mercoledì 21 aprile 2021

Il Chelsea è animale da scontri diretti?


La partita di ieri sera tra Chelsea e Brighton mi ha permesso di aprire alcune riflessioni sul valore del Chelsea e sui diversi risultati che sta ottenendo in Champions ed in FA Cup e quelli che ottiene in campionato: la risposta sta nel fatto che questa squadra, nelle mani di Tuchel da pochi mesi, ha un modo di giocare basato sul controllo (come spesso sbandierato dallo stesso allenatore nelle sue interessanti conferenze stampa) che, paradossalmente può esercitare meglio in gare aperte che in gare in cui l'avversario non ha problemi a concedere il controllo.

LA PARTITA CONTRO IL BRIGHTON

Come indicato in premessa, la partita di ieri sera ha mostrato come il Brighton con uno schieramento in grado di chiudere ogni soluzione alla profondità del Chelsea, è riuscito a rendere inoffensiva la squadra di Tuchel. Attenzione qui non si parla di chiudersi davanti all'area di rigore, ma di contestare determinate traiettorie di passaggio con un atteggiamento tutt'altro che attendista e conservativo.

Fonte passmap Between the Posts
Dalla passmap della partita si evince chiaramente come la squadra di Tuchel abbia fatto fatica a trovare la profondità: le posizioni medie degli uomini più avanzati sono praticamente poco oltre la linea di centrocampo, a dimostrazione di quanto fosse aggressiva (ed efficace) la pressione della linea difensiva del Brighton. La strategia in fase di possesso della squadra di Tuchel è basata sui tre centrali difensivi che impostano e mantengono il possesso finché non trovano uno spazio per far arrivare un pallone tra le linee: questo può avvenire mediante un passaggio in verticale o tramite una conduzione palla al piede di uno dei due "braccetti" (ieri sera chi si è preso maggiori responsabilità in questo senso è stato Rudiger). L'ottimo atteggiamento del Brighton ha reso estremamente difficoltoso il lavoro tra le linee di Pulisic e Ziyech.



Un chiaro esempio di quanto descritto dalla passmap sopra è mostrato in questo esempio: i tre attaccanti del 3-4-3 del Brighton si posizionano in modo tale da schermare Jorginho e Mount ed allo stesso tempo aggredire uno dei 3 difensori. Alle loro spalle i due centrocampisti centrali Bissouma e Gross sono pronti ad aggredire i due centrocampisti del Chelsea: la zona di rifinitura per i Blues, quindi, si trova praticamente nel cerchio di centrocampo, dove si abbassano Pulisic e Ziyech, quest'ultimo riceve la palla ma c'è già pronto ad uscire su di lui il centrale difensivo Webster, che va a contestare il pallone al marocchino bloccando ogni possibilità di risalita al Chelsea (nell'esempio del fermo immagine Ziyech otterrà forse il massimo da questa situazione, ossia un calcio di punizione).

LA PARTITA CONTRO IL MANCHESTER CITY

Nello scorso weekend, invece, abbiamo visto la squadra di Tuchel ottenere il passaggio alla finale di FA Cup battendo il City di Guardiola e, udite udite, lo ha fatto utilizzando gli stessi meccanismi che ha tentato di utilizzare ieri sera contro il Brighton.

Utilizzando come riferimento il raggiungimento della zona rifinitura già analizzata nella partita di ieri sera, si nota come nella partita contro il City, la costruzione con 3 difensori e due centrocampisti, oltre al posizionamento più in basso dei due esterni, abbia manipolato decisamente molto bene la pressione del City fino ad arrivare ad imbeccare Ziyech e Mount liberi in quella zona di campo, raccogliendo il pallone alle spalle della pressione della squadra di Guardiola e con tanto campo davanti grazie allo scatto di Werner che fa scappare dietro la linea difensiva dei Citizens. Questo scaglionamento in campo, dunque, mostra grandi vantaggi nel momento in cui il Chelsea affronta una squadra che, nell'alzare la pressione, fatica ad accorciare sui palloni giocati alle spalle di queste linee di pressione.

Dunque il quadro che ne emerge può essere paradossale ma non sorprendente: la ricerca del controllo voluta da Tuchel ha portato ad un meccanismo che fatica a creare calcio di qualità contro squadre che accettano di lasciare quel controllo al Chelsea, mentre riesce ad essere molto più spettacolare e redditizio quando trova di fronte un avversario che vuole contendere ai Blues quel controllo.

