 11 reti, mentre l'algerino Rachid Ghezzal è il principale assist-man del campionato con 8 assist realizzati.

Fonte Posizioni Medie WhoScored


Sicuramente siamo lontani dai "fasti" della squadra che nel 2017 e nel 2018 aveva ben impressionato anche in Champions League ma sicuramente il lavoro svolto da Yalçin si sta rivelando sufficientemente efficace per rendere la squadra nuovamente competitiva per la vittoria finale del campionato, ed una vittoria nel derby contro il Galatasaray potrebbe consolidare oltre che il primato anche la consapevolezza del percorso che la squadra sta seguendo.

Quando parliamo di Galatasaray il primo nome che viene in mente è quello di Fatih Terim, per cui non c'è da sorprendersi se l'Imperatore abbia ripreso le redini della squadra per la quarta volta nella sua carriera. Anche per i Cimbom è tempo di austerità, nessun investimento sul mercato, unico nome di rilievo arrivato a parametro zero è quello di Arda Turan.

In questo contesto l'ex tecnico di Fiorentina e Milan si è messo all'opera per costruire una squadra che continuasse a giocare un calcio tecnico ed associativo in cui il gioco si sviluppi prevalentemente per vie centrali.

Fonte passmap StatsBomb
Per rendere possibile una fluida trasmissione del pallone Terim chiede ai centrocampisti avanzati del suo 4-1-4-1 di effettuare rotazioni e scambi di posizione che permettano alla squadra di avere il controllo del gioco nella trequarti avversaria e, soprattutto, permette ai giocatori più tecnici ed influenti come Belhanda e Arda Turan di essere sempre al centro del gioco e poter liberare spazi per l'attacco della linea difensiva avversaria o poter tentare l'aggiramento mediante le sovrapposizioni dei terzini sull'esterno.
Il Galatasaray con questo schieramento sembra aver trovato la propria strada che sembrava persa ad inizio stagione a causa delle cessioni e di alcuni infortuni importanti come quello di Muslera e, soprattutto, quello di Radamel Falcao che, pur non essendo più quell'attaccante che conoscevamo ai tempi dell'Atletico Madrid, resta sempre un giocatore importante per una squadra del livello attuale dei gialli e rossi di Istanbul.

Come avrete potuto evincere dall'analisi, il campionato turco non sta vivendo propriamente un'età d'oro e Besiktas e Galatasaray non sono da meno, tuttavia un derby ad Istanbul non è mai banale, in più vedere all'opera la tecnica nord-africana di Belhanda e Feghouli da una parte così come le volate di Ghezzal e Larin dall'altra, permette anche al valore tecnico della sfida di uscirne nobilitato.

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