Fonte account Twitter EricLaurie
La strategia voluta da Tuchel per controllare il match si basa sui princìpi ben riassunti da questo riassunto grafico di Eric Laurie, dove la chiave sta nei 5 costruttori e 5 invasori (che lui semplifica con 5 che attaccano e 5 che difendono) al fine di avere supporto alle spalle del portatore di palla. In avanti, invece, lo scopo è quello di occupare i 5 canali verticali con i 5 invasori e, come abbiamo visto negli esempi sopra, creare ed occupare spazi nella zona rifinitura (o tra le linee che dir si voglia). Ultimo ma non meno importante aspetto è l'utilizzo delle zone laterali per avere la maggiore ampiezza possibile e costringere l'avversario ad allargare le maglie centralmente, nonché per avere opzioni per la risalita del pallone tramite triangoli che accelerano la circolazione della palla.


LE PRESTAZIONI DIFENSIVE


Il controllo ricercato da Tuchel passa anche dalle sicurezze difensive: come abbiamo visto nello schema realizzato sopra da Eric Laurie, il principio di attaccare e difendere con 5 uomini nasce dalla necessità di avere sempre un supporto alle spalle del portatore di palla che possa mantenere in sicurezza l'area di rigore in caso di transizione e/o palla persa in costruzione. Ciò che ha portato di nuovo Tuchel rispetto a Lampard è stato appunto capire che la squadra per esprimersi al meglio aveva bisogno di sentirsi sicura: il calcio rapido e di transizioni che Lampard aveva proposto nella scorsa stagione aveva indubbiamente divertito ma non sembrava più attecchire in un gruppo di lavoro che ha subito pesanti e massicci cambiamenti nel corso del mercato estivo. 

Fonte Understat
Come si evince dai dati statistici elaborati da Understat, sotto la gestione Tuchel il Chelsea è la squadra che ha concesso meno expected goals su azione: è sempre opportuno rammentare che il dato degli expected goals non sempre fornisce un quadro definitivo della situazione, però quanto meno conferma l'impressione che si ha osservando questa squadra e che l'ha portata, con molta pazienza a trovare risultati che sono poi risultati decisivi per proseguire il cammino in Champions League, come, per esempio. la vittoria sull'Atletico Madrid negli ottavi di finale, dove il Chelsea ha vinto la partita con la pazienza derivante dal fatto che sapeva di essere in controllo della partita grazie alla capacità di essere al riparo dalle letali transizioni della squadra di Simeone.


UN BUSINESS CASE PER LA FINALE DI CHAMPIONS


Insomma, le caratteristiche di questo Chelsea si sposano perfettamente per partite bloccate ed equilibrate come possono essere delle partite secche di una competizione come la FA Cup (di cui è finalista) e come la Champions League (dove affronterà in semifinale il Real Madrid), mentre in campionato questo atteggiamento si sta rivelando non sempre produttivo contro determinati avversari come, appunto, il Brighton di ieri.

Paradossalmente, dunque, questo Chelsea, poco considerato tra le 4 squadre rimanenti in lizza per la Champions, ha tutte le carte in regola per mettere in difficoltà il Real Madrid: la sua forza difensiva sarà molto importante per tenere a bada gente come Benzema e Vinicius che, invece, hanno fatto a fette una difesa che si espone maggiormente come quella del Liverpool; a sua volta il Real è una squadra che pressa bene, ma allo stesso tempo, contro squadre non schierate "a specchio" il Chelsea è in grado di sapersi creare le superiorità numeriche necessarie a risalire rapidamente il campo ed arrivare in porta.

Dall'altra parte, invece, la lotta per i primi 4 posti in Premier non è affatto semplice per gli uomini di Tuchel, proprio perché la ricerca del controllo non sempre si tramuta in vittorie, e questo sta rallentando la scalata dei Blues in maniera abbastanza pericolosa: la lotta è molto serrata e gli impegni sono tanti, per cui il paradosso di un Chelsea in finale di Champions ma estromesso dalle prime quattro della Premier potrebbe realizzarsi molto più facilmente di quanto non si creda.

